Games And False Promises

Black is our color

Arriva.

Arriva quando meno te lo aspetti.

Arriva anche se lo eviti.

Arriva anche se ti nascondi.

Arriva anche se scappi.

Arriva, ciò che ti aspetta arriva.

C'è gente che scappa, inventa scuse e pensa di essersela cavata, ma non è così, il problema diventa solo più.

L'apparenza non è la verità.

Ed è per questo che farò quello che non devo fare.

La vita è mia, ed è solo una.

La vivrò sbagliando e poi la sorte verrà.

Addio responsabilità e addio saggezza.

Ed è per questo che i miei piedi camminano sincronizzati una davanti all'altra a contatto con il cimento, producendo una suono che divampa nell'aria, nel silenzio.

Incerta, gambe che tremano, mente che pensa altrove.

Occhi che guardano davanti a me, capelli scompigliati, sto camminando; camminando verso il parco.

Alla fine la curiosità supera ogni altra cosa, come sempre nel mio caso.

Qualcuno dirà che sto facendo la cosa sbagliata, ma chi sa riconoscere lo sbagliato dal giusto?

Come fai a giudicare una cosa sbagliata o giusta?

È ovvio che se una cosa la fai per tua voglia è giusta, anche se ti sembra di aver sbagliato è giusta.

Cammino tra la nebbia che mi circonda facendomi venire la pelle d'oca.

Intravedo il parco, lontano pochi passi da me.

"O ora o mai più" penso.

Chi sarà? Cosa vorrà? Mi farà del male?

Il mio respiro si fa sempre più irregolare ad ogni mio passo, l'aria esce dalle mie labbra e crea nebbia nell'aria gelida.

Giacca nera, jeans strappati, scarpe nere, seduto in una panchina.

Zayn.

Mi ero anche dimenticata che ci fosse lui, il mio problema.

Sta aspettando me mentre io sto aspettando qualcosa di indefinito.

Cosa aspetto?

Forse qualcuno o qualcosa che mi salvi?

Faccio un passo in avanti e le foglie schiacciate dalla suola delle mie scarpe creano un rumore che divaga nello spazio circostante attirando l'attenzione di Zayn, che si gira e mi guarda.

Mi guarda con preoccupazione.

Preoccupazione giusto?

Le sue iridi mi analizzano e io nel frattempo mi sposto verso di lui.

Non ho paura del mostro.

I mostri sono una personificazione di dolore e emarginazione.

Lui è stato ferito, emarginato dalla felicità.