Messaggi

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Nota: salve! Come promesso da qui inizieranno tutti i capitoli prettamente Malec, spero di non deludervi! Piccolo avvertimento, questo capitolo è composto principalmente da messaggi telefonici e per distinguerli, ho utilizzato il simbolo "#" e li ho scritti in corsivo, spero si capisca, buona lettura!

Alec si risvegliò nel letto, aveva dormito bene, benissimo poteva dire, ma il suo primo pensiero non andò a Jace, come gli succedeva ormai tutte le mattine, ma ad un certo viso dalle espressioni feline, e si ritrovò ad arrossire per questo. Non si erano detti praticamente nulla, eppure lo Stregone voleva rivederlo e il solo pensiero, gli fece percorrere la schiena da un brivido.
Senza nemmeno accorgersene, si ritrovò col telefono in mano e il suo numero digitato, pronto per mandargli un messaggio, sgranò gli occhi fissando il telefono, no, no, non poteva scrivergli di prima mattina sarebbe sembrato uno stalker... o peggio, un cretino. E poi... lui aveva l'agenda impegnata, non poteva perder tempo a rispondere ad uno Shadowhunter. Si prese la testa fra le mani, che doveva fare?
#buongiorno, sono Alec, non so se ti ricordi di me...
Inviato. Un secondo dopo averlo fatto sgranò gli occhi e diede delle testate al cuscino, mettendosi a pancia in sotto, perché era cosi stupido?

Proprio in quel momento, Magnus stava dando da mangiare al gatto, sentì il telefono vibrare e lo prese. Si appoggiò con il bacino contro il tavolo e lesse il messaggio sorridendo leggermente.
#Se sei quel meraviglioso ragazzo dagli occhi blu, certo che si 😘

Alec alzò di scatto la testa sentendo il telefono vibrare, era convinto non gli avrebbe risposto, o almeno non subito. Prese il telefono con mano incerta, per la paura della possibile risposta dello Stregone, ma quando lesse, sgranò nuovamente gli occhi e arrossì, lui non si vedeva così "meraviglioso".
#credo di essere lui, almeno credo.
Come stai?
Si morse il labbro inferiore mentre scriveva e inviò.

Alla risposta del ragazzo, Magnus si sedette direttamente sul tavolo.
#io sto bene. E tu?

#tutto bene, ho detto al mio Parabatai di essere gay. L'ha presa bene.
Rispose allora il Nephilim, non sapeva perché glie lo aveva scritto, non aveva senso, almeno apparentemente, di dirlo a lui eppure... aveva voluto dirglielo, renderlo partecipe del proprio sollievo.

Magnus corrugò la fronte alla notizia.
#come faceva a non saperlo? Non vorrei essere diretto, ma era abbastanza evidente che tu lo fossi...

Lo Shadowhunter avvampò leggendo la sua risposta e si morse il labbro inferiore.
#in realtà... mi ha detto che lo aveva capito, sono io che... avevo paura a dirlo
"Ma per 'colpa' tua glie l'ho detto" si ritrovò a pensare arrossendo, beh non era propriamente una colpa...

Lo Stregone si morse un labbro per poi leccarselo cercando un'altra posizione, si sdraiò pancia in giù sul tavolo e con le gambe piegate all'indietro rispose
#beh. A quanto pare hai ben capito che non c'è nessunissima paura nell'ammettere ciò che si è

Alec continuò a torturarsi il labbro.
#si... mi fa sentire... più libero l'averlo detto... solo che... non lo avrei mai ammesso, se non avessi conosciuto te.
Per Raziel aveva inviato, si era scavato la fossa da solo, si buttò il cuscino sulla faccia, visto che aveva cambiato posizione mettendosi a pancia all'insù.

Per Raziel aveva inviato, si era scavato la fossa da solo, si buttò il cuscino sulla faccia, visto che aveva cambiato posizione mettendosi a pancia all'insù

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Il nascosto fece dondolare lentamente le gambe mentre leggeva il messaggio.
-Sai, Presidente... forse è il momento di avere qualcun altro in questa casa oltre a te e me. Cominci ad annoiarmi- lo guardò mentre mangiava tranquillamente i croccantini -sei noioso. Lo sapevo.-
#lieto di essere stato la chiave per poterti sbloccare

Lo Shadowhunter tolse lentamente il cuscino dal viso scoprendo solo gli occhi per leggere la risposta, e un sospiro tremante uscì dalle sue labbra.
#quindi... ci vedremo ancora?

Magnus alzò le sopracciglia piacevolmente sorpreso.
#sempre che tu voglia vedermi

#beh, ovvio che io voglia farlo, altrimenti non te lo dicevo
Alec incespicò con le dita scrivendo il messaggio e si ritrovò a dover cancellare le parole tre, quattro volte prima di poter inviare.

#allora non sono l'unico che vuole vederti 😏. E in che modo...
Lo Stregone guardò il messaggio prima di inviarlo, rimanendo a fissare la faccina e poi cancellarlo.
-Bene, Presidente. Lui è timido. Non posso mandargli delle faccine perverse.- inspirò a fondo prima di riscrivere.
#allora, Alexander, ci possiamo rivedere. Quando vuoi

#oggi?
Troppo tardi, il ragazzo aveva già inviato la risposta, doveva pensare di più prima di inviare i messaggi, era ovvio che 'oggi' non ci sarebbe stato, era il sommo Stregone di Brooklyn, e uno degli uomini più sexy... o meglio, l'uomo più sexy che avesse mai visto, arrossì terribilmente a quel pensiero, era ovvio che avesse l'agenda piena.

L'uomo glitterato fece comparire la propria agenda, la trovò piena di impegni, ma cancellò tutto con uno sfarfallio delle dita, sorridendo divertito.
-era solo la spesa, una tizia che mi sta sulle balle...- disse come giustificandosi, rivolto al gatto.
#è il tuo giorno fortunato, piccolo Cacciatore.

Il Nephilim sgranò gli occhi alla risposta #d...davvero?
Stava per scrivere, ma si bloccò e cancellò per l'Angelo Alec, mostrati sicuro almeno sui messaggi'.
#oh ne sono felice, dove ci incontriamo?
Il cuore gli batteva all'impazzata nel petto.

Il Nascosto corrugò la fronte, sembrava molto tirato. Non spontaneo.
#Tu hai detto che non dovremmo andare in posti frequentanti da Nephilim, non so quanto ti possa interessare dei Nascosti, ma... vieni qui. Poi inventiamo,ti va?

Sarebbe andato a casa sua? Beh... ci era già stato e non era successo nulla, quindi non aveva di che preoccuparsi, fece un sospiro.
#si, va bene, a che ora vengo?

#direi che devo solo fare una doccia a meno che tu non debba...
Si fermò e cancellò tutto sospirando, ricordandosi che il ragazzo era molto timido.
#direi che puoi venire quando vuoi

#allora tra un quarto d'ora sono da te
digitò velocemente il Cacciatore, stupendosi da solo, ma non vedeva l'ora di andare da lui e arrossì di conseguenza, maledicendosi mentalmente.

Magnus scosse il capo e si guardò -Dai, seriamente?- si alzò dal tavolo e andò a vestirsi.

Alec corse in bagno e si fece una doccia veloce, con il suo set bagnoschiuma e shampoo al sandalo. Uscì dalla doccia e aprì l'armadio, tutti i suoi vestiti erano vecchi e logori, non aveva nulla di carino da mettersi. Perché doveva mettersi qualcosa di carino? Scosse velocemente il capo, ma prese comunque una camicia blu scuro e dei jeans neri stretti, mai messi. Se li infilò velocemente e andò da Jace per avvertirlo che usciva.
-Si che c'è?- gli chiese il biondo guardandolo dal letto, su cui stava ancora per riprendere le forze.
-Io... ecco... esco, tu riposa, okay? Hai bisogno di un iratze?- disse Alec restando sulla porta.
-No grazie, tutto bene, entra un attimo-
Il ragazzo fece come richiesto ed entrò avvicinandoglisi -dimmi...-
Jace sorrise vedendolo vestito così e lo fece chinare, piegandogli meglio il colletto della camicia.
-Non tornare troppo tardi, rubacuori.- gli ammiccò allora con un sorriso.
Alec arrossí alle sue parole, non pensava minimamente di essere un 'rubacuori' ma annuì.
-Divertiti- disse allora il biondo sdraiandosi di nuovo e chiudendo gli occhi con un sorriso.
-Lo farò...- annuì il moro e gli fece un cenno di saluto, per poi sparire velocemente giù per le scale dell'istituto, afferrò il proprio giacchetto ed uscì fuori, fermò un taxi e alla domanda del tassista rispose -Brooklyn- con un sorriso che non accennava a sparire.

<<Sei Così Adorabile Quando Arrossisci>>Where stories live. Discover now