[10]

158 11 8
                                    

Passai la mezz'ora successiva nascosta in bagno a piangere. Giada e Martina si erano tranquillamente accorte che ero innamorata di Alessandro, e adesso tutti mi odiano.

Ripresi tutte le forze che mi restavano e andai in segreteria a dire che mi sentivo la febbre e sarei andata a casa, la punizione Diana ha deciso di rimandarla alla prossima settimana perché c'erano delle partite importanti per la scuola e sarebbero venute altre squadre, così c'era il doppio da pulire. L'unica cosa positiva in tutto questo è che eravamo in due, e quindi non mi sarei annoiata -a fare il lavoro per cui le bidelle vengono pagate- da sola.

Appena arrivai a casa decisi di ricominciare. Di nuovo. L'ultima volta che sono stata con un ragazzo era mio cugino ed ero innamorata persa, ma adesso non posso fare altro che odiarlo!

Presi l'agenda che avevo usato con Francesco in passato, era una specie di diari dove ho scritto i vari metodi e risultati fatti. Nell'ultimo il risultato è stato positivo.

Andai nell'armadio e presi una borsa, in quella c'erano tutte le cose che avevo usato in quel periodo.

Quell'estate ero conosciuta come la "cattiva ragazza"-"bad girl"- a cui ogni mamma raccomandava ai figli di non avvicinarsi.

La aprii. Iniziai a mettere sul letto il mio nuovo stile:

due leggings di pelle neri,

delle canottiere aderenti nere con varie scritte bianche,

due smalti neri;

un eyeliner, una matita per gli occhi e un ombretto nero

un rossetto rosso fuoco, ed uno fuxia acceso;

dei jeans aderenti neri strappati ovunque;

una giacca in pelle nera;

una giacca di jeans nera, ecc..

Misi tutto appeso nell'armadio. A quei tempi avevo capito che per essere cattiva prima di ogni cosa dovevi sembrarlo,perché diciamolo, quelle cattive che si vestono di rosa vengono solo chiamate troie!

Avevo imparato a guardare le persone con gli occhi che sembravano due fessure, a camminare a passo deciso senza voltarmi indietro e a farmi valere. Purtroppo tutto questo successe in estatee tornando a scuola decisi di ritornare la vecchia me, e non è stata una bella idea.

Mi misi sotto le coperte, mi bruciavano gli occhi e avevo troppo sonno, dopo venti minuti mi addormentai sognando due occhi marroni, e dentro essi c'era solo odio e vendetta.



Il mattino mi alzai alle 5.30, giusto per sistemare ogni cosa. Mi feci una doccia, cercando di calmarmi; ieri sono scappata da scuola e oggi tutti rideranno, a meno che io non li faccia piangere.

Dopo mezz'ora mi decisi ad uscire dalla doccia, mi asciugai i capelli con cura e ci passai la piastra finché non diventarono lisci. Andai in camera mia davanti allo specchio e iniziai a truccarmi: feci una linea sottile di eyeliner nero, un ombretto grigio per far risaltare gli occhi e il rossetto rosso.

Decisi di mettere i leggings di pelle nera con una canottiere con la scritta "I'm not princess", era in assoluto la mia preferita e metteva in risalto tutte le mie forme alla perfezione.

Optai per la giacca di pelle come i leggings e come scarpe gli anfibi.

Ero pronta, mi guardai allo specchio e mi accorsi che mancava ancora qualcosa, così andai a prendere il piccolo contenitore sulla scrivania, e mi misi le mie vecchie lenti a contatto. In teoria non mi servivano perché ci vedevo benissimo, la loro unica funzione era quella di cambiare colore agli occhi, da azzurri come il mare a nero scurissimo.

Ti amo stronzo♡ (sospesa) Where stories live. Discover now