Capitolo 9

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La mattina seguente mi svegliai verso le 09:13. Dopo un paio di minuti il mio cervello si attivò e ricordai dell'incubo. Notai che vicino a me però non c'era nessuno. Pensai che forse si era già alzato, ma quando mi alzai e andai nel soggiorno non c'era né di lui, né di Albe. Allora andai in cucina trovando Ste.

"Buongiorno" dissi con la voce ancora impastata dal sonno.

"Giorno bella addormentata." disse sorridendo. A quel nomignolo gli lanciai un occhiataccia.

"Dov'è Alberico?" dissi sedendomi a tavolo per fare colazione.

"Ieri alla fine è tornato in albergo. Aveva un evento stamattina. Se vuoi dopo ci andiamo."

"Okay però mi devi portare a casa così mi cambio."

"Va bene."

Dopo dieci minuti finii di fare colazione, si lo so sono lenta, presi la mia roba ed uscimmo di casa. Dopo una quindicina di minuti arrivammo a casa mia. Salutai mia mamma e andai in camera presi i vestiti per poi andare in bagno e lavarmi. Mi misi un pantaloncino a vita alta di jeans una maglia bianca con la scritta vans in nero e come scarpe le superstar. Mi truccai giusto un po e mi feci una coda alta. Presi una giacca di jeans e uno zainetto dove misi tutto il necessario e scesi dove non trovai mia mamma. Poco dopo trovai un bigliettino scritto da lei dove diceva che era uscita.

Dopo tre quarti d'ora arrivammo nel centro commerciale dove si teneva l'evento. Appena arrivammo nel backstage mi buttai su una poltrona e incomincia a parlare con Ste. Dopo un'oretta l'evento finì ma non ci spostammo dal dietro palco per sicurezza visto c'erano un sacco di persona. Iniziammo a parlare anche con Albe.

"Vic vieni che ti presento dei miei amici." disse Albe alzandosi.

"Certo arrivo."

"Vic loro sono Marco Leonardi, Marco del Torchio e Michele Daddiego."

"Piacere." dissero un coro.

"Piacere Victoria ma potete chiamarmi Vic." dissi sorridendo.

"Che ne dite di andare a mangiare!?" disse Stefano.

"Possibile che pensi solo a mangiare."

"Ehi non è vero!"

"Si come no." dissi ridendo.

Andammo a mangiare il sushi per accontentare quel bambino di Stefano. È la terza volta in questa settimana, non ce la faccio più. Dopo mangiato decidemmo di andare allo skatepark. Arrivati lì Marco Leonardi mi diede delle lezioni skate.

"Okay Vic adesso provi da sola."

"Cosa!? Ma sei fuori!"

"Tranquilla ti starò vicino così se cadi ti prendo." annuì.

Salii sullo skate e mi spinsi con il piede tutto sembrò andare bene quando persi l'equilibrio e caddi sopra Marco. Le nostre facce erano a due centimetri di stanza e quando me ne resi conto mi alzai e diventai tutta rossa e chiedendogli scusa con un tono troppo basso che dubito mi abbia sentito.

"Tranquilla non mi sono fatto niente, tu invece, ti sei fatta male?" okay forse mi ha sentito.

"Sto bene."

Siamo stati lì un'altra ora poi mi hanno accompagnata a casa per poi salutarmi e andarsene.

~Spazio autrice~

Ecco a voi il decimo capitolo spero vi piaccia. Spero vi piaccia. Se volete che continui la storia o darmi qualche consiglio scrivete nei commenti e lasciate una stellina. Comunque vi ringrazio davvero siamo arrivati a 125 visualizzazioni sembra poco ma per me è davvero importante. Volevo informarvi che Victoria non avrà più diciotto anni ma sedici.

-Chiara



























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