Capitolo 6.

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Believe in fairy tales?
The mistake of my life.

Pov's Zayn


Mi lasciai sfuggire un sorriso ripensando al profumo della sua pelle. Provai a reprimere quello stupido desiderio di averla per me, di sentire il suo corpo sul mio. Chi era lei per farmi rincoglionire in quel modo?!

A scuola ero il bad boy, e mi piaceva. Ero popolare, pieno di amici, e ragazze che non volevano altro che essere parte integrante del mio letto. Ma lei era diversa e mi odiava. Avevo capito benissimo cosa le dava così fastidio di me.

Odiava il fatto che usassi le persone, che mi facessi almeno una ragazza al giorno perché, a quanto pareva, le ricordavo il suo bastardo ex fidanzato. Provare a conquistare le altre ragazze era fin troppo facile. Mi bastava fare un sorrisetto, passarmi una mano tra i capelli, parlare con un tono basso e seducente e loro mi cadevano tra le braccia.

Poi le portavo in camera e mi divertivo. Due giorni, tre al massimo, e le lasciavo, dandomi da fare con un'altra. Per me erano tutte uguali, ma da quando l'ho conosciuta, dalla prima volta che ho posato gli occhi su di lei, ho capito che aveva qualcosa di speciale.

Con lei era stato leggermente diverso, fin dall'inizio. Il fatto che avesse opposto resistenza a tutto quello che facevo, rendeva la situazione molto affascinante.

Quando arrossiva prendevo l'episodio come una piccola vittoria. Lei che era forte, decisa e non si faceva intralciare da niente e nessuno, arrossiva alla mia vicinanza. Dopo quello che era successo minuti prima, però, ero a dir poco scioccato e incredulo.

L'aria che occupava i pochi centimetri che separavano le mie labbra dal suo collo, prima che lo baciassi, era elettrica e calda. La sua pelle era una calamita. Ricordavo benissimo il contorcersi del mio stomaco per la sua vicinanza.

Il mio cuore doveva ancora rallentare i battiti, troppo frenetici. La volevo. La volevo solo per me e mi ritrovai a darmi del bastardo egoista. Avevo deciso.

Non avrei dato peso al fatto che temevo che il cuore mi uscisse dal petto, al fatto che volevo sentire di nuovo il profumo di cioccolato dei suoi capelli. Non avrei dato assolutamente peso a quell'episodio, l'avrei messo tra gli scatolini della mia mente con l'etichetta.

Gli errori più belli della mia vita. Solo un errore. Errore perché non volevo ricordarle il suo ex, non volevo farle del male e solo ora mi rendevo conto di quanto le parole di Harry fossero esatte. Quella ragazza mi aveva fottuto il cervello, poco ma sicuro.

Pov's Emily

"Cosa diavolo è quello!?" Mi chiese Giulia indicandomi il collo e cercando di non farsi sentire dalla prof di chimica.

"Che cosa?" Non capivo cosa intendeva.

"Emily, hai un succhiotto!"

Cosa?! Cosa?! Zayn mi aveva fatto un succhiotto?! Stupido, cretino, arrogante, prepotente, coglione, idiota!

"E...sei arrossita. Che cosa ti sta succedendo?" Mi sentì ferita nell'orgoglio.

Ero arrossita?! Solo a ripensare alle sue labbra arrossivo?! Merda!

"Malik" Sibilai serrando i pugni.

"Oh cazzo! Zayn ti ha fatto un succhiotto?!" Per poco non si metteva ad urlare.

"Chi è che sta parlando?!"
Sbraitò quella serpe della Smith.

E voleva una risposta, subito! Sicuramente avrebbe mandato Giulia dalla direttrice e sapevo perfettamente che non se la cavava per niente con la signora Brown o con le presidi in generale, perciò...

"Sono stata io" Risposi con aria di insufficienza.

Giulia mi guardò con la coda dell'occhio e mi fece un sorriso.

"Vediamo se riesco a farla calmare con un incontro con la preside" Mi disse indicandomi di andare fuori.

"Forse non sono io che mi dovrei calmare" Risi e alzai gli occhi al cielo.

I miei compagni sghignazzavano e la serpe mi lanciò un'occhiataccia, spingendomi fuori dalla porta. Come volevasi dimostrare l'avrebbe mandata dalla preside. Stronza! Percorsi i corridoi fino all'ufficio della Brown.

Bussai e si sentì solo la sua voce che mi diceva di entrare. Entrai e mi sedetti su una delle poltroncine.

"Signorina Allen? Già in presidenza?" Rise lei.

Adoravo questa preside. Era dolce anche quando rideva o ti prendeva in giro.

"Cosa ha fatto di così orribile per essere spedita qui?"

"Ho parlato con una mia compagna di classe" Risposi.

Lei si mise a ridere."Chi l'ha mandato qui per una sciocchezza del genere?"

"La Smith" Lei rise di nuovo.

"Quella donna esagera sempre. Ho perso il conto di quanti ragazzi mi ha mandato qui perché raccoglievano la gomma da terra" Rise.

"E le ho detto che dovrebbe darsi una calmata" Confessai.

La signora Brown fece una risatina e poi disse: "Delle volte glielo vorrei dire anche io. Purtroppo essendo la preside devo comunque punirti per aver mancato di rispetto un docente, perciò passerai due ore in detenzione durante le due ore della professoressa Stevens, domani mattina"

Me lo disse con un sorriso comprensivo come per dire anche io trovo quella donna esasperante e accompagnando la frese 'mancato di rispetto' con delle metaforiche virgolette mimate con le dita. Io annuì e le sorrisi.

Giulia mi doveva un grossissimo favore!

Pov's Zayn


Un altro noiosissimo giovedì. Dopo l'eccitante incontro con Emily, non avevo fatto altro che pensare a mille modi diversi per convincerla a venire in camera con me, maledicendomi ogni volta. Volevo starle alla larga, allontanarla da Zayn il puttaniere, ma non ci riuscivo. Mi attraeva come nessuna.

"Hei, Zayn. Cos'hai?" Mi domandò Liam, che era il mio compagno di sventure dell'ora di filosofia. Lo guardai, feci spallucce e tornai a osservare il libro, perso tra i miei pensieri. "Ti vedo pensieroso..."

"Ho un sacco di pensieri per la testa" Mi limitai a dire.

"L'avevo intuito!" Rise. "Sei così pensieroso da quando ti ho detto dell'ex di Emily"

Eccolo che tocca un tasto cruciale! In realtà era quello il motivo. Malik-puttaniere prevaleva e la cosa non mi andava giù. Se la mia mente cercava di trovare un modo per smettere di essere un coglione, il mio amico, che si trovava nei miei pantaloni, la pensava diversamente. Liam continuava a guardarmi, voleva una risposta.

"Liam, stai tranquillo. Non ho nulla" Solo Harry era a conoscenza di tutto.

Mi fidavo di ognuno dei miei amici, ma Harry era il più vicino. Dopotutto lui mi somigliava. La campanella segnò la fine dell'ora. Liam mi fece un sorriso rassicurante, mi diede una pacca sulla spalla e scomparve tra i ragazzi che c'erano in corridoio. Forse se mi fossi portato a letto Emily, la mia mente avrebbe finalmente finito di tormentarmi. Scossi la testa e, con lo zaino in spalla, andai verso la mensa.

Ehilaaaaa!!
Eccomi qui di nuovo *--*
Che ne dite del capitolo?!
Non vedo lora arriva la parte xdcfgtyhuijgftrtyui xD

Vi saluto, sono appena tornata da lavoro e devo finire di studiare perchè domani ho compito di economia D:

Baciiii xxx

Your love is my drug. [Z.M]Where stories live. Discover now