The Alpha's War

XXVI - That Night

(Dato lo scarto temporale userò il vero nome di Cecily, cioè Arianne. AVVISO: Per alcuni lettori questo capitolo potrebbe essere di forte impatto.
Canzone consigliata: Hello - Evanescence)

Columbia, tre anni prima

- Arianne! Vieni qui -
La ragazza si alzò immediatamente in piedi con uno scatto, richiamata dalla voce tonante del fratello. Lo raggiunse subito e si fermò davanti a lui. Xander Morgenstern, nonostante avesse solo diciannove anni, ormai era già un uomo, alto e con un fisico muscoloso. I capelli bianchi come la neve spiccavano sulla pelle abbronzata e gli occhi neri come la pece. Non servivano test del DNA, era palese che quei due fossero fratello e sorella: erano identici.
- Ci è arrivata una soffiata, pare che un branco estraneo ci stia per attaccare. Voglio che tu rimanga con James fino a cessato allarme, ok? - non era una richiesta.
- Cosa?! Nascondermi mentre voi combattete? Non esiste! E sono sicura che James la pensi allo stesso modo - protestò Arianne.
- Non mi interessa quello che pensate tu e James! È un ordine e non si discute; è vero che sono tuo fratello ma sono anche il tuo Alpha! -
- Ma...! -
- Niente ma, Arianne - la interruppe addolcendo il tono - non riesco a combattere sapendo che tu sei là fuori in pericolo -
Xander appoggiò la fronte sulla sua in una supplica silenziosa. Arianne voleva combattere per difendere il branco,la sua famiglia, ma capiva il pensiero del fratello e sapeva che un Alpha debole era pericoloso per tutti. Cacciò indietro l'irritazione e annuì.
- Grazie piccola, quando torno ti canto qualcosa - disse baciandole la fronte.
Arianne sorrise - Solo se è Hotel California. Ti voglio bene fratellone -
- Anche io sorellina - poi la guardò allontanarsi verso James.

- Ascoltatemi bene - tuonò Xander - le formazioni saranno queste e non le ripeterò due volte: Kara, Elijah, Henry e Ty a ovest; Ben, Marc, Robert e Catlyn a sud; John, Ariel, Mike e Tom a est. James rimani con Arianne, mentre Zack tieni d'occhio Chester. Io e Kalar andremo a nord - tutti annuironò - occhi aperti. Se non si trova niente ci troviamo tra un'ora qui. Andate -

Arianne vide i suoi compagni partire uno a uno e lasciarli indietro. Sentiva James irrigidirsi vicino a lei e istintivamente gli prese la mano.

- Odio questi momenti - sussurrò il ragazzo a denti stretti guardando davanti a sé.

- Anch'io -

Era passata un'ora ma nessuno era tornato. Se non fosse stato per James che la teneva ferma, probabilmente si sarebbe alzata e avrebbe corso dietro a Xander. Non che James fosse molto più tranquillo, certo, solo che il peso della responsabilità lo bloccava. Se ne stava seduta affianco a James e lo fissava mentre disegnava distrattamente sull'erba. Aveva sempre avuto una cotta per lui, dopotutto era veramente bello: occhi chiari, capelli castani e un sorriso stupendo. Aveva anche pensato di farsi avanti per ingannare il tempo, ma la preoccupazione la teneva incollata sul posto.

- Staranno tornando, smettila di tormentarti - le disse James dandole un colpetto al ginocchio.

- Detesto quando Xander mi lascia indietro. Sono grande ormai -

- Hai quindici anni, tesoro. Tuo fratello sa quello che fa - Arianne arrossì di colpo - Sei forte, coraggiosa e bellissima, non rimarrai mai indietro -

James sembrò realizzare cosa aveva appena detto e spostò subito lo sguardo altrove. Arianne sgranò gli occhi e si sporse per rispondere quando un rumore di passi catturò la sua attenzione. Rimase un po' delusa quando vide Elijah e la sua squadra tornare, ma era sollevata di vederli sani e salvi. Si alzò di scatto e fece per raggiungerli, quando la voce del ragazzo la fece arretrare.

- James, tienila ferma - gli ordinò ma vedendolo immobile cominciò a sbraitare - Bloccala! -

Arianne sentì le braccia di James avvolgerla da dietro con una presa ferrea che non lasciava scampo. Il sangue le si congelò nelle vene e il respirò si mozzò. Fu allora che vide Kara sorretta da Ty dietro Elijah: aveva gli occhi rossi di pianto e boccheggiava.