Capitolo 1

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"Haley svegliati" Mi giro per guardare l'ora. È tardi, devo andare a scuola.
Mi alzo velocemente e vado nella stanza di mio fratello e urlo "Carter muoviti è tardi.." Ma apro la porta e non c'è nessuno.
Si, io da due anni a questa parte faccio così ogni mattina.
Ma purtroppo solo quando entro in quella stanza mi rendo conto che lui non c'è.
Allora, iniziamo da capo.
Io sono Haley Mason, ho 17 anni e nella mia vita vorrei fare la ballerina.
I miei genitori sono dei ricchi snob che hanno una grande azienda e qui non ci sono quasi mai.
I miei genitori non vogliono che io faccia la ballerina, vogliono che entri nell'azienda di famiglia e faccia quello che fanno loro.
L'unico che credeva in me era mio fratello Carter.
Lui ha 19 anni e ora si trova in ospedale in coma per un incidente stradale e se ve lo state chiedendo, sì, la colpa è stata mia.
È successo tutto due anni fa.
Carter aveva deciso di portarmi a vedere uno spettacolo di danza per il mio quindicesimo compleanno ma al ritorno un deficente ci è venuto addosso e lui è finito in ospedale in coma e io mi sono guadagnata solo una gamba rotta.
E io ancora non riesco a darmi pace da quella sera.
Non vado quasi mai in ospedale perché per me il dolore è troppo grande e so che non ce la farei.
Sono al quarto anno di liceo e da quando Carter è in ospedale i miei genitori hanno deciso di farmi frequentare una scuola privata.
Sì, nessuno sa che io sono la sorella di Carter Mason.
I miei genitori non vogliono che in giro si sappia che io sono sua sorella.
Lui era un ragazzo fantastico e io invece non sono come lui. Con le mie scelte li ho sempre delusi e ora che lui non è con me non ho più nessuno che mi possa difendere.
La mia migliore amica, Alexis, va nel liceo dove andava anche Carter, e lei è l'unica a sapere che lui è mio fratello.
Dopo essermi preparata mi preparo per andare a scuola.
"Signorina Mason mi vuole dire ciò che ho appena finito di spiegare?"
Alzo la testa e guardo la mia professoressa di matematica che si aspetta una risposta da me.
"No, perché qualsiasi cosa dica a me non interessa!" Dico fredda.
"Signorina Mason vuole accomodarsi nello studio della preside?"
Non me lo feci ripetere due volte, mi alzai e andai dritta nel suo studio.
Sono spesso dalla preside ma non mi da fastidio.
Lei mi conosce molto bene, era la professoressa di Carter e sa bene cosa ho passato.
A scuola non vado molto bene, ma sono sempre passata perché lei convinceva i professori a passarmi.
In questa scuola ci sono solo figli di papà che passano gli anni grazie al denaro, io invece passavo grazie alla preside.
Mi misi a sedere su una delle sedie presenti fuori dal suo ufficio aspettando il mio turno.
La porta si aprì e dalla porta spuntò la testa della signorina Smith.
"Vieni"
Entrai nel suo ufficio e mi misi a sedere.
"Come mai sei di nuovo qui?"
"Lo dovrebbe sapere ormai"
"Per prima cosa dammi del tu, ti conosco da tanto tempo, e seconda cosa, perché sei sempre qui?"
"Lo sai, non ce la faccio a stare qui, sono tutti dei figli di papà, io voglio solo andare nel liceo di Carter, farmi degli amici veri e stare insieme a persone che non pensano solo ai soldi e a cose stupide! Poi qui non posso avere la possibilità di entrare nell'università di danza.."
Bussarono alla porta e entrarono i miei genitori. Merda.
"Ciao Mary"
"Venite pure" Disse facendoli sedere sulle sedie accanto a me.
"Melissa, John, io vi ho fatto venire qui per un motivo ben preciso"
"Che hai fatto?" Mi disse mio padre guardandomi.
"Non ha fatto niente. Voglio che Haley vada nella scuola di Carter. Qui lei non sta bene, lei ha bisogno di stare insieme ai ragazzi della sua età e non in una scuola composta solo da ragazze. La iscriverò io e può iniziare da lunedì, e li farò fare gli stessi corsi di Alexis così se qualcuno li dirà qualcosa su Carter ci penserà lei"
Mi si erano illuminati gli occhi e i miei genitori mi guardarono.
"Vuoi davvero andare in quella scuola Haley?"
"Sì mamma, ho bisogno di andare in un'altra scuola, non ce la faccio più"
I miei genitori si guardarono e dopo un po mio padre disse "Va bene, frequenterai quella scuola, però voglio che tu ti impegni nello studio capito?"
"Sisisi! Grazie papà" dissi abbracciandolo.
"Ora però dobbiamo andare, ci vediamo a casa tesoro. Ciao Mary"
"Arrivederci"
Quando uscirono dall'ufficio Mary disse "Bene, adesso chiamo quella scuola"
"Grazie Mary, grazie davvero"
Chiamò quella scuola e disse "Okay, lunedì inizi. La maggior parte dei corsi li farai con Alexis, solo alcuni li farai da sola. Può andare bene?"
"Va benissimo"
"Senti, Alexis mi ha detto che non balli più.. È vero?"
"Sì, è da qualche mese ormai"
"Devi tornare a ballare Haley! Carter vorrebbe che tu lo facessi"
Ma purtroppo Carter non è qui.
Se fosse stato qui mi avrebbe costretto a ballare, ma siccome non da segni di vita io non ho più messo piede in quella scuola.
"È la migliore scuola di danza della California e se sei in quella scuola un motivo c'è quindi ti prego, torna a ballare, balla per lui"
"Va bene"
"Puoi tornare in classe e ti prego non fare arrabbiare la professoressa, resisti per altri due giorni"
"Ci proverò" dissi facendo un sorriso.
Quando tornai a casa chiamai Alexis e dopo nemmeno 10 minuti suonarono alla porta.
"Non posso credere che verrai a scuola con me" Disse entrando.
"Chi te lo ha detto? Doveva essere una sorpresa"
"Me lo ha detto Mary. Haley sono felicissima" Disse abbracciandomi.
"Anche io"
"Dai ancora due giorni e te ne andrai da quella scuola!"
"Menomale"
"Ti troverai benissimo li, poi sono tutti amici di Carter quindi non avrai problemi a.." Non la feci finire.
"Alexis, il patto è che frequenterò quella scuola, però nessuno deve sapere che lui è mio fratello"
"E perché?"
"I miei genitori non vogliono"
"Ma sai che quando si sveglierà finalmente tutti lo sapranno"
Lei era un po come me, al contrario di tutti, compresi i miei, lei non aveva mai perso la speranza.
Lei come me, credeva ancora che un giorno si sarebbe svegliato, e so che non me lo diceva per farmi felice, lei lo diceva perché è cresciuta con me e Carter e tiene a lui quasi come ci tengo io.
"Lo so, però per ora è meglio così"
"Okay.. E per la danza?"
"Oggi pomeriggio voglio andare a riprovare"
Alexis si illuminò e disse "Non stai scherzando vero?"
"No, lo farò davvero. Spero che non mi mandi via"
"Non lo farà, sei la migliore ballerina che li potesse mai capitare"
"Grazie Alexis, grazie di tutto"
"Figurati. Senti ora devo andare. Ci sentiamo quando torni va bene?"
"A dopo" e se ne andò.
Mi andai a vestire per andare alla scuola di danza.
Mi feci una coda alta e tirata e poi a piedi andai alla scuola.
Si, non ho ancora preso la patente, lo so che sono una stupida ma da quella sera ho sempre paura di tutto.
Quando arrivai alla scuola avevo quasi paura ad entrare, ma dovevo farlo.
Entrai dentro e Janna, la ragazza che stava all'entrata, si alza e mi viene a salutare.
"Haley tesoro come stai?"
"Molto bene tu?"
"Bene. Sei tornata ad allenarti?"
"Si. Abby c'è?"
"Sì, è nello studio A"
"Posso andare?"
"Sì certo, vai pure"
Li sorrisi e andai diretta allo studio A dove la porta era aperta.
Si sentiva Abby che urlava anche a un chilometro di distanza.
"Maddie alza il braccio, Brooke le gambe le gambe!"
Mi affacciai alla porta e buttai la borsa per terra.
"Ciao Abby"
Abby si girò e spense la musica.
"Ehy, come stai tesoro?"
"Bene"
"Sei tornata a ballare tesoro?"
"Sì, se per te non è un problema.."
"Quando si parla di te non è mai un problema. Vieni pure"
Mi misi accanto a lei e guardai un po le prove.
"Senti ti andrebbe di venire con noi alla gara domenica? Potresti anche fare un assolo"
"Ma non sono sicura di riuscire a vincere.."
"Haley non importa, prendila come un allenamento prima delle nazionali"
"Le nazionali?"
"Haley, sapevo che saresti tornata e quindi io ti ho iscritto per quella gara. Tu ce la farai benissimo e lo sai"
"E se questa settimana evitassi di ballare? È giovedì e la gara è domenica.."
"La scelta è tua, ma ricordati che puoi anche venire anche se non balli. Brooke stendi le gambe!"
Risi e dissi "Ti dispiace se vado nell'altra sala e provo uno dei miei vecchi pezzi?"
"Sì, di là ci sono anche i cd vai pure. Passo a controllarti fra un po"
"Okay"
Andai nell'altro studio ma era occupato.
"Scusa"
"Haley? Sei tornata?"
"Già"
"Ti dovevi allenare?"
"Sì, ma se devi allenarti tu fai pure"
"No tranquilla, semmai possiamo allenarci insieme, che dici?"
"Sì, può andare bene"
Era da tanto che non ballavo con Lucas.
Prima che mi facessi male e che rinunciassi alla danza io e lui facevamo coppia.
Ballavamo sia gli assoli e facevamo coppia.
Insieme abbiamo vinto molte volte e molti titoli.
Eravamo proprio una coppia di ballerini fantastici, però io ho smesso e l'ho lasciato senza partner.
"Hai un'altra partner che balla con te adesso?"
Mi guardò per un po prima di rispondere.
"No, non ho più fatto coppia da quando hai smesso. Perché pensavo che tu un giorno saresti tornata e se dovevo ballare con qualcuno quel qualcuno dovevi essere tu"
"Davvero?"
"Già"
E li mi venne un idea.
"Allora balliamo insieme domenica. Torniamo a vincere insieme Lucas! Siamo imbattibili insieme!"
"Non possiamo creare un pezzo nuovo in due giorni"
"Lucas basta fare un pezzo vecchio! Siamo una coppia perfetta insieme! Lo hai detto anche tu che saremmo tornati a ballare insieme!"
"Ed Abby? Sarà d'accordo?"
"Dopo glielo chiediamo, intanto proviamo no?"
"Va bene. Scegliamo uno dei pezzi"
Ci mettemmo ad ascoltare tutti i nostri vecchi pezzi e alla fine decidemmo di ballare un pezzo lento.
Ci mettemmo a provare e quando fu il momento del sollevamento non riuscivo a saltare.
Lucas spense la musica e disse "Che ti succede? Perché non ti fidi di me?"
"Lucas io mi fido di te okay? È solo che è da tanto che non ballo. Lo vedi non riesco a fare nemmeno un flick! Ti prego fidati, so che ci riuscirò" gli presi una mano e dissi "tu ti fidi di me?"
"Sì, mi fido"
In quel momento entrò Abby e disse "Che fate ragazzi?"
"Abby, possiamo fare un pezzo di coppia domenica?"
"Vi sentite abbastanza pronti?"
"Sì" dicemmo all'unisono.
"Posso vedere la coreografia?"
"Si" Lucas andò a mettere la musica e io mi misi in posizione.
Iniziammo a ballare e Abby ogni tanto diceva "Le braccia! Le gambe!"
E quando fu il momento per me di fare il salto lo feci, però avevo paura e mi sbilanciai un pochino.
Scivolai ed ero sicura che sarei finita per terra, invece mi ritrovai tra le braccia di Lucas.
"Ti ho preso, sta tranquilla."
"Grazie"
"Sentite io devo andare, ci vediamo domani okay?"
"Okay"
Lucas se ne andò e Abby disse "Haley non ti fidi di lui?"
"No mi fido, è che mi sono sbilanciata e sono caduta"
"Ti sei sbilanciata perché non ti fidavi abbastanza"
"Abby non è così. È da tanto che non ballo e ho bisogno di un po di allenamento, niente di più"
"Haley ne sei sicura?"
"Sì, ne sono sicura"
"Va bene"
Me ne andai e quando tornai a casa mi feci una doccia e chiamai Alexis e le dissi tutto.
Ora il casino era dirlo ai miei.
"Mamma papà, devo dirvi una cosa. Oggi sono tornata a ballare e domenica parto con la squadra è gareggio"
Mia madre si girò e disse "Ti avevo detto di smettere di ballare! Cosa pensi di fare ballando eh? Niente"
"Mamma per favore! Lo sai che amo la danza e lo farò!" E senza aspettare una loro risposta andai in camera mia.
Il giorno dopo e quello dopo ancora li passai in palestra ad allenarmi.
Stavo faticando tantissimo, ma per fare un buon lavoro pensavo solo a una cosa 'balla per Carter! Lui sarà sempre con te e sarà fiero di te'.
Pensavo solo a questo ora, volevo che Carter, anche se non era qui, fosse fiero di me.
La domenica mattina mi svegliai presto e partii con le ragazze e con me venne anche Alexis.
"Haley, Lucas, siete pronti?"
"Si"
"Tocca a voi"
Feci un respiro e salii sul palco con Lucas.
Quando arrivammo al salto feci un respiro profondo, chiusi gli occhi per qualche secondo e quando li riaprii feci la corsa e saltai.
Stavolta non mi sbilanciai e riatterrai in modo decente.
Quando atterrai la musica era finita e quando uscimmo dal palco lo abbracciai.
"Sapevo che sei sempre la migliore!"
"Grazie Lucas"
"Siamo una grande coppia insieme"
"Sì, lo siamo"
Abby venne a congratularsi con noi e poi tornammo a casa e quando tornai a casa mia cenai con Alexis e preparai la roba per il giorno dopo.
Preparai i vestiti e poi andammo a dormire.

Sei il mio errore più belloWhere stories live. Discover now