capitolo 13

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POV. Amy

il mio primo bacio. Nessun movimento, le nostre labbra restano lì, senza fare niente. Assaporiamo il momento. Lui mette le mani sui miei fianchi e cancella anche i pochi millimetri di distanza ed approfondisce il bacio facendomi fremere dal piacere.

Quando, ormai senza respiro, stacchiamo le nostre bocche, lui lecca le mie labbra e mi da altri baci a stampo. Affondo le mie mani nei suoi soffici capelli, e lo spingo più vicino. non posso fare a meno di lui.

Arossisco pensando a quello che è appena successo. mi tocco le labbra e poi guardo lui. gli brillano gli occhi, ha i capelli scompigliati e le labbra gonfie. non ci posso credere. il mio primo bacio l'ho dato a Josh Johnson. le sue mani vagano ancora sui miei fianchi e i suoi occhi continuano a scrutarmi il viso. io distolgo lo sguardo imarazzata. mi stacco da lui e scappo via.

16:00

sono tre ore che sto chiusa in camera mia a pensare al nostro bacio. e se lui non ha provato le mie stesse emozioni?

ma di cosa ti preoccupi? è solo un bacio

non era solo un bacio. era il mio primo bacio. e in più è stato bellissimo avere le sue labbra sulle mie. era come trovarsi in paradiso. non volevo più staccarmi da lui.

non è una bella cosa questa. lui non sa niente di te. e se verrebbe a sapere tutti i tuoi segreti scapperebbe a gambe levate

è vero ma sicurissima di provare qualcosa per lui. ma ho paura che lui non ricambi. perche mai vorrebbe stare con una come me se ha tutte le ragazze della terra. il problema è che non mi sento alla sua altezza. mi sento una nullità.

sento bussare alla porta. ''io esco'' lo sento dire. non rispondo e dopo poco sento la porta d'ingresso sbattere.

23:00 SERA

Josh non è ancora tornato. ha anche lascito il suo cellulare a casa. lo prendo e cerco sulla rubrica il nome di Jacob. appena lo trovo lo mi affretto a chiamarlo. risponde al terzo squillo ''pronto?'' sento la sua voce ''s-sono Amy. h-hai visto Josh per caso?'' gli chiedo con la voce tremante ''no non l'ho visto'' disse lui ''scusami per averti disturbato. buonanotte'' dissi ''non ti preoccupare. non disturbi. se ti serve qualcosa chiedi pure'' dice lui ''certo grazie mille. ciao'' lo salutai ''ciao'' e riattaccai.

non sapevo dove trovarlo. non so dove potrebbe essere. non so in che stato potrebbe essere. non so niente. prendo le chiavi di casa e chiudo la porta e metto le chiavi sotto il tappeto. comincio ad avviarmi verso il parco, e lì non c'è. continuo a camminare per la città per altre due ore. non lo trovo da nessuna parte. mi vado a sedere su una panchina e dopo un pò comincio a sentire gli pesanti e senza accorgermene mi addormento.

6:00 MATTINA

''signorina si sente bene?'' apro gli occhi e vedo una signora guardarmi preocupata. mi alzo di scatto. ''si sto bene grazie. ora devo andare'' dissi e me ne andai. cominciai a correre verso casa. appena arrivo vado ad aprire la porta e vedo che è già aperta.

È ritornato, penso.

Corro al piano di sopra e appena arrivo nel corridoio lo vedo uscire dalla camera, senza pensarci due volte, comincio a correre e lo abbraccio forte, lui ricambia subito. mi stacco da lui ''dove eri?'' gli chiedo. stava per rispondermi quando la porta si apre ed uscì una ragazza bionda con addosso solo l'intimo. 

Perdo mille battiti in quel singolo istante.

Non ci posso credere, io giravo per la città come una pazza con un buio pesto per trovarlo e lui si pota a casa una ragazza qualunque e se la scopa, non ci posso credere. abbasso gli occhi pieni di lacrime. ''è stato bellissimo ieri sera'' dice la ragazza avvicinandosi a Josh ''Sabrina è meglio se vai a casa tua'' le dice Josh ''va bene, sai dove trovarmi'' ribatte lei e si va a mettere i suoi vestiti, poi esce di casa.

Io ero ferma in quella posizione con gli occhi pieni di lacrime ''posso spiegarti, Carol'' disse lui ''n-non d-devi s-spiegare n-niente'' dissi con la voce rotta, e cominciai ad avviarmi verso le scale, ma fui fermata da Josh che mi afferrò il braccio. ''giuro che non volevo fare niente di tutto ciò. ma ero ubriaco'' dice lui ''ti prego perdonami. ero ubriaco'' aggiunge lui appoggiando la sua fronte alla mia. io non dissi nulla. non riuscivo a dire nulla. volevo urlargli che lo amavo.

Perché sí, Io Amo Josh.

Scoppio a piangere, lì davanti a lui. mi sento una nullità. ''t-ti s-stavo c-cercando'' sussurro con la voce rotta per i singhiozzi. ''t-ti ho c-cercato t-tutta la nott-te e t-tu...'' dico piangendo ''ti prego Carol. non piangere.'' dice lui asciugandomi le lacrime. Comincio a sentire la testa pesante e l'ultima cosa che sono riuscita a sentire fu lui che mi disse di non piangere.

Together.Where stories live. Discover now