capitolo 60

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HARRY'S POV
"Ho paura di te" sussurra spaventato deglutendo. Secondo campanello d'allarme. Leggo la paura nei suoi occhi mentre le lacrime gli inumidiscono gli occhi.
Una morsa mi stringe lo stomaco impedendomi qualsiasi movimento,sono come congelato.
È la prima volta che sento questa sensazione,è questo quello che chiamano dispiacere? Terrore di perdere qualcuno? Compassione? Amore?
Sono cose a me del tutto sconosciute,non ho mai provato compassione o dispiacere per qualcuno,tanto meno amore.
Ho sempre preferito stare da solo,per conto mio,senza qualcuno accanto e mi è sempre andato bene,almeno,fino ad ora.
Odio vederlo cosí,odio ancor di piú il fatto di essere stato io a ridurlo cosí.
Come ho potto trattarlo in questo modo? Dopo tutto il perdono e le possibilità che mi ha dato,come ho potuto mandare tutto a puttane? Dopo tutta la gentilezza che mi ha dimostrato. Mi faccio schifo da solo e questa cosa mi preoccupa,lui non deve entrare nella mia vita,non amcora.
Mi allontano dal suo corpicino tremante per poi uscire dalla porta sbattendola,non posso continuare cosí. Non posso permetterlo,per il mio bene devo stargli lontano,non so cosa mi stia facendo,ma non mi piace.
LOUIS POV
Mi lascia.
Mi lascia da solo.
Mi lascia da solo,ancora. Grido,un urlo di rassegnazione finchè non sento i polmoni completamente senza aria,rielaboro tutto quello che è successo poco fa. È entrato in casa mia obbligando Dennis ad andare via,cioè gliel'ho chiesto io,ma per una buona causa;ormai il sole sta scomparendo dietro le ville colorando la via di colori tendenti al rosso e all'arancione.
Mando un messaggio di scuse a Dennis per il comportamento di Harry e per averlo mandato fuori di casa.
Non ti preoccupare.
Tu,piuttosto,tutto bene?
Dennis xx
Gli rispondo velocemente assicurandogli che non mi ha fatto del male,lui,in risposta,mi chiede se martedí ho voglia di andare al cinema o a prendere un gelato. Accetto molto volentieri,ci accordiamo per incontrarci da Costa alle 19.30.
Mi squilla il cellulare riportandomi alla realtá,leggo il nome sul display facendomi tirare un sospiro di sollievo.
Vado a chiudermi in camera mentre ascolto Charlie e Luke,di sottofondo,ricordarmi che domani devo uscire con loro e con un certo Ashton,mi faccio il segno della croce mentre annuisco e do qualche consenso per partecipare alla conversazione.
"È tutto chiaro? Quindi domani ti passiamo a prendere noi tre,puntuale Louis,mi raccomando"
"Farò del mio meglio" alzo gli occhi al cielo e poi la saluto concludendo la chiamata spiacevole,perchè devo uscire con qualcuno se non voglio? Non ho nulla contro Ashter,asher o come cavolo si chiama,ma non ho intenzione di legare con qualcuno,ora come ora.
Mi preparo per andare a letto,ho intenzione di dormire come un ghiro quindi mi infilo sotto le coperte verso le nove senza aver cenato.
***
La mattina seguente il cielo esprime perfettamente il mio umore,triste e cupo.
Sono le 12.30 e il moo stomaco mi ricorda quanto sia affamato,cosí scendo le scale ancora in pigiama per prepararmi la bresaola con i pomodori,al solo pensiero di dover uscire con questo tempo mi vengono i brividi; sono in quel periodo dell'anno in cui ogni cosa ti sta sulle palle,da un foglio che cade per terra ad un comportamento sgradevole da parte di qualcuno.
Salgo le scale con la stessa delicatezza di un elefante in una gioielleria,probabilmente tutto il vicinato si stará chiedendo xosa succede alla casa numero 34;sono sicuro che mi abbiano sentito fino alla piccola chiesetta infondo alla strada.
Mi faccio una doccia rigenerante per poi scompigliarmi i capelli e vestirmi,scelgo le stesse cose,un jeans nero e una felpa. Indosso gli occhiali da sole,seppure ci sia brutto tempo,per nascondere le occhiaie marcate;arrotolo le maniche del maglione notando due grossi segni violacei attorno ai polsi,un'ondata di odio e disperazione mi invade incendiandomi.
Perchè cazzo deve sempre alzare le mani?
Stringo i denti cercando di non pensarci ritirandomi giú le maniche.
Si fanno le 18.30 velocemente,mentre mi siedo sul divano per aspettare gli altro sento il rombo di una moto sfrecciare vicino casa mia,mi precipito alla finesrra colto da un istinto incontrollato,quando scosto la tenda osservo un ragazzo che parcheggia la moto vicino alla recinzione della casa mentre Charlie e Luke scendono dalla macchina.
Pensavo davvero che su quella moto ci fosse lui?
Immagino di sbattere la testa contro il muro per la mia stupidità.
Il trillo del campanello mi fa sbuffare mentre vado verso l'ingresso.
"Ciao Louis" squittisce Charlie abbracciandomi,luke mi saluta sorridendomi mentre un ragazzo biondo,davvero alto,mi osserva senza il minimo ritegno pensando che io non lo stia guardando; arrossisco per poi allungare una mano.
"Uhm piacere,Louis"
Riporta lo sguardo sul mio viso sorridendo,i suoi occhi oceano si illuminano.
"Ashton" mi stringe la mako continuando a guardarmi;ecco,era Ashton non Asher.
"Bene allora andiamo in pub?okay?" propone Luke dirigendosi verso la macchina seguito da Charlie e me.
Tutti annuiscono.
"Louis,dove vai?" mi chiede Charlie fermandomi.
"In macchina?" chiedo ironicamente fancendo ridere Like e Ashton.
"No devi andare con lui,io e Luke abbiamo i miei scatoloni in macchina,é l'unica soluzione"
"Ma io veramente..."
"Niente ma,vai" mi spinge verso il ragazzo,sono giá stufo di qeista uscita.
Mi passa un casco per poi salire sul sedile di pelle nera,lo imito afferrando i lembi della sua giacca cercando di toccarlo il meno possibile.
"Se vuou cadere credo che questo sia il metodo migliore" ride,non c'è un briciolo di arroganza nel suo tono.
"Afferra la mia vita,non ti mangio mica" sorride facendomi l'occhiolino,arrossisco sotto il suo sguardo facendolo ridere.
Gli cingo la vita con minor forza possibile per poi aumentarla quando parte provocando un rumore acuto nella via. Segue gli altri mentre ci addentriamo nel centro,spero passi velocemente questa serata,perchè non vedo l'ora di tornare a casa,mettermi nel mio letto,immerso nei sogni,dove realmente mi sento bene. Dove posso scegliere io come fare andare le cose,senza rimanerne deluso o soffrire.

Nightmare(versione Larry)Where stories live. Discover now