Che dolce! Sembrava proprio molto tenero. Finimmo la pizzetta e uscimmo dalla stanza.

"Ma Liam?"

"E' già sotto"

Ci accompagnò fino alla mensa e poi disse: "Allora io vado al mio tavolo, Mary vi ha tenuto i posti al suo tavolo. Lì ci sono i vassoi e il buffet. A dopo ragazze"

Ci diede un bacio sulla guancia e se ne andò. Noi riempimmo il vassoio di cibo- era lecito chiamare cibo questa roba?- e ci avviammo verso il tavolo.

"Hei! Ragazze! Da questa parte!" Urlò Mary. Andammo verso di lei e ci sedemmo con le sue amiche.

"Non abbiamo avuto ancora modo di presentarci" Disse lei e dopo essersi presentata presentò anche le sue amiche.

In tutto eravamo otto e, oltre a me e Giulia, c'erano:

Mary Scott: migliore amica di Liam e ragazza intelligente appassionata di storia e arte;
Jenna Walker: ragazza molto divertente, con i capelli rossicci e originaria del New Jersey;
Francy Hill: una specie di simpatica hippie con i capelli biondi e alta di statura, la più alta tra noi;●Meredith Johanson: amante della musica classica e dei concerti all'aperto, originaria delle Rhode Island;
Caroline Clarke: appassionata di pianoforte e, come me, il padre possiede un gran numero di aziende a New York;
Trecy Clarke: sorella minore di Caroline, più piccola di un anno, uguale ma allo stesso tempo molto diversa dalla sorella in quanto gusti musicali. Preferisce cantare e recitare.

"Piacere di conoscervi ragazze. Io sono Giulia Jackson e lei è Emily Allen. Ci siamo trasferita da poco qui da Los Angeles"

Tutte ci guardarono sbalordite."Los Angeles?" Bisbigliarono in coro.

"Chi ve l'ha fatto fare di venire qui?! Los Angeles è un sogno!"
Urlò Trecy.

"Beh, mi ero stufata dell'aria che tirava a casa mia" Confessai.

"Ti bastava aprire le finestre"
Disse Caroline, facendoci ridere della sua squallida battuta.

"Scusate, mi è uscita così" Rise lei imbarazzata.

"Beh...stavi dicendo?"

Gli raccontai a grandi linee della mia vita, della mia casa, del lavoro di medico di mia madre e del lavoro di amministratore aziendale di mio padre, di mio fratello più grande Michael, dei motivi che mi hanno portata a Londra, omettendo la parte riguardante Christian, e la scelta della scuola. Era meglio se per ora non dicevo nulla di Christian, non volevo spargere la voce.

"Beh, se siete venute qui per i ragazzi fighi, avete scelto bene. Qui c'è una sola regola. Evitare, categoricamente, una parte delle persone sedute a quel tavolo" E Francy mi indicò il tavolo di Liam e Niall.

Seduti con loro c'erano anche un brunetto con gli occhi azzurri, un ricciolino con gli occhi verdi e un...grandissimo gnocco con l'aria da figo.

Si alzò in piedi per scompigliare i capelli al ricciolino e io lo guardai meglio. Era alto, magro, ma muscoloso, slanciato e vestito con un paio di jeans blu, strappati leggermente su un ginocchio, una maglietta bianca molto aderente ai muscoli ed un giubbotto da liceale blu e bianco con una sigla sulla manica destra.

I capelli castani e spettinati, gli occhi di un color ambra a dir poco spettacolare e le labbra...le labbra carnose e invitanti. Mi trovai a chiedermi distrattamente che sapore potessero avere. Scossi la testa preoccupata dalla direzione presa dai miei pensieri.

"Perché?" Domandai.

"Oh beh, a parte Liam Payne e Niall Horan, che conoscete già, in quel tavolo ci sono Louis Tomlinson..." Cominciò Mary.

Your love is my drug. [Z.M]Where stories live. Discover now