capitolo 1

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Harry arrivò nella sua nuova casa a Doncaster verso il tardo pomeriggio. La casa era piccola ma accogliente, aveva un bagno, una cucina, la camera da letto e un salotto.

Appoggiò le sue valigie sulla poltrona e dopo aver mangiato un panino avanzato dal pranzo pensò di andare a dormire dato che era molto stanco per il lungo viaggio. Andò nella camera da letto si spogliò restando in boxer e si immerse nelle coperte del letto matrimoniale

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Harry's pov

-Cose c'é, eh? Frocio!- una cerchia di cinque ragazzi più o meno robusti, mi ha buttato violentemente a terra ed ora non fa altro che ridere di me.
-I-io no-
-Zitto, lo sappiamo tutti che sei gay- dice uno dei cinque dandomi un calcio in piena pancia. Un altro lo segue ed un altro ancora non esita a provare anche lui ad umiliarmi, a distruggermi dentro.
Spesso mi chiedo che sensazione si prova a picchiare qualcuno. Non l'ho mai fatto e mai lo faró. Non voglio imitarli. Continuano a pestarmi sul prato verde della scuola. Guardo il cielo, é di un azzurro intenso, ma non quanto gli occhi mozzafiato di un ragazzo che si avvicina sempre più.
-Smettetela, idioti!- prende per il colletto del maglione uno dei cinque e lo scaraventa vicino ad un albero.
-Anche voi volete? Mh?- si rivolge agli altri che da bravi codardi che sono scappano a gambe levate, per poi essere seguiti dall'altro che poco prima era ancora attaccato all'albero.
Guardo il mio, se si puó definire così, "salvatore". Ma ormai non mi fido più di nessuno, neanche di me stesso.
-Perché li hai cacciati? Così mi picchi da solo? Per divertirti di più?- sputo acido. Tento di alzarmi ma OcchiBlu mi afferra per un braccio.
-Dovresti ringraziarmi e non sono come quelli lì- caccia un sorrisetto e io rispondo forzatamente, poiché mi hanno insegnato le buone maniere.
-Allora grazie- sbuffo annoiato, sono ancora troppo dubbioso. Da un momento all'altro mi arriverà un altro pugno, me lo sento.
-Prego- risponde sempre con il solito sorriso che gli forma delle bellissime rughette ai lati degli occhi. Mi guarda per un'ultima volta con quegli OcchiBlu, poi si
allontana. Scomparendo nel nulla più totale...
•°•

Harry si svegliò di soprassalto, non era la prima volta che sognava quel ragazzo, infatti la cosa incominciò a spaventarlo un pò ma non gli diede molto peso.

-

Si alzò dal letto e dopo essersi asciugato il sudore con il braccio decise di vestirsi per poi andare a fare un girò in città

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Mentre era in bagno venne sopraffatto dai sui pensieri, gia gli mancavano i suoi genitori, al solo pensiero di ciò che era successo gli venivano i brividi: la ferita della madre, il divorzio, doncaster..

Quando si accorse che una lacrima stava scendendo sulla sua guancia capì che se fosse rimasto solo un momento di più nei suoi pensieri si sarebbe ritrovato con una lametta in mano quindi si sbrigò e uscì di casa.

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Dopo aver passeggiato un po si accorse di essersi perso pur avendo con se una cartina, vide una gelateria, decise di entrare per prendere un gelato e chiedere informazioni.

Harry's pov

<<Hey tu devi essere nuovo, non ti ho mai visto qui, piacere io sono Niall>> mi disse sorridendo il gelataio che sembrava avere più o meno la mia età.

<< ehm si sono nuovo, infatti non so neanche dove mi trovo -dissi ridacchiando un po- comunque il mio nome è Harry>>

<< oh non preoccuparti, anche io vivo qui solo da un paio d'anni ma credimi Doncaster si memorizza subito, io ho quasi finito il turno se puoi aspettare dieci minuti possiamo fare in giro insieme>> mi informò , io annuii e dopo dieci minuti ci ritrovammo in un parco, mangiando un gelato a parlare del più e del meno.

<<oh mio dio! Anche tu vai alla Hall Cross Academy? Che bello allora ci rincontreremo!>> mi disse Niall felice.

<<Bene almeno non sarò da solo dato che oltre a te qui non conosco nessuno>>

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Durante la notte Harry sognò dinuovo quel ragazzo dagli occhi blu. Mentre si preparava per andare a scuola si faceva domande del tipo: chi è? Esiste o fa perte della mia immaginazione? E cercava di ricordare se lo conosceva. Ma niente. Il vuoto. Non lo aveva mai visto in vita sua.

Dopo aver fatto colazione con una tazza di latte e dopo essersi lavato e messo il suo solito skinny jeans nero con strappi sulle ginocchia e una camicia nera con stivaletti beige uscì dalla porta ritrovandosi Niall di fronte che lo aspettava

<<hey potevi dirmi che eri qui, ti avrei fatto entrare o almeno mi sarei dato una mossa!>> gli disse Harry

<<oh non preoccuparti amico, sono arrivato ora, sei pronto per andare?>>
<<pronto>> disse harry più a se stesso che a Niall

Louis pov

L'anno è ormai iniziato da qualche settimana e già non ce la faccio più, qui faccio tutto il figo mentre dentro di me sto così male, mi comporto così perche sono gay e se gli altri lo scoprissero per me sarebbe la fine. Ero stato rimandato, gli insegnanti non capivano che era inutile impegnarsi per farmi andare bene perche a me non importava e non mi sarei mai impegnato, venivo da una famiglia ricca, un futuro lo avevo già.

Alla prima ora avevo chimica, io odio chimica, anche se alla fine odio tutte le materie.

Stavo prendendo i libri che mi sarebbero serviti dall'armadietto quando notai un ragazzo, nuovo probabilmente, non lo avevo mai visto, era bellissimo, aveva dei capelli ricci lunghi che gli arrivavano quasi alle spalle e degli occhi verdi in cui ti ci perdevi dentro, era qualche armadietto un po più lontano dal mio. Mi ero perso nei miei pensieri quando mi accorsi che quel ragazzo non era più lì, incominciai a cercarlo con lo sguardo senza risultati, mi girai e << ops , oh dio è colpa mia>> disse, alzai lo sguardo ed era lui, mi era appena venuto adosso, mi persi nei suoi occhi e riscii a bisbigliare un <<n..non..ti...p.preoccupare>> quando mi accorsi che anche lui mi stava guardando, ma con uno sguardo quasi meravigliato, presi il mio libro da terra e scappai nella classe di chimica lasciandolo lì, me ne pentii un po, volevo rivederlo e conoscerlo, assolutamente , non riscivo a smettere di pensarci.

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No, non poteva essere lui, eppure gli assomigliava così tanto , assomigliava così tanto al ragazzo che Harry sognava ogni notte, quando scappò si senti come se avesse sbagliato qualcosa, forse si era accorto del modo in cui lo guardava, ma doveva conoscerlo, non poteva lasciarlo scappare di nuovo, era così bello, era più bello di quando lo sognava, era un po più basso di lui, aveva quel nasino all'insù e quegli occhi azzurri che lo facevano morire e poi aveva quel ciuffo che gli ricadeva sulla guancia che gli donava. Doveva conoscerlo, non sapeva come, ma doveva conoscerlo.

Non Dimenticarmi (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now