12. Harry

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Nel frattempo Harry era rientrato in casa e, non avendo trovato Cupido nella sua stanza, era stato colto dalla paura.

Essendosi ormai abituato a rivolgersi a Giunone nei momenti di difficoltà, le inviò una muta richiesta e, dopo pochi istanti, percepì nella sua mente la voce della dea.

" Non preoccuparti, vai nel prato dove vive Pegaso...Cupido è là, con Louis..."

Harry rimase senza parole di fronte all'affermazione della dea, ma la ringraziò e si diresse velocemente verso il luogo che gli era stato indicato.

Non appena giunse nel prato in cui viveva il cavallo alato, si fermò e gli occhi gli si riempirono di lacrime.

Pegaso stava simulando dei piccoli voli e Cupido cercava di imitarlo muovendo le sue piccole ali.

Louis era seduto nell'erba e batteva le mani ogni volta in cui il bambino si sollevava da terra svolazzando.

Il dio della guerra notò subito la presenza di Harry, ma non si allontanò subito perché aveva bisogno di contatto umano...erano giorni che non parlava con qualcuno ed era troppo tempo che non sorrideva.

Quando Cupido vide il padre, gli corse incontro trotterellando e, tirandolo per la tunica, gli indicò il cavallo:

" È come me io...proprio come me io..."

" Lo so, amore, ho già conosciuto Pegaso " rispose Harry sorridendo al cavallo e ricevendo in cambio un allegro nitrito.

Louis, nel frattempo, si alzò e, a bassa voce, come se non volesse farlo davvero, disse:

" È meglio che me ne vada..."

Cupido, all'udire quelle parole, gli corse incontro abbracciandogli le gambe e disse:

" No...no andare...dopo tu piangere e triste e io non voglio..."

Il cuore di Harry cominciò a battere furiosamente nel petto e con coraggio sussurrò:

" Louis, se tu vuoi...io e...e i tuoi figli saremmo felici se tu venissi a mangiare qualcosa con noi...stasera.."

" Anche io felice...anche se tu...se tu no papà di me io..." balbettò Cupido, guardando Louis con gli occhioni spalancati.

Harry rimase senza parole di fronte all'affermazione del bambino ed aspettò la reazione di Louis.

" Va bene...se...non disturbo vengo volentieri..." rispose il dio della guerra senza guardare in faccia Harry.

I tre si congedarono da Pegaso e si avviarono verso casa in un imbarazzante silenzio.

" Io stanco..." disse Cupido con uno sbadiglio.

Harry, allora, fece il gesto di prenderlo in braccio, ma Cupido tese le braccia a Louis che subito si chinò e lo strinse a sè.

" No solletico..." lo sentì Harry ridacchiare dopo un po'.

Si girò e, con la coda dell'occhio, vide che Louis gli stava grattando l'attaccatura delle ali sorridendo.

" Si è addormentato..." sussurrò Louis dopo alcuni istanti.

" Vuoi che lo porti io?" chiese Harry.

" No, lo tengo io...non preoccuparti..."

Oggi doppio aggiornamento perché lo meritate!
Mi sono dimenticata di dire una cosa...io aggiorno così presto la mattina, semplicemente perché dormo poco...mi sveglio sempre alle cinque e mezza, così ne approfitto e pubblico il capitolo...
Dopo Cupido pubblicherò la nuova storia, Babilonia...
Per i sequel di Pompei e di Cupido dovrete aspettare, devo ancora scriverli...anche se ho già in mente la trama.
Al momento sto lavorando ad altre due storie oltre a Babilonia...una mpreg e quella dove Louis sarà l'equivalente della maga Circe.
Bacioni...❤️

Cupido ( Saga di Cupido libro 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora