Harry

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Tennessee Whiskey
George Jones 🎶

Passo un paio di giorni senza vedere i ragazzi, Niall è occupato con le lezioni di chitarra e Harry è sparito. Dopo i messaggi che ci siamo scambiati la sera in cui sono uscita con Niall non mi ha più scritto ne chiamato. I miei genitori tornano domani e quindi il mio ultimo giorno di solitudine lo passo in totale relax nel mio giardino, sotto il grande albero a leggere. E va tutto bene, davvero tutto bene.

Finché non riesco più ad ignorare la vocina nella mia testa che mi ripete che qualcosa non va, che Harry non è mai sparito cosi dal nulla. Niall dice che probabilmente è occupato con la riunione della sua famiglia che si sta tenendo a casa sua durante questa settimana, ma io lo trovo strano comunque.

Quella sera dopo cena, cedo alla mia dannata vocina interiore, infilo un paio di leggins color puffo, una canotta nera di pizzo e le mie fedelissime converse nere.

Prendo la macchina, la tenuta degli Styles è appena fuori città, so che le riunioni di famiglia, quelle con tutti i parenti le fanno li e non nella casa vicino alla mia, il sole è già tramontato e la sera è calda e afosa.

Non mi sono nemmeno truccata e sono vestita veramente come una persona stramba.. ci credo che a scuola tutti mi stavano lontano, chi porta i leggins color puffo?

Quando arrivo davanti alla grande villa, dopo un'ora circa, vedo le luci del salone accese, dev'essere in corso una cena. Dannazione. Io e il mio tempismo maledetto.

Prendo il telefono e compongo il numero di Harry, se si decide a rispondermi magari gli chiede di uscire. Ma la voce che mi risponde è quella della segreteria.

Che cazzo Harry.

Prendo coraggio e busso alla grande porta d'ingresso, mi apre una donna minuta vestita di chiffon rosa, troppo rosa per i miei occhi.

"Lizbeth tesoro!" è Jillian, la madre di Harry.

"Salve signora Styles, sto cercando Harry, sa per caso dov'è?"

"Oh si tesoro, è di sopra, si è impuntato e non vuole scendere, è un tale testardo, come suo padre!" emette un verso che sembra un risolino e si sposta per farmi entrare.

"Vai pure di sopra, sai dov'è la sua stanza?"

"Certo" mento, non sono mai stata qui ma non voglio che mi segua, a costo di aprire tutte le porte del piano superiore lo troverò da sola.

Salgo le scale lasciandomi la confusione e il vociare provenienti dal salotto alle spalle, Ma in quanti sono li dentro? Ci credo che Harry non sopporta queste cene. Io impazzirei.

Salgo le scale ricoperte di moquette marrone, ci sono vasi, quadri, soprammobili ovunque, tutto è pulito e lucente, casa mia non è cosi nemmeno a Natale. Quando arrivo al piano superiore c'è un lungo corridoio e, non scherzo, qui ci saranno almeno dieci stanze.

Come cazzo lo trovo?!

Sbuffo dall'irritazione, e dato che c'è totale silenzio, mi metto in ascolto.

Magari lo sento parlare al telefono, magari sta lanciando ciabatte contro il muro.

E ad un certo punto sento una voce, una melodia accompagnata da una chitarra.

Harry.

È la sua voce, la riconoscerei in mezzo a mille. Mi avvicino alla stanza da dove esce la melodia e ascolto.


"You're as smooth as Tennessee whiskey

You're as sweet as strawberry wine..."


Who should I choose? ~Harry&Niall~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora