XX - Give my life

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CONSIGLIO: Se volete, ascoltate My Immortal degli Evanescence mentre leggete questo capitolo. Mi scuso in anticipo, ma sarà una bastonata.

SIMON

Tre anni prima...

- Ok basta, mi arrendo - 

Richard crollò a terra, sdraiandosi di schiena e respirando affannosamente. Era da ore che ci allenavamo insieme e finalmente aveva ceduto. Ghignai soddisfatto e mi sedetti vicino a lui.

- Sei fuori forma amico, quella ragazza ti sta sfinendo - ridacchiai.

Richard mi diede una gomitata e si passò la mano tra i capelli spettinati e sporchi di terra - Dio Simon, non puoi capire l'effetto che mi fa. Non ho mai conosciuto una come Bella: è forte, coraggiosa e incredibilmente bella. Ha una lingua lunga capace di tagliare le gambe a chiunque, ma sono disposto a rinunciare a qualche arto - 

Era innamorato perso e non me lo sarei mai aspettato. Onestamente non mi ero mai innamorato, non avevo mai trovato la ragazza giusta, non avevo mai guardato qualcuna nel modo in cui Richard guardava Bella, perciò non sapevo cosa rispondere. Non lo invidiavo, dopotutto ero un Alpha e in quanto tale le questioni amorose passavano in secondo piano, ma non riuscii a trattenere un sorriso: era un traguardo vedere felici i membri del proprio branco.

- Comunque - disse mettendosi a sedere - stavo pensando che è arrivato il momento di fare acquisti non credi? Insomma, Xander Morgenstern è un Alpha potente e ha un branco enorme, ma anche noi dobbiamo farci valere - 

Grugnii. Non era un argomento che mi piaceva particolarmente. Una morsa mi strinse lo stomaco al ricordo dei due errori enormi che avevo fatto. Nash Carter era il primo ragazzino che avessi mai morso, aveva un tumore terminale e mi piangeva in cuore vederlo ogni volta girovagare per le bianche stanze dell'ospedale dove lavoravano i miei. E poi era morto. Aver negato il morso a Isaiah era stata la cosa più stupida che potessi fare e tutto quello che ci avevo guadagnato era perdere il mio migliore amico. Mordere qualcuno era qualcosa che mi distruggeva dentro e fuori. I fratelli Lewis erano stati la mia rivincita personale, le uniche due cose che mi erano riuscite bene nella mia vita. Bella era arrivata da poco da un altro branco, più per curiosità che per necessità, ma la visione di Richard le era bastata per farla rimanere. Erano tre persone fantastiche, ma non me la sentivo di sfidare la sorte un'altra volta.

- Ne abbiamo già parlato. Tu e Bella non siete un problema, ma tuo fratello ha ancora un po' di difficoltà a controllarsi, come Alpha devo prima provvedere a questo - 

- Come vuoi - sospirò - Ok, il mio momento di lucidità è finito - sgranò gli occhi come se avesse visto una pentola d'oro vagante. 

Bella ci stava raggiungendo, sportiva nella sua tenuta da battaglia, ma con uno sguardo pieno di rabbia. I capelli castani legati in una coda alta rimbalzavano a ogni passo; si fermò davanti a Richard, che nel frattempo si era alzato, e gli diede un bacio sulla guancia. Insoddisfatto, il ragazzo l'afferrò per la vita e le stampò un profondo bacio sulle labbra, facendomi ghignare. Bella si staccò un po' rossa e in un batter d'occhio ritornò seria e si voltò verso di me.

- Simon, è successo qualcosa di tremendo - 

Mi irrigidii e feci un cenno a Richard, avvertendogli di chiamare Noah. 

Bella andava avanti e indietro nervosa mentre aspettavamo l'arrivo del minore dei fratelli. Richard la guardava con preoccupazione, quando finalmente arrivò Noah.

- Cos'è successo? - chiese accendendosi una sigaretta. Aveva preso un po' troppa confidenza con l'autoguarigione. 

- Il branco di Xander è stato attaccato -

The Alpha's WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora