Quattordicesimo capitolo

1.6K 90 41
                                    

Giorno 61

Sono passate circa quarantotto ore da quando i ragazzi sono andati in città senza essere ancora tornati, ho passato le ultime tre ore in giro per il bosco, con l'arco in mano, ad aspettare il loro arrivo. è una giornata alquanto calda e il sudore mi gronda sul viso, mi sono arrampicata su un albero per avere una visuale più ampia e per proteggermi dal possibile attacco di qualche vagante. Per adesso ne ho trovati almeno cinque, credo che si stiano muovendo nei boschi per trovare altro cibo, dato che in città ormai non ci sono solo che loro.

Quando sono ormai ore che aspetto e sento che le mie gambe hanno bisogno di muoversi, decido di scendere e tornare alla chiesa, giusto per non far preoccupare gli altri. Quando arrivo trovo Maggie seduta sulle scale che portano all'entrata

"Novità?" mi chiede quando mi siedo affianco a lei, scuoto appena la testa in risposta e lei mi passa una borraccia da cui prendo un lungo sorso d'acqua per poi restituirgliela.

"Torneranno" dico dopo poco

"Lo spero" giro la testa nella sua direzione osservandola, ha i capelli corti raccolti in una piccola cosa alta. Istintivamente porto le dita tra la mia treccia ormai sfatta e la slego per poi rifarla

"Glenn... mi ha chiesto di sposarlo" dice spezzando il silenzio, sorrido guardandola

"è fantastico Maggie, siete una bella coppia" lei annuisce appena. Non penso che si sia resa veramente conto della cosa, l'ansia le offusca i pensieri

"Pensavo di celebrarlo finché siamo qua, dato che siamo in una chiesa"

"Sembra perfetto" sorrido guardandola e lei ricambia debolmente. In quel momento sento un forte rumore provenire dal bosco, ci giriamo entrambe in direzione del suono e mi alzo impugnando l'arco quando una sagoma cammina fuori dall'ombra della boscaglia

"Glenn!" urla Maggie correndo verso la sagoma, un altro uomo compare dal bosco e punta un fucile in testa alla ragazza che appena si rende conto della cosa, si ferma e un piccolo sussulto le esce dalle labbra.

"Non lo farei se fossi in te" dice l'uomo facendo spuntare un sorriso bianco tra la barba nera brizzolata, dello stesso colore dei capelli. Il suo corpo non sembra essere a corto di cibo e il suo giubbotto di pelle nera è ben pulito

Cosa vuole da noi allora?

Altri uomini compaiono dal bosco e finalmente vedo Daryl, Rick e Glenn. Sono tutti e tre con le mani legate dietro la schiena e Daryl ha un occhio nero

"Sono Negan, abbiamo trovato questi vostri amici nella nostra armeria, abbiamo pensato di riportarveli" dice con un cenno della testa mentre porta lo sguardo su di me "io abbasso il fucile se tu abbassi l'arco, cosa ne dici?" annuisco incerta mettendo lentamente il mio arco a terra e lui fa lo stesso con il fucile, ho i nervi tesi a mille.

"Cosa volete da noi?" chiedo "non abbiamo nulla se non questa catapecchia" Negan scruta lentamente la chiesa dietro di me

"Potremmo fare un patto, voi ci date meta dei vostri averi, noi in cambio vi ospiteremo nella nostra casa e vi ridiamo i vostri amichetti"

"Se li lasci andare e facciamo finta di nulla?" chiedo portando lo sguardo su Daryl che mi guarda e scuote appena la testa come per dirmi di non fare mosse azzardate

"Vedi..." dice lasciando la frase in sospeso aspettando che io gli dica il mio nome

"Julia"

"Ecco, vedi Julia, i tuoi amici hanno fatto dei gran bei casini alla nostra postazione e alcuni dei nostri uomini ne hanno risentito" mentre parliamo, Lori, Hershell e Chris (che devono aver sentito il trambusto) compaiono dalla porta di legno dell'entrata e ci fissano in silenzio

Morti viventi||Daryl dixonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora