•Prologo•

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Niente è cambiato, tutto è come mi ricordavo: i corridoi troppo pieni, le risate troppo false e le persone troppo stronze.

Andarmene non era stato difficile, era stata una cosa rapida e indolore. Avevo semplicemente preso una valigia, riempita delle cose più importanti ed ero uscita da quella vita schifosa per entrare in una altrettanto dura e faticosa ma che mi aveva portato a essere quella che sono: una persona forte e sicura di sé. L'esatto contrario di quella ragazzina debole esposta alle continue minacce e insulti dei ragazzi più grandi e persino coetanei. "La balena" andava evitata, mai stare con la balena.

Quando me ne sono andata sono entrata in accademia militare, lì non mi hanno giudicata, si sono limitati a rafforzarmi.

E ora con trenta chili meno lasciati alle spalle devo tornare. E questa sì che è una cosa difficile.

Ma dagli sguardi degli altri studenti credo che non mi abbiano riconosciuta, forse pensano che sono una qualunque cittadina di Galveston o semplicemente una nuova arrivata in città.

Uno sguardo brucia sulla mia pelle: quello di Dylan Blaik, è stato il mio peggior incubo, era sempre  in prima linea quando si formavano le cerchie di insulti. I suoi occhi verdi, i capelli castano chiaro e la sua voce profonda non mi sono mancati per niente. Però non mi hanno mai lasciata erano sempre presenti nei miei incubi che vivevo ogni notte.

Ho i brividi quando gli passo accanto e il cuore perde di un battito quando sento la sua voce.

-Ehi bellezza, sei nuova?- deduco che stia parlando con me perché tutte le ragazze del corridoi mi fulminano con lo sguardo.

Mi volto lentamente e quando i suoi occhi incontrano i miei non posso far altro che farmi scappare una risata derisoria. la mia indifferenza nei suoi confronti pare innervosirlo e anche se vorrei farlo sentire come lui ha fatto sentire me per anni mi costringo ad andare via.

Questo sarà un anno interessante.

I need your loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora