Parlo africano per caso?! Sto cercando di distrarmi dai pensieri poco casti e tu non mi sei d'aiuto! Perciò smettila e cerca di non fare più commenti a sfondo sessuale!

Ok! Ok! Continuiamo con quello stupido gioco! Emh..Bianco o nero?

A me piace il blu.

Io preferisco il rosso. Quando fai ginnastica stai meglio con la canottiera rossa, sai? O forse è solo perché è più scollata..

Zayn! Tieni a freno gli ormoni, cazzo!

Scusa! Ma come faccio a tenerli a bada!? Mi sembra ancora di sentire la tua mano che mi stringe l'uccello! Sto male in questo momento!


Sentimi bene! Se non vuoi che quella sia l'ultima volta in cui la mia mano verrà a contatto con il cavallo dei tuoi pantaloni, smettila!

Dammi un secondo per sbollire l'eccitazione..

Fai pure ;)

"Emy, siamo arrivati" Mi avvertii Giulia e io mi alzai in piedi.

"Sia lodato Zeus!" Sbottai, beccandomi le occhiate divertite di quasi tutti. "Che c'è? Sono solo contenta di essere tornata!" Borbottai, guardando Zayn.

Lui mi fece un sorriso e mi indicò la sua erezione con uno sguardo. Io scossi la testa, ridendo e mi avviai verso l'uscita.

"Amico, te la prendo io la valigia, non preoccuparti" Sussurrò Harry e io guardai Giulia.

Lei mi fece un cenno affermativo, facendomi capire che mi avrebbe preso lei la valigia. Il moro mi venne vicino e mi prese per mano, trascinandomi verso l'entrata.

"Hei, ragazzi! Dove andate?" Ci urlò Mary e io bloccai Zayn vicino alla porta.

"Partita a monopoly" Risi, scoccando uno sguardo malizioso a Zayn.

"Già. Sai no? Le casette, gli hotel.." Calcò Zayn.

"Ovvio, ho capito" Rise Mary e Jenna scoppiò a ridere.

"Ma la scommessa?" Chiese invece Tracy.

"Al diavolo la scommessa!"
Esclamammo io e Zayn all'unisono, catapultandoci verso l'ascensore.

Aspettammo pazientemente l'ascensore e, una volta entrati, l'attrazione fisica si trasformò in elettricità. Mi sembrava di esplodere.

"Fanculo!" Esclamò Zayn, afferrandomi dai fianchi e imprigionandomi nell'angolo dell'ascensore.

Le sue mani mi tirarono indietro i capelli, sollevandomi il viso e premendo con prepotenza le labbra sulle mie. La sua lingua prese possesso della mia, mentre la sua erezione fasciata dai jeans premeva nel mio interno coscia. I suoi fianchi mi bloccavano contro la parete in modo da non farmi muovere.
"Dio quanto ti desidero" Mi morse con forza il labbro, poi si raddrizzò, lasciandomi andare appena l'ascensore si fermò al nostro piano.

Si sporse appena fuori dalla cabina poi, accertatosi che non ci fosse nessuno fuori, mi afferrò dalle cosce e mi sollevò, facendomi intrecciare le gambe al suo bacino. Iniziò a baciarmi il collo, solleticandomi leggermente con la barbetta ancora corta, e cominciò a camminare verso la sua stanza. Sbatté contro il muro un paio di volte, imprecando in arabo, poi mi lasciò andare a terra, facendomi appoggiare alla porta. Zayn appoggiò il palmo della mano sulla porta, accanto alla mia testa, mentre con l'altra mano estraeva la tessera elettronica dalla tasca. Una volta trovata e aperta la porta, mi affrettai ad entrare, seguita dal moro. Zayn non perse altro tempo. Chiuse con un calcio e mi spinse con le spalle alla parete.

Your love is my drug. [Z.M]Where stories live. Discover now