Non eri calcolato.

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Passò un mese e la vita nella casa di Arras procedeva "tranquillamente".
Oscar ed Esperanza erano spesso soggette a sbalzi d'umore e a colate di vomito o abbuffamenti sul cibo.
Nanny e Margueritte erano molto attente a loro, a come e cosa dovevano mangiare e le preparavano al futuro.
Andrè e Alain erano disperati, sempre in balia di qualche vaso o piatto "volante".
Augustin, dal canto suo, cercava di rassicurare i due poveri ragazzi che presto sarebbero diventati genitori.
In quel mese erano venuti a trovarli anche Rosalie e Bernard, felici e incantati da quei dolci gonfiori.

Ƹ̴Ӂ̴Ʒ

Era una tranquilla giornata di dicembre quella; Augustin stava fumando la sua pipa nel salone col caminetto acceso.
Indossava una giacca rossa sopra una camicia bianca e se ne stava seduto là, su quella poltrona a fumarsi la sua pipa dove il suo odore si mescolava a quello dei biscotti appena sfornati di Nanny.
Augustin contemplava il paesaggio bianco che si estendeva fuori dalla finestra piena di brina; rimuginava su tutto ciò che era stato, facendo un confronto con il presente: decisamente, il presente, era molto meglio.
Augustin respirava profondamente: l'aria era impregnata di biscotti, arance e amore ... che fragranza di casa!
<< Buon giorno ... >> dietro di lui si fece strada una voce ancora impastata dal sonno: era Oscar, stava scendendo le scale.
Augustin si voltò sorridente verso la figlia tanto amata:<< Buon giorno Oscar. >>
Si fermò un secondo a guardarla: aveva una lunga vestaglia bianca che le arrivava quasi ai piedi nudi e si poteva vedere il ventre gonfio, i capelli dorati erano spettinati, tutti fuori posto.
Era bellissima.
<< Oscar, aspettami! >> Andrè arrivò veloce dietro di lei.
<< Mi potresti anche aspettare! >>
Andrè era preoccupato,si era vestito il più veloce possibile per starle accanto: i capelli bruni erano spettinati, la camicia era fuori dai pantaloni e in mano teneva uno dei due stivali neri.
<< Insomma Andrè, mi fai sentire come se avessi chissà quale problema! Sto benissimo, aspetto semplicemente un bambino! >>
Oscar si stava scaldando, non ne poteva più di tutte quelle attenzioni.
<< Appunto! Se inciampi, per lo meno, ci sono io a tenerti! >>
Ad Augustin venne da ridere: finalmente si sentiva veramente felice.
<< Oh insomma! Con voi non si può proprio dormire! >>
Alain si era svegliato insieme ad Esperanza che gli teneva la mano, sembrava una bambina.
Ma, a quanto pare, i due non davano retta a nessuno: rimanevano lì, sulle scale, a litigare.
A quel punto uscì dalla cucina Nanny:<< Insomma! Sembra che siate tornati dei bambini! >>
Nanny ritornò in cucina e dopo poco tornò con un vassoio pieno di biscotti .
Oscar e Andrè lo guardarono un secondo e poi si scambiarono un'occhiataccia:
<< E' mio! >> disse Oscar facendo per scendere gli scalini ma, Andrè la fermò:<< No, tu sei stata cattiva, quindi sono miei! >>
<< Lo vedremo! >>
I due corsero giù, ma quando stavano per arrivarci Nanny si spostò:<< Se li volete dovete smettere di litigare. >>
Oscar e Andrè sbuffarono, ma si incrociarono i mignoli in segno di pace.
Alain guardava la scena divertito:<< Sono dei matti! >> e scoppiò in una fragorosa risata che contaggiò tutti.

Ƹ̴Ӂ̴Ʒ

Si inoltrò il pomeriggio, tutti erano nel salotto a chiaccherare animatamente davanti al camino sorseggiando una cioccolata calda preparata da Nanny.
<< Oscar? >>
<< Sì, Esperanza? >>
Lei prese un po' di coraggio e si fece avanti:<< Voi avete già scelto il nome per il bambino? >>
Andrè e Oscar diventarono un po' rossi:<< N-no, v-voi? >>
Esperanza e Alain scossero la testa, poi Alain iniziò:<< Però un nome lo avrei! >>
Esperanza lo guardò incuriosita:<< Davvero? >>
<< Sì, per entrambi! >>
Andrè ed Oscar si sporsero in avanti:<< E quale sarebbe? >>
<< Alain e Andrè junior! >>
Andrè si mise a ridere:<< Bella trovata! >>
Oscar ed Esperanza gli fulminarono con lo sguardo.
<< He-hey! scherzavamo! >> i due ragazzi stavano cominciando a spaventarsi ma, qualcuno bussò alla porta.
Tutti guardarono in direzione del rumore: chi poteva essere?
Nanny andò ad aprire.
Appena la porta fu abbastanza aperta, un uomo incappiucciato e ricoperto di neve cadde a terra tossendo:<< V-vi prego, chiedo ospitalità solo per una notte, poi me ne andrò via. Fuori c'è molto freddo ... vi prego ... >>
<< Oh pover uomo, su, si alzi. >> Nanny era come sempre di buon cuore.
Oscar si avvicinò:<< Vi prego, si accomodi qui al caldo in tanto. >>
L'uomo si tolse il cappuccio e alzò il volto:<< Gra ... >>
I due sguardi si incrociarono, ad Oscar le si fermò il respiro: era Girodelle.

Lady Oscar- Sarai per me il mio amore unico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora