V - Training

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SOPHIE

Mi guardavo intorno, spaesata. In quella scuola non mi sentivo assolutamente a mio agio, presa di mira dagli sguardi perforanti degli altri studenti. Non sono mai stata abituata ad essere al centro dell'attenzione, almeno non senza essere chiamata sfigata o secchiona.
La mia vita consisteva in evitare i bulli, cosa che non mi riusciva mai, e gli sprezzanti commenti delle mie coetanee, cosa che mi riusciva ancora meno. Mi sono sempre chiesta cosa avevo di sbagliato, o meglio, cosa mi mancava rispetto agli altri: insomma, non ero anche io una ragazza come tante altre? Figuriamoci.
Se avessi pensato alla mia vita di prima, un brivido mi avrebbe percorso la schiena e le lacrime avrebbero minacciato di uscire; mi sforzo, stringo i pugni, ma non riesco a dimenticare ciò che la vita mi ha dato, ovvero un mare di sofferenze e dolore.

Ma questo prima di incontrare Isaiah.
Lui era stato il mio miracolo.
Passare tra i corridoi sotto gli sguardi curiosi o ammaliati della gente, sguardi innocui, non carichi di cattiveria, era già un enorme traguardo. Non sapevo perché mi avesse morso, era successo e basta. E io non facevo domande.

A mettere freno ai miei pensieri ci pensò il Professor Collins, l'insegnante di una nuova materia:
Tutto ciò che si deve sapere sui Licantropi
Ma che razza di materia era? Se ben ricordavo era solo per gli studenti del primo anno.

- Buongiorno ragazzi, sono il signor Collins, ma potete chiamarmi tranquillamente Arthur. Bene, come potete immaginare, quest'anno sono qui per spiegarvi come funziona questo mondo affascinante, giusto perché possiate possedere una conoscenza valida sui valorosi guerrieri che proteggono la nostra città. Il sindaco ha espressamente richiesto l'aggiunta di questa materia che non farà media, state tranquilli, unicamente per rendervi partecipi agli avvenimenti della nostra società. Domande? -
Il professor Collins era un uomo sulla trentina con una certa classe. Occhi azzurri, capelli brizzolati tenuti indietro dal gel e i lineamenti marcati. Dalla camicia si intravvedeva un fisico niente male per un professore, opinione comune dati i commenti delle mie compagne di classe.
- Bene, iniamo subito. Chi sa dirmi la classificazione all'interno di un branco? - chiese con entusiasmo.
Il professore posò subito lo sguardo su di me: era evidente che volesse la risposta.
Per fortuna qualcuno alzò la mano prima che potesse incastrarmi.
Mi vergognavo a dirlo,ma non ne sapevo un gran che... Isaiah non mi aveva mai spiegato niente, dovevo accontentarmi di qualche risposta forzata di Jade.
- Mi dica pure signor... -
- Chester signore, Chester Cooper. In un branco c'è l'Alpha, ovvero il leader, e i Beta, che sono stati morsi dall'Alpha o hanno scelto lui cambiando branco. -
Mentalmente ringraziai il ragazzo per non aver citato ciò che ero io, ma qualcuno rimediò.
- E poi c'è la Fenice, l'errore dell'Alpha - ridacchiò una bionda tinta che riconobbi tra le leccapiedi di Isaiah.
Sentii gli occhi di tutti puntati su di me, ma non fu come prima del morso. Quello era molto peggio.
- Veramente "Fenice" non è un termine tecnico. Nei manuali non esistono errori o scarti. Solo Alpha e Beta. Un Alpha non può mordere per sbaglio, è una cazzata - rispose Chester.
Istintivamente mi girai a guardarlo: non era palestrato, aveva i capelli biondi e occhi color nocciola coperti da un paio di occhiali. Niente di speciale insomma. Eppure, mi aveva difeso.
- Farò finta di non aver ascoltato l'ultima parte, signor Cooper. Del resto, il vostro compagno ha ragione. Fenice è solo un soprannome da un'antica favola che forse un giorno vi racconterò - il professore raggiunse la lavagna e scrisse ciò che Chester aveva detto, aggiungendo una parola.
- Omega - disse scrivendo con energia - è un lupo solitario, senza branco e senza terra. Un po' come un cavaliere errante insomma. Ovviamente, un lupo senza branco è destinato a perire, a differenza della Fenice, che nonostante tutto è protetta dal suo branco - terminò girandosi e lanciandomi un'occhiata che non riuscii a decifrare.

L'ora terminò velocemente, così al suono della campanella mi precipitai da Chester per ringraziarlo.
- Hei - lo sorpresi mentre si alzava - ehm, sono Sophie, piacere -
Mi guardò e mi sorrise calorosamente - Chester,piacere mio. -
- Volevo ringraziarti... per prima intendo - balbettai timida. Non sono mai stata brava a socializzare, figuriamoci con un ragazzo.
- E di che? Ho semplicemente detto ciò che pensavo. Stai tranquilla, la gente parla di cose che non sa nemmeno. Tu lasciala parlare - di nuovo quel sorriso.
- Cercherò di farlo allora. Grazie ancora e buona giornata! - lo salutai imbarazzata prima di dirigermi in palestra da Isaiah.

Beh, era comunque un inizio.

***
- Sei in ritardo - esordì il mio Alpha.
Quella mattina Isaiah mi aveva telefonato per avvertirmi che dopo scuola mi avrebbe aspettato in palestra. Certo non mi aspettavo di vedere Cecily con lui, ovviamente a distanza di sicurezza.
- Da oggi cominciamo gli allenamenti. Se vuoi fare parte del branco devi adattarti ai nostri ritmi -
Ancora non capivo la presenza di Cecily, ma qualcosa mi disse che era la domanda sbagliata in quel momento. Forse era là per aiutare, anche se si vedeva lontano un chilometro quanto odiasse Isaiah.
Mi limitai ad annuire e mi avvicinai ai due lupi.
Nelle ore che seguirono mi accorsi quanto realmente diversi erano. Mi insegnarono le tecniche base di difesa e attacco, mostrandomi accorgimenti e piccoli trucchi per facilitare i colpi. Erano due ottimi insegnanti, attenti e pazienti, cosa che mi sarei aspettata da Cecily, non da Isaiah certamente.
Cecily era chiara, abile con le parole e comprensiva. Isaiah era energico ed esigente, bravo col corpo ma un po' meno con le parole. Più li vedevo assieme più mi rendevo conto che quei due avevano una certa alchimia: si completavano le frasi a vicenda, nonostante le diversità si trovavano d'accordo su molte cose, per non parlare della fastidiosa ossessione per i dettagli che entrambi avevano. In un certo senso, quei due erano come facce della stessa medaglia.
- Sei stanca? - mi chiese Cecily sorridendomi - finiamo qui ok? Per oggi è tutto -
Sorrisi riconoscente, piegata in due dallo sforzo e dallo sfinimento. Isaiah mi passò una bottiglia d'acqua e mormorò un "sei stata brava" tanto basso che quasi non lo sentii. Stupido orgoglio maschile.
- Cecily, puoi andare ora - disse puntando lo sguardo su di lei.
- Oh certo, mio Alpha. Ah no aspetta, non lo sei. - lo prese in giro. Cercai di trattenere una risata invano, baccandomi un'occhiata dal ragazzo.
- Non la pensavi così stanotte, mentre ti avvinghiavi a me come un koala - disse con tono provocatorio Isaiah.
Oh oh...
- Disse quello che se ne approfitta di ragazze svenute. Che c'è, ti fa rabbia perché non sono venuta a letto con te? -
Ehm ehm, la situazione stava degenerando.
- Tre quarti del popolo femminile di questa scuola avrebbe pagato oro pur di trovarsi al posto tuo ieri, non lamentarti dolcezza -
Dai canini di Cecily dedussi che era giunto il momento di sloggiare.
- I sacrifici che stai facendo per la famosa Tregua mi commuovono - proseguì Cecily.
1 a 0 per lei. Isaiah sembrò incanalare tutte le emozioni per poi fare un respiro profondo.
- Sophie,aspettami fuori - agli ordini.
Corsi verso la porta ma, curiosa rimasi ad origliare. Stava succedendo qualcosa tra quei due, poco ma sicuro.
- Ieri ti continuavi a dimenare e a gridare: non sapevo cosa fare. -
Tutto ad un tratto l'atmosfera diventò seria.
- Ho parlato? - chiese Cecily.
- Frasi sconnesse, come "Lasciami andare" o "Togli quelle mani" e sono più che sicuro che non erano per me. Poi hai nominato un certo Xander quando ho cominciato a cantare una canzone; da lì in poi niente -
Silenzio. Lungo e interminabile silenzio.
- Ho dormito? Nel senso, ho avuto altri incubi? -
- No. Hai riposato per ore senza interruzioni. -
Ancora silenzio.
Passi decisi avanzarono verso di me. La porta si aprì e una massa di capelli neri si fiondò verso il parcheggio.
Isaiah mi raggiunse poco dopo. Non fece commenti e non mi rimproverò. Mi fece solo una domanda.
- Stava piangendo? -
Mi limitai ad annuire.

The Alpha's WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora