§ Notte Movimentata §

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Dovette chiudere gli occhi più volte per evitare che il vento glieli tagliasse. Il Thestral volava veloce e leggiadro e Draco iniziò a planare leggermente quando intravide le prime luci della città. Atterrò in un piccolo vicolo oscuro dove un barbone dormiva. Quello non si accorse minimamente della presenza di Draco. Scese e ringraziò il Thestral, poi si avviò verso la strada principale. Doveva stare attento, i babbani si sarebbero potuti spaventare dato che era vestito ancora da mago. Decise di cambiarsi d'abito, doveva passare inosservato. Con un colpo di bacchetta trasformò il mantello in una camicia e i pantaloni in Jeans. Quando uscì dal vicolo, le luci dei locali gli inondarono gli occhi. Si era guasi scordato come era la città, ma la fortuna era dalla sua. Alzato lo sguardo riuscì a vedere Hermione a braccetto con quello stupido dottorino. Lui rideva scompostamente mentre lei aveva sul volto un sorriso tirato. Perché mai era uscita con quello stupido babbano??

Draco si fermò un attimo. Ma cosa stava facendo? Perché si interessava della Granger? Quella morsa lo colpì nuovamente allo stomaco. Perché era sua, ecco perché! "Macché mica è mia! Però solo io posso offenderla." Non gli piaceva il modo in qui la guardava quel babbano. I suoi occhi la bramavano, volevano solo quello. Ma non poteva intervenire, non in quel luogo, troppa gente. I due si infilarono in una piccola viuzza secondaria ed entrarono in un piccolo ristorante. Draco li seguì.

L'odore di erba e di camino invase le sue narici. Il muro era scoperto e le pietre spiccavano lucide. Era un ristorante delizioso e accogliente. Sarebbe stato perfetto per lui ed Hermione. "Smettila santo cielo!! Toglitela dalla testa!" Draco stava impazzendo. Se lo sentiva. Piccoli tavolini erano disposti lungo le pareti. Riuscì a trovare un tavolino nascosto e da lì riusciva anche a guardali senza essere notato.

I due si sedettero, uno di fronte all'altro. Sembravano una coppietta felicemente fidanzata. Quel pensiero gli fece rivoltare le budella. Mentre leggevano i menù Matthew le sfiorava la mano, disegnandole piccoli cerchi sul dorso. Hermione se ne stava tranquilla a fissare insistentemente il menù. Draco per poco non spezzò il bicchiere di cristallo che conteneva un liquido color prugna. Una cosa babbana chiamata vino. Ormai il suo cervello non riusciva più a ragionare, ma se non fosse stato per l'arrivo della cameriera, si sarebbe alzato e avrebbe spezzato quella lurida mano al babbano. Come osava toccarla? Draco, stava diventando ogni minuto più geloso e questa cosa lo disturbava profondamente. Come poteva provare dei sentimenti per Hermione? Lui che l'aveva odiata dal primo giorno. Odiata e ammirata.

Conclusero la cena verso le nove e mezza. Si alzarono pagarono il conto e uscirono. Draco era appostato fuori da qualche minuto in attesa che uscissero. La sigaretta che aveva fra le dita si consumò lentamente mentre rimaneva nascosto nel buio. Quando uscirono si diressero verso un locale dall'altro lato della strada. Superarono la fila ed entrarono. Draco non fu così fortunato.

«Dove vorresti andare?»

«Stai dicendo a me?»

Draco fissò di traverso l'energumeno che controllava l'entrata del locale.

«Si principessa dico a te. Se non sei sulla lista puoi anche dileguarti!»

Draco decise di non rispondere. Non voleva creare disordini, ma non si arrese. Girò dietro il locale e trovò un'altra entrata. Con un piccolo incantesimo riuscì ad entrare.

Il locale era pieno. Le luci tremavano frenetiche al ritmo della "musica", che veniva pompata nelle casse. Gli alcolici brillavano dietro al bancone come tante lanterne colorate. Si avvicinò al bancone.

«Un firewhisky»

«Come prego?»

Una ragazza lo squadrò da capo a piedi. Si era dimenticato di essere in un locale babbano.

«Un whisky »

In pochi attimi un bicchierino atterrò sul bancone. In pochi secondi sparì. Draco lo buttò giù tutto d'un fiato. Intanto scandagliava il locale con lo sguardo alla ricerca di quei due. Li trovò seduti ad un tavolino. Lui le parlava all'orecchio. Troppo vicino. Hermione aveva una faccia stanca, anche se non riuscì a decifrare nient'altro, le luci non glielo permettevano. Ad un tratto si alzarono e andarono in pista. Il babbano avvicinò Hermione con una spinta e l'afferrò per i fianchi. Sempre troppo vicino. E quando iniziarono a ballare scese fin troppo. Hermione con un gesto secco alzò le sue mani per farle ritornare dietro alla schiena, ma lui continuava imperterrito. Il volto di lui era affondato nel collo di Hermione. Continuava a tenerla troppo vicino.

Draco con ci vide più. L'alcol e il sangue gli ribollivano nelle vene. Si alzò in fretta, rischiando di far cadere il bicchiere. Spintonando la gente si fece largo e arrivò dietro al ragazzo.

Lo afferrò per una spalla e lo fece ruotare mentre con la mano libera caricava un pugno, che andò a fare centro.

«DRACO?!?»

La voce di Hermione gli risuonò soave nelle orecchie. Ma il babbano si alzò e tirò un pugno a Draco che cadde pesantemente sul pavimento. L'ultima cosa che vide fu il volto preoccupato di Hermione. Poi buio.

"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|Where stories live. Discover now