capitolo 13

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Louis' pov
<<che cosa vuoi da noi?>> gli urlai contro mentre le lacrime continuavano a scendere sulle mie guance in modo incontrollabile.

<<oh frocetto, dovresti saperlo>> disse Troy, mio padre, alzando le sopracciglia come se fosse ovvio.

<<sai che quelli come te non dovrebbero esistere e se proprio devono, devono farlo soffendo>> continuò con uno sguardo di disprezzo avvicinandosi a mia madre con la pistola in mano.

<<t-ti prego no>> dissi in lacrime allungando una mano verso mia madre, ma non so perchè, non mi mossi da dove mi trovavo, quella stanza nera, io immobile nel centro di una parete mia madre e harry seduti su delle sedie di fronte a me mentre Troy si avvicinava sempre più a mia madre e io non mi mossi, ero come bloccato.

una volta che arrivò da mia madre le appoggiò la pistola sulla tempia, mi guardò sorridendo e il tempo si fermò, premette il grilletto, senza pensarci, senza guardarla negli occhi, senza provare pena.

E il mondo mi cadde addosso.

Urlai

Era l'unica cosa che potevo fare

Mi accascia sulle ginocchia con urla di dolore, dolore immenso.

Mi misi le mani nei capelli mentre il corpo di mia cadde dalla sedia e la macchia rossa continuava ad espandersi sul pavimento, senza tregua.

<<ops>> disse Troy.
Lo guardai, era tranquillo, come se non avesse fatto niente, come se non fosse successo niente, ma con uno sgiardo sinistro.

<<perchè>> urlai con le lacrime che scendevano a dirotto.

<<Pensavo di essere stato abbastanza chiaro, amo quando soffri>> disse con una voce di disprezzo e un sorrisetto sulle labbra allontanandosi da mia madre e camminando verso Harry.

No.

Il mio cuore stava per perforarmi il petto per quanto batteva forte. Avevo appena perso mia madre e dentro di me sentivo un senso di vuoto incolmabile, non poteva fare la stessa cosa con Harry. Non avrei restistito senza le due persone più importanti della mia vita.

<<hey Harry, come stai?>> disse Troy con un sorriso malizioso sulla faccia.

<<aspetta, non mi interessa>> continuò.

<<addio>> disse sorridendo puntandogli la pistola sul petto per poi sparare.

Non era successo.

Urlai ancora.

E ancora

E ancora

Mi sentivo così male

Non potevo credere a quello che era successo.

Piangevo

Urlavo.

<<LOUIS LOUIS SVEGLIATI!>> .....Zayn?

Era un sogno. Un incubo. Non ci credevo. Mi guardai intorno ancora urlando, quelle scene non abbandonavano la mia testa.

Sentii due braccia stringermi, era Zayn che mi abbracciava ma io non ci pensai, continuai a urlare e piangere, la cosa peggiore degli incubi è che sei convinto che sia la realtà , quelle scene erano così limpide e reali nella mia mente, continuavo a vedere i corpi di mia madre e Harry a terra, senza muoversi.

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7:45
<<ti senti meglio?>> mi chiese Zayn quando mi vide entrare in cucina per fare colazione.

<<si>> dissi con lo sguardo basso

Non Dimenticarmi (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora