42. Si può essere più felici di così?

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"Ho una sorpresa per te." Mi sveglia mia madre, gridando.

"Che tipo di sorpresa?" Chiedo con la voce impastata dal sonno.

"Non te lo dirò perchè è una sorpresa!" Esclama, uscendo dalla camera. È certo. Allora perché me l'ha detto? Quando pensa di farmela, questa sorpresa?

Mi sono persa qualcosa.

"Mamma, lo sai che non sono lucida alle sei del mattino, no?" Domando, stropicciandomi gli occhi e raggiungendola alle scale.

"Davvero non sai che giorno è oggi?" Mi guarda come se fossi diventata un panda.

"No, mamma. Non ricordo nemmeno cosa è successo un minuto fa. Te l'ho detto: la mattina presto non penso lucidamente."

Sbuffa. "Ma-"

"Torno a dormire." Annuncio, tornando in camera e buttandomi di nuovo sul letto.

"Jack-" Tenta di parlare, ma la blocco.

"No. A dopo." Mi alzo le coperte fin sopra gli occhi e dormo.

Quando mi sveglio, esattamente un'ora e mezza dopo, vado in cucina. "Stavo giusto venendo a svegliarti. È tardissimo!" Mi dice mia madre.

"Cosa? Dio, è vero!" Grido, poi guardo l'orario. Ci metto dieci minuti per prepararmi: record mondiale.

Una volta pronta vado a scuola e, arrivata davanti al mio armadietto, qualcuno mi copre gli occhi. Sorrido: so già chi è. "Brian, so che sei tu!" Esclamo, mettendo le mani sulle sue.

"Ma sempre a Brian, pensi? Alla tua amica mai?" Mi rimprovera Betty, sorridendomi e piazzandosi di fronte a me.

"Scusami, tesoro!" L'abbraccio.

"Sì, sì." Risponde sbuffando, una volta scostata da me. "Allora, come passerai il resto della giornata?" Mi chiede, curiosa.

"Non lo so, credo che resterò a casa a guardare qualche film e magari inviterò Brian, oppure te, oppure andrò in giro con mia madre...perchè questa domanda?"

"Non sai che giorno è oggi?" Ha lo stesso sguardo di mia madre, solo che lei mi guarda come se fossi impazzita e abbia perso la memoria nuovamente. Forse qualcosa non la ricordo, ancora.

Ma perchè non so che giorno sia oggi? Cos'è, il giorno dei segreti, per caso?

"No." Sbuffo, guardando dietro di lei e cercando il mio ragazzo. Mi guardo intorno senza successo e, proprio quando ho perso le speranze, mi sento prendere per i fianchi e poi coprirmi gli occhi per la seconda volta.
"Le ho già fatto io, così." Grida Betty. "E mi aveva scambiata per te." Aggiunge.

Tolgo le mani dagli occhi e mi giro verso Brian. "Tante grazie per avermi rubato l'idea e per non averle lasciato indovinare." Borbotta.

"Non fa niente." Lo rassicuro, sorridendogli. Lui si avvicina e mi da' un bacio sulla guancia. Betty lo guarda storto, come se avesse dimenticato di dire qualcosa, ma il mio ragazzo non la nota.

"Che hai a prima ora?" Chiedo alla mia amica mentre Brian mi avvolge un braccio intorno alla vita.

"Scienze. Tu?"

"Geometria. Alla seconda ho geografia, anche tu?" Chiedo una volta che la campanella suona.

"Sì. Ci vediamo dopo, allora." Mi sorride, andando nella sua rispettiva classe. Io sono ancora rimasta nell'atrio con Brian.

"Ci vediamo pomeriggio?" Gli chiedo.

"Io...non...pomeriggio ho da fare." Farfuglia.

"Okay." Affermo, guardandolo storto.

Ho bisogno di te. [#1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora