1. Incertezze

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Dieci anni dopo

Harry era intento a pettinare i lunghi capelli ondulati di sua figlia, mentre, fuori dall'abitazione in cui viveva, Fobos e Deimos parlavano animatamente con Louis, molto probabilmente di qualche guerra.

A sedici anni i due gemelli erano divenuti due giovani bellissimi e la loro somiglianza con il padre era incredibile...lo stesso fisico, gli stessi occhi azzurri, gli stessi capelli lisci.

Armonia, invece, era una dolce bambina di dieci anni, con grandi e limpidi occhi verdi e una massa di capelli scuri.

Era molto matura per la sua giovane età ed Harry si stupiva sempre della capacità che aveva di fare ragionamenti profondi e di grande valore.

" Vado dai nonni, papà. Ho promesso alla nonna di aiutarla a curare i suoi pavoni" disse la bimba, distogliendo il riccio dai suoi pensieri.

" Va bene, tesoro, comportati bene!" rispose Harry, dando un bacio in fronte alla figlia.

Armonia uscì dalla casa saltellando felice e si diresse verso la dimora di Giove, non prima di aver salutato anche Louis ed i fratelli.

Fobos e Deimos si congedarono dai genitori con un saluto rigido e formale che, ormai, contraddistingueva il loro carattere e andarono, come ogni giorno, da Chirone, divenuto il loro insostituibile maestro.

Quando furono soli, Harry chiese timidamente a Louis:

" Nel pomeriggio la dea Flora organizza una festa e sono invitati tutti gli dei...ci vieni con me?"

" Harry, sai che odio le feste e i grandi affollamenti di gente...perché non ci vai da solo?" ribattè il dio della guerra, scocciato.

" Ma io vado sempre da solo, a qualsiasi cerimonia o festa, e in molti, ormai, mi chiedono se tra noi le cose vanno ancora bene..." rispose Harry chinando gli occhi.

" Non mi importa nulla di quello che pensano gli altri. Comunque non ho intenzione di venire alla festa con te...ora scusa, ma devo andare ad occuparmi delle guerre".

Detto questo se ne andò a grandi falcate, lasciando Harry con gli occhi lucidi di lacrime.

Il ragazzo rientrò in casa e si sedette sul letto con le mani sulle proprie gambe.

I primi anni con Louis erano stati belli ed entusiasmanti, poi, però, la grande e abissale differenza fra i loro due caratteri era emersa in modo prepotente.

Il dio della guerra era solitario e taciturno e il lato romantico che aveva acquisito prima della nascita di Armonia era stato soppiantato dalla sua indole cupa e litigiosa.

Harry aveva provato a coinvolgerlo in ciò che veniva organizzato sull'Olimpo, ma era stato tutto inutile.

Così, il riccio si era ritrovato a partecipare alle feste e alle cerimonie sempre da solo o, al massimo, con la compagnia della figlia.

Più volte si era domandato se Louis lo amasse ancora come prima, ma la paura di ricevere una risposta negativa l'aveva convinto a non chiedere nulla al diretto interessato.

Cupido ( Saga di Cupido libro 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora