Who should I choose? ~Harry&Niall~

Partenze

Harry

Forse avrei dovuto capirlo.

Forse avrei dovuto prevederlo.

Sarei dovuto andarmene, cazzo.

Sapevo che ci sarei cascato, che non era la soluzione giusta, che sarei finito per smerdarmi, lo sapevo, lo so dalla prima volta che l'ho vista, seduta da sola in fondo all'aula a leggere uno dei suoi libri preferiti.

Lo sapevo quando è uscita con noi la prima volta, era cosi spaventata e timida che credevo si sarebbe rannicchiata sotto al tavolo del locale.

Era cosi bella cazzo. Aveva le guance arrossate dall'imbarazzo e gli occhi color miele cosi terrorizzati e io avrei solo voluto baciarla.

E lo volevo anche il giorno dopo.

E il giorno dopo ancora.

E ieri.

E oggi.

L'ho voluto per ogni secondo della mia miserabile vita in questi anni, ogni volta che la guardavo non volevo altro.

Ma chi sono io, per avere accanto una come lei?

Si merita di meglio, si merita un uomo che sappia darle tutto ciò che vuole.

E anche se per un attimo c'ho creduto per davvero, so con certezza che lei non potrà mai amarmi.

Lizbeth

"Dov'è? Niall, dov'è Harry?"

"Non c'è Liz, non c'è nemmeno di sopra"

Le stanze sono vuote, la porta d'ingresso era aperta e le cose di Harry non ci sono più. O almeno, in parte, è sparito mezzo guardaroba, i suoi libri preferiti, li ricordo tutti, la borsa da viaggio che teneva sotto il letto e persino il suo spazzolino non c'è più.

Mi sale il panico e il respiro si fa sempre più veloce.

"Dov'è?" ripeto come un automa a Niall  mentre continuo a girare alzando e spostando tutto quello che trovo.

Lui ha il telefono all'orecchio "Si okay, certo, grazie" riaggancia e mi guarda preoccupato.

"I suoi non sanno dove sia, non lo sentono da quando è venuto a stare da te"

"Beh chiamalo!" ormai sono impazzita del tutto.

"L'ho già fatto Liz, è staccato, e non ho idea di dove possa essere, ho chiamato anche Gemma ma è in Italia per lavoro e nemmeno lei l'ha sentito" rimette il telefono nella tasca del jeans e viene verso di me, allarga le braccia per stringermi a lui ma io lo scanso.

"No! Non può essersene andato, non può averlo fatto cosi, gli ho detto che lo amo, cazzo!" prendo dei libri posati sul comodino e li lancio addosso al muro, tolgo le coperte dal letto, lancio il cuscino, tutto quello che trovo.

"Non puoi farmi questo brutto stronzo!"

Niall si avvicina e mi stringe tra le sue braccia. Piango talmente tanto che non ricordo più nemmeno dove mi trovo alla fine.

Non posso crederci.

Se n'è andato.

Harry se n'è andato.