Bonnes personnes.

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Il vento soffiava forte nei Pirenei, i colli sembravano che si contorcessero.
Esperanza si stringeva le spalle, infreddolita, mentre i suoi boccoli corvini andavano indietro con forza e i suoi occhi color acquamarina si erano ridotti a una fessura dove ne uscivano lacrime ghiacciate e salate.
Alain, dal canto suo, con la sua divisa blu se la rideva sotto i baffi mentre vedeva Esperanza: le sue forme perfette erano incorniciate da un corsetto bordeaux rigido con le maniche lunghe e nere quasi del tutto trasparenti, da dei pantaloni neri e attillati con una striscia rossa laterale sui lati e da degli stivali neri, in pelle, in stile pirata.
<< ¡Què idiota que soy! >> Esperanza se ne diceva di tutti i colori da sola.
Alain faceva finta di essere serio, anche se non ci riusciva molto bene.
A un certo punto, però Esperanza cadde a terra, accucciata al suolo senza riuscire a far suono se non quello dei suoi denti tremolanti.
<< Esperanza! >> Alain si tolse immediatamente la giacca mettendogliela addosso.
<< A-Alain .. >> disse con un fil di voce.
<< Amore mio, mia piccola Esperanza, non ti lascerò qui morente dal freddo. >>
Esperanza si riprese un po' :<< Ma ... Alain così tu ti prenderai di freddo ... >> lei lo guardava con occhi da bambina a cui le avevano appena detto che le era scappato il cane.
<< Hey! Io sono forte! E poi mi interessa che sia tu quella che stai bene, intesi? >>
Esperanza stava per accennare un "sì" con la testa ma, perse i sensi, lasciandosi cadere su quella distesa di terra e pietroline.
Alain la prese velocemente, la strinse un secondo e la prese in baraccio:<< Non preoccuparti, ci penso io a te. >>
Alain la stringeva il più forte possibile al suo petto, cercando di farla riscaldare ma lei non dava segni di ripresa ... Alain era così spaventato ed Esperanza così gelida ...
<< Esperanza, ti prego, resisti ... >> aveva l'amaro in bocca e non si fermava neanche un secondo a riposarsi: doveva trovare un riparo per farla riprendere, non poteva perderla.
Il vento graffiava Alain e il viso di Esperanza dove quel dolce nasino con qualche piccola "lenticchia" e le sue gauncie erano leggermente rossastre, ovviamente dal gelo.
Alain si sentiva quasi lui stesso un pezzo di ghiaccio, stava anche lui cominciando a soffrirne ma, non poteva cedere ora, con la sua Esperanza fra le braccia:<< Forza Alain! Non è il momento di fare il debole! >>
Camminava trascinando i piedi, su quelle odiose pietroline del sentiero di montagna dove, ormai, stava cominciando a calare la sera.
Fu in quel momento che una piccola luce, in lontananza, si fece largo.
Ad Alain si illuminò la speranza negli occhi:<< Piccola mia, forse ce l'abbiamo fatta! >>
Quasi,quasi cominciò a correre ma, aveva Esperanza fra le sue braccia ... pesante, fredda, delicata: una bambola di porcellana.
Alain bussò ferocemente alla porta:<< S'il vous plaît, ouvrez! >>
Un povero contadino aprì leggermente la porta:<< Uoi? >>
meno male, era francese!
Alain mostrò leggermente la ragazza fra le sue braccia:<< Siamo in viaggio, purtroppo si è alzato il vento e ora mia moglie- ormai è così che la fa conoscere agli altri- è svenuta ... vi prego ... vi chiedo di ospitarci semplicemente per questa notte, non saremo di impiccio, cerco semplicemente un posto abbastanza caldo per lei ... >> Alain aveva le lacrime agl'occhi.
Il contadino, a cui i due poveri ragazzi avevano fatto pena, gli fece accomodare e facendoli mettere vicino al fuoco.
<< Poveri ragazzi, una giovane coppia come voi morente di freddo ... Aspettate, vi preparo qualcosa di caldo. >> disse l'uomo dolcemente e Alain rispose sorridendo:<< Grazie, siete molto gentile buon uomo. >>
L'uomo sparì nell'altra stanza e il povero Alain cercava di far riprendere la sua adorata Esperanza.
La casa dell'uomo era carina, calda e accogliente. Era fatta di legno con qualche pelliccia di lana sulle piccole poltrone, aveva due piccole finestrelle che davano una sulla strada e una su un cortile interno.
A un certo punto una donna sulla mezza età arrivò tutta trafelata con due tazze fatte in legno da dove usciva del fumo:<< Oh! Per l'amor del cielo! Che cos'ha questa povera ragazza? >>
Alain si voltò: era una donna con dei capelli color paglia legati a chignon, degli occhi verdi e delle lentigini sul viso.
<< Lei è mia moglie, mentre stavamo camminando è svenuta per il troppo freddo ... >>
La donna le accarezzò prima i capelli a lei e poi il viso a lui:<< Meno male che siete arrivati qui, ci penserò io a voi. >>
Dicendo questo si girò verso l'altra stanza:<< Christophe! >>
Il pover uomo dalla barba nera e dal viso stanco si affacciò dalla porta:<< Sì,Séline? >>
La donna si alzò arrabbiata:<< Perchè non mi hai detto prima che questa poverina stava male?! Che devo fare con te?! >> e se ne riandò dentro l'altra stanza con una delle due tazze di acqua bollente.
Alain non sapeva se ridere o se piangere, erano una coppia di pazzi!
Dopo un po' Séline ritornò:<< Ecco! >> e versandone un po' in un piccolo cucchiaio di legno, glielo versò nella piccola bocca di Esperanza che, dopo poco, aprì i suoi occhi azzurri e meravigliosi: << Alain ... >> disse con un fil di voce sorridendo.
<< Esperanza! >> e l'abbracciò forte.
<< Ti sei svegliata tesoro mio! >>
<< Sì, amore mio. >> e gli sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori.
<< Séline, cosa c'era in quell'infuso? >>
Séline sorrise:<< Delle erbe di montagna che servono a far riprendere i sensi. >>
<< Grazie Séline, grazie! >>
E lei sorrise.

Quella sera mangiarono tutti insieme, conoscendosi e ridendo insime, finchè non fu arrivato il momento di andare a dormire e Alain ed Esperanza dormirono uno attaccato all'altra vicino al fuoco.

Il giorno dopò arrivò il momento di salutarsi:<< Grazie di tutto, non ci scorderemo mai di quello che avete fatto per noi! >> disse Alain stringendo la mano a Christophe e a Séline.
<< Oh ragazzi, eravate in cerca di un riparo e facevate tenerezza, non ci dovreste dire grazie, era dovere! >>
Christophe continuò:<< Quando passerete di nuovo di qui, un giorno, vi prego, non fate complimenti e tornate a farci visita. Saremo lieti di ospitarvi di nuovo, siete dei ragazzi per bene! >>
<< Grazie di tutto! >> e dicendo questo Alain ed Esperanza si incamminarono di nuovo:<< Forza, mia piccola Esperanza, domani dovremmo essere già a Parigi! >>


***spazio autrice***
Volevo davvero tanto ringraziarvi se state seguendo la mia storia, alcuni anche se in maniera molto silenziosa.
Spero che questa storia non vi deluda ma vi appassioni... e sono davvero felice che piaccia. Un grazie speciale a
My_Soul_Is_Balck_ per supportarmi e sopportarmi hahaha e anche perché ha fatto questa meravigliosa copertina❤
Buona permanenza.
Vostra, Waterwall

Lady Oscar- Sarai per me il mio amore unico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora