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Oggi è l'ultimo giorno delle vacanze di natale, domani inizia di nuovo la scuola; il natale posso dire di averlo passato in modo diverso rispetto a quelli degli anni scorsi, i miei genitori mi hanno regalato un nuovo cellulare e mia sorella una felpa e dei jeans, io per loro non avevo niente visto che non me li aspettavo tutti questi regali.

"uffa però, domani ricomincia di già la scuola... sembrano iniziate ieri le vacanze" dissi io a Giada.

Da quel giorno io e lei siamo diventate molto amiche, praticamente siamo tutto il giorno insieme.

"Sai, magari ti mettono nella mia classe" Ho scoperto che andremo nella stessa scuola, ed avendo la stessa età senza mai esser state bocciate entrambe, c'è una piccola possibilità di stare con lei.

Anche se nemmeno io sono convinta di esser felice di questo fatto; dopo quello che successo con Stella, è meglio non pensare cose assurde.

"Ci sono sole tre sezioni e nella nostra se ne sono andate molte persone per diverse cause, quindi siamo in pochi e probabilmente sei dei nostri" continua Giada  bevendo un sorso dal suo estathé al limone.

"E perché molti se né sono andati?"chiesi essendo molto curiosa, ma al contempo spaventata dalla sua risposa che non penso sia così piacevole.

"Ci sono i tre delinquenti del paese,sono odiosi, bisogna starci sempre lontani e non contraddirli mai se tieni alla tua salute. E poi c'è Martina, quella dell'altra volta alla gelateria, e per lei vale la stessa cosa, è più tempo nascostada qualche parte che in classe, e in più ci sono anche tutte le sue amichette, sono delle oche quando parlano e...anche quando stanno zitte." Disse lei guardando il pavimento, sembra una classe che se non tiri fuori il carattere, o non ti allei con qualcuno non ne esci vivo, una guerra.

Cercai velocemente di dire qualcosa per non fargli uscire le lacrime che a Giada minacciano di uscire "Allora mi stai augurando di morire, che cattiva!" e mi girai facendo la finta offesa e bevendo un sorso dal mio estathé alla pesca, e il mio obbiettivo riuscii perfettamente, Giada rideva.

"Dai almeno non sarò più sola."Disse ridendo, ma io non mi girai ed il mio sorriso di prima svanì.

"Sara, guarda che stavo scherzando"sembrava dispiaciuta che avessi smesso di ridere, e le lacrime tornarono.

"Si si lo so, non è colpa tua . Ma cosa stanno facendo quelli Giada?" dissi senza togliere lo sguardoda loro, anche se sapevo benissimo cosa stavano facendo, erano tre ragazzi che stavano minacciando uno visibilmente più piccolo di loro.

"Loro sono i tre delinquenti del paese, quelli in classe con me. Matteo è quello che stanno picchiando, anche lui è della classe, quello che adesso gli ha tirato un pugno è Filippo, il capo, quello biondo dietro che grida è Daniel e l'altro è Alessandro." dice con calma, dalla voce si capisce che ha paura, probabilmente penso che abbiano fatto qualcosa anche a lei, visto il così tanto timore nei loro confronti.

Ma al contrario di quel che penserà sicuramente adesso Giada, cioè scappare via, io resto ferma,tranquilla a guardarli: sembrano tre stronzi ma infondo non penso che siano cattivi, Daniel ha gli occhi pieni di odio verso quello che stanno picchiando, Filippo sembra che fa tutto questo casino per difendere l'amico, se è così vuol dire che in qualche modo un cuore anche lui c'è l'ha; ma lo sguardo mi si blocca su di lui,Alessandro, dal momento in cui ho posato lo sguardo su di lui non sono più riuscita a distoglierlo, sembra perfetto, non è il tipico principe azzurro, su questo non c'è dubbio, però è come se avesse qualcosa di diverso dagli altri, lui non sta facendo assolutamente niente contro Matteo, lui lo sta solo guardando dalla parte opposta del vicolo, con gli occhi fissi sulla scena.

Senza distogliere lo sguardo da Alessandro chiedo a Giada: "Perché lo stanno picchiando? cos'ha fatto di così grave?"

Ma Giada non si decide a parlare, così dico un po' più forte di prima "Giada!"

"Matteo voleva far capire a loro che non li temeva per una scommessa con i compagni dell'altra sezione,così è andato in giro a dire che la sorella di Daniel è incinta, e ora ne sta pagando le conseguenze."

Sembra che il tempo si sia fermato,nessuno di loro si accorge di noi ed io non riesco a smettere diguardarlo, anche se non sono l'unica perché anche Giada ha gli occhi fissi su di loro, anche se non riesco a capire chi per il momento.Tutto si interrompe quando Alessandro capisce (finalmente) il mio sguardo fisso su di lui. In un attimo Giada mi prende per il polso e mi trascina correndo lontano da loro, facendomi cadere l'estathè ancora mezzo pieno dalla mia mano.

Quando finalmente Giada si ferma grido"Giada ma che cazzo fai...mi è caduto l'estathè!"

"Dopo tutto quello che ti ho detto,riesci ancora a pensare del tuo estathè?"

"Era ancora pieno" continuiamo a gridare e alcune persone si girano, ma io non do peso al fatto, non me ne frega niente in questo momento.

"E' tutta colpa tua, hai fissato Alessandro per tutto il tempo!"

"Mi sembra che non ero l'unica a fissarli per tutto il tempo, tu sicuramente non stavi guardando da un'altra parte!"

Giada dopo questo abbassa la testa e guarda l'asfalto rotto sotto le sue scarpe.

"Giada scusa, io non volevo gridare ma..." mi interrompe in mezzo al mio discorso

"Non è colpa tua tranquilla è che io..."

"Cosa ti hanno fatto, dimmelo per favore" dissi in tono molto più dolce rispetto a prima.

Dop un pò si alza la manica della giacca e mi fa vedere una cicatrice sul braccio; rimango a bocca aperta per qualche secondo prima di collegare le informazioni, quella cicatrice sarà stata almeno venti centimetri.

"Io e Daniel siamo stati insieme per tre mesi, lui mi continuava a ripetere di amarmi, e me lo dimostrava anche, ed io mi innamorai di lui allo stesso modo. Però non sopportavo i suoi atteggiamenti quando picchiava tutti anche senza un valido motivo, così l'ho lascito e il giorno dopo, 4 mesi fa, arrivo Filippo sotto casa mia, mi trascino in un vicolo e incomincio a picchiarmi. Ne ho anche altre cicatrici, questa è solo una delle tante."

Rimasi senza parole, non ero in grado di intendere e di volere in quell'istante, Giada incominciò a piangere così l'abbracciai e restammo così per circa 5 minuti,mentre tutti ci guardavano, di nuovo.

Mi ero sbagliata prima quando dicevo che Filippo forse aveva un cuore, lui non ne ha avuto e probabilmente non lo avrà mai per aver fatto una cosa simile a Giada.

Poi lei si stacco e in silenzio tornammo a casa. Se solo perché quello ha detto che la sorella era incinta lo stavano quasi ammazzando, io cosa avrei dovuto fare a Pisa, gli avrei dovuto lanciare una bomba in testa...

Una volta arrivata a casa salutai Giada con un abbraccio, ed entrai, mangiai in silenzio e una volta finito mi chiusi in camera mia, Alessandro non è mai uscito dalla mia testa dall'istante  in cui lo vidi per la prima ed unica volta.

L'indomani sarebbe iniziata la scuola,in un certo senso preferirei rimanere fuori da tutto questo ed esserein un altra classe, però una parte di me vuole essere in quella classe e cerco di convincere me stessa che sia per Giada, anche se la realtà la so, ma preferisco non ammetterla.

Qualsiasi cosa sia, io non devo innamorarmi, non posso permettermelo un altra volta.

Ti amo stronzo♡ (sospesa) Where stories live. Discover now