Notre Rêve.

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Il nuovo anno era entrato da un po'.
Fin a quel momento non sembrava procedere così male: la loro meravigliosa vita in famiglia procedeva a gonfie vele e tutti erano felici.
La neve non smetteva mai di cadere ed incorniciava tutti i giorni del tenero quadretto famgliare.
Ma in una tenuta in Inghilterra non era lo stesso. Lady Isabell stava sempre più male.
Il suo umore era sempre "sotto le scarpe" ed era davvero molto nervosa; le mani le tremavano in continuazione facendo sì che le scivolassero le cose al suolo frantumandosi in mille pezzi; andava spesso a vomitare perché lo stomaco non reggeva e così anche le sue braccia: sempre rigate dalle sue stesse unghie affilate che le perforavano la carne nel sonno.
Al mattino si svegliava con il letto macchiato di sangue e le braccia perfettamente ferite come da coltelli.
E ovviamente, per ciliegina sulla torta, non mangiava quasi più e sveniva spesso.
Sognava di poter scappare via, lontano da tutto. Che il suo destino non era quello, ma un altro. Via da quel Paese, lontano da tutto ciò che conosce e da Fersen.
Lui che, ormai, era diventato il punto fisso dei suoi pensieri e dei suoi più oscuri incubi.
Era stata troppo segnata, come se le avessero fatto un marchio col ferro rovente. Ecco, lui era stato questo.
Anche quel giorno, al posto di Oscar e della sua famiglia che sorseggiava cioccolata calda, era sul letto con una camicia bianca maschile a pensare.

Fersen.
Perché tutto questo? Io me lo merito? Ho fatto qualcosa di sbagliato per avere questo terribile destino?
Non voglio sposarlo, o quanto meno dopo quello che mi ha fatto. Mi sento distrutta, lacerata dentro, una di quelle farfalle a cui si toglie quella polvere e ne rimane solo la bellezza delle ali che non potranno mai più spiccare il volo.
Lo so, è un bell'uomo, non posso negarlo e forse se le cose fossero andate diversamente non mi sarei comportata così... ma purtroppo è la verità. Tutto va male.
E anche se tutto potrebbe passare... chi toglierebbe il fatto che lui non potrebbe mai amarmi?
Ho paura. Paura di diventare cattiva, non voglio, non voglio creare guai e dolore.
Ma a volte il destino è beffardo.

Sentì qualcuno bussare per poi udire la voce di Roxanne:《 L'hanno convocato. 》
Era il momento di morire.

***

Un servo arrivò con passo spedito fino al conte Hans consegnandogli una lettera: l'aprì e ne lesse il contenuto.
Era dei suoi genitori: era il momento di conoscere di persona la sua "fidanzata" e dire "addio" alla sua amata regina.

Bussò alla porta di Maria Antonietta e cercò di chiamarla senza avere neanche una risposta.
Dall'altro lato una donna piangeva asciugandosi le lacrime con un fazzoletto di seta.
Lei voleva che lui se ne andasse, che se ne andasse per sempre. Doveva finire tutto.
Ma tutto torna, e le sarebbe arrivata la piaga nel petto.

***
Esperanza non ne poteva più era tutto così uguale a tutti gli altri giorni che sarebbe voluta soffocare.
I giorni erano tutti gli stessi, tremendamente gli stessi.
Cominciò a muovere velocemente le gambe avanti e indietro facendo avvolte alzare la gonna del vestito color castagna mentre sbuffava sonoramente. Da dietro le mise le mani sulle spalle Alain:
《 Qualcosa non va, Esperanza? 》
Lei mise una mano sulla sua:《 Tutti i giorni sembrano uguali, non accade niente e siamo rinchiusi in questa casa a fare sempre le stesse cose! Ne ho parlato anche con Oscar ieri, mi ha risposto la stessa cosa! 》
Lui fece una smorfia divertita:《 Oh beh, sai che le cose migliori avvengono quando meno te lo aspetti? 》
Lei si voltò verso di lui: 《 Cosa vorresti dire? 》
Alain si allontanò:《 Niente niente, tranquilla. 》
Ma prima di andarsene, Esperanza, lo fermò:《 Amore, almeno potresti farmi fare una passeggiata fuori? 》
Lui si sembrò intenerirsi e si mise in ginocchio mentre le accarezzava il volto:《 È meglio di no, Esperanza. 》
Lei abbassò lo sguardo:《 Sei preoccupato per il fatto che io sia incinta..? 》
Alain le fece alzare lo sguardo prendendole il mento fra le dita:《 No.- disse sorridendo- Ma per il semplice fatto è che sarei io quello a badare a due bambini. 》e scoppiò a ridere.
Lo sguardo di Esperanza si fece terribilmente arrabbiato e gli lasciò un brutto segno "a fuoco" sulla guancia.

Lady Oscar- Sarai per me il mio amore unico.Where stories live. Discover now