10.

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 Erano passati due giorni da quando David era partito, da quando Cassie aveva detto che mi stavo innamorando di lui e da quando il mio corpo aveva iniziato a reagire alla presenza, o alla sola vista, di lui.
Erano passati due giorni e a me sembravano un'eternità.
Lui non mi aveva chiamata, né mi aveva scritto. Forse era così impegnato che di sicuro non sapeva nemmeno cosa fosse il cellulare, però speravo sempre di trovare qualcosa di suo.
Mi sarei fatta bastare anche un misero messaggio della buona notte, invece niente. Niente di tutto ciò.
Iniziavo a sentire la sua mancanza e non era una cosa piacevole, ero abituata a sentirlo ogni giorno, più volte al giorno, e ritrovarmi a non sapere niente di lui per ventiquattro ore, che dovevano essere moltiplicate per sette, mi rendeva irrequieta e in un certo qual modo triste.
In compenso avevo ripreso ad uscire ed andare a lavoro con regolarità.
Nadia mi aveva accolta sorridente e scoprii che quello che mi aveva scritto nel messaggio non era una balla. Il mio studio era davvero pieno di pacchetti e scatoloni, tutti molto inutili. Niente che mi potesse servire realmente.
Al passare del terzo giorno mi resi conto della pesantezza della mia ansia. Quando ero in studio lavoravo, ma con la mente ero costantemente proiettata verso di lui e con gli occhi calamitati sul telefono o sul computer, perché ormai speravo anche in un e-mail.
Cassie mi aveva detto che forse lui aspettava che mi facessi sentire io, ma se così fosse cosa avrei potuto scrivergli? Mi vergognavo come una ladra a scrivergli, perché lui era stato sempre carino, mentre io quel giorno me n'ero andata senza salutarlo.
Che idiota che ero...
Idiota e codarda.
Appoggiai la testa alla scrivania ed iniziai a pensare a quanto fossi stupida. Comportarmi a quel modo! Neanche fosse il mio uomo!
Spinta da non so che cosa, forse dalla voglia di sentirlo, acciuffai il telefono e digitai il suo numero.
Già, niente messaggio. Se proprio dovevo essere io a cercarlo allora avrei voluto sentire la sua voce.
Quella voce calda, roca, intensa...
«Pronto?»
Aria, mi serviva aria.
Quella non era la sua voce, quella era una voce femminile.
Ecco perché non mi aveva più chiamata o non mi aveva più scritto.
C'era un'altra...
Il mio cuore iniziava a scricchiolare ma mi feci forza ed iniziai a parlare.
«Salve il signor Gandy c'è?» chiesi timorosa ma la ragazza dall'altra parte del telefono non mi rispose, la sentii solamente urlare il nome di David.
«Che c'è?» lo sentii chiedere.
«Credo sia la tua ennesima conquista»
La sua ennesima conquista...
«Pronto?»
«Sono Emy» dissi.
Il silenzio dall'altra parte del telefono.
Forse non dovevo disturbarlo.
«Scusami. Immagino tu sia impegnato... volevo solo sentirti... scusami ancora»
«Emy»
La sua voce era calda e sembrava quasi emozionata.
«Come stai?»
«Ora meglio. Tu piccola combina guai come stai?»
Male. «Bene»
«Ti ho già detto che non sai dire le bugie»
E tu non mi avevi detto che sono solo l'ennesima conquista. «Come sta andando la sfilata?»
«Come al solito. Non vedo l'ora di tornare da te»
Forse aveva sbagliato carriera, forse doveva fare l'attore dato che gli riusciva così bene.
«Hai mai pensato di fare l'attore?» gli chiesi. Lui sembrò sorpreso perché non rispose subito.
«Sto studiando recitazione, mi piacerebbe diventarlo un giorno» disse, «ma è lunga la strada prima che io possa essere quello che desidero»
Quindi mentire poteva essere facile per lui.
«Emy ma cos'hai? Non dirmi: niente»
«Niente»
«E' per Lucilla?»
Luci...chi?
«Chi è Lucilla?»
«La ragazza che ti ha risposto al telefono» disse e lo sentii sorridere.
«Mi stai quindi chiedendo se sono gelosa?»
«Lo sei?»
Perché non imparavo mai a tenere a freno la lingua? Conversazioni simili con lui finivano sempre per decretare un vincitore e non ero mai io.
«No»
«Quindi se ti dicessi che ci ha provato con me dal primo giorno che sono arrivato a te non...»
«Cosa?!» 

 Forse stavo cadendo nella sua trappola, sicuramente non forse, però sapere che un'altra donna avesse messo gli occhi su David, sull'uomo che doveva essere mio mi stava facendo girare gli attributi.

Senza RiservaWhere stories live. Discover now