Capitolo 17

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My happiness is you

Capitolo 17

-Chri...Io..Scusa.- Emma si alzò di scatto dal letto dov'erano sdraiati e si chiuse in bagno, con le lacrime agli occhi e il cuore che palpitava a mille.

-Emma?!- Christian si alzò di scatto dal letto sconcertato e un po' preoccupato. Bussò alla porta.- Emma ti prego esci. Ho fatto qualcosa di sbagliato?-Chiese.

Emma aprì di scatto la porta e si fiondò tra le braccia del  biondo, con gli occhi lucidi.

-Sono u-una stupida.-Disse lei, con il viso nascosto nel petto del ragazzo.

Lui le alzò il viso con una mano e le tolse le lacrime dal viso col pollice.

-Non sei affatto stupida. Sei la ragazza più buona e intelligente che io abbia mai conosciuto. Ora però vuoi dirmi perchè sei scappata?-Le disse, sedendosi sul letto e portandosela in braccio.

-Non lo so... Io quando mi sono resa conto di quello che stavamo facendo....Ho rivissuto i ricordi di quello che mi ha fatto Hall e... Mi sono sentita malissimo.-Mormorò lei.

-Avevi detto che non ti aveva toccata!-Disse lui, incazzandosi.

-Ho mentito. Non arrabbiarti ti prego.-Disse lei lacrimevole.

Christian sospirò.-Non sono arrabbiato con te. Che cosa ti ha fatto?-

E così Emma dovette raccontare tutto quello che aveva raccontato a Nicole in precedenza. Mentre raccontava vide la faccia di Christian cambiare pericolamente colore dalla rabbia.

Gli prese il viso tra le mani.

-Amore, io sto bene ora. Ho solo avuto una piccola crisi....E se non vuoi più stare con me lo capisco.-Mormorò lei.

-Non ti lascerei per nulla al mondo. Mi dispiace solo di non averti protetto come volevo.-

-Se non fosse stato per te io ora sarei una triste ragazza con uno shock traumatico chiusa in un ospedale di pazzi, violentata brutalmente da due uomini pedofili. Tu sei il mio eroe.- Disse lei lasciandogli un bacio dolce e casto sulle labbra.

Christian sorrise rincuorato e si alzò dal letto, andando a frugare nel comodino e tirò fuori una scatoletta.

-Ecco.. So che forse non è nel tuo stile, ma appena l'ho visto mi sono detto che doveva stare al tuo dito.- Borbottò lui, con le guance leggermente arrossate, sedendosi sul letto. Aprì la scatolina e ne rivelò un bellissimo solitario "Valentino" a quattro griffe. La ragazza rimase a bocca aperta.

-Ma tu vuoi proprio farmi piangere.-Sussurrò lei emozionata, abbracciandolo e circondandogli il collo con le esili braccia.

Il ragazzo ricambiò l'abbraccio. Quando si staccarono lui le prese la mano e gli mise al dito l'anello, che sulla pelle bianco latte di lei risaltava luccicando grazie al diamante.

-Non avresti dovuto.-Disse lei in imbarazzo, continuando a guardare l'anello con un sorriso a trentadue denti sul volto.

- Il tuo sorriso è il ringraziamento più bello.-Disse lui sorridendo e prendendo l'iphone, sbloccò il pin e andò sulla fotocamera, fotografando la sua tenera ragazza con una sua maglietta vecchia addosso e un paio di pantaloncini della tuta, che seduta a gambe incrociate guardava sorridendo il suo anulare sinistro dove c'era il solitario.

-Mi hai fotografata?-Chiese guardandolo male.

-Emh.. No!- Mentì lui con un sorrisino colpevole sul volto.

-Sono troppo felice per farti il muso.-Disse lei saltandogli addosso e baciandogli la guncia ridendo.

-Okay, devo farti regali più spesso.- Disse lui malizioso.

-Vabbhè io mi metto a dormire, buonanotte.-Disse lei coprendosi con le coperte e addormentandosi poco dopo con un bel sorriso sul volto.

Christian aprì i suoi social network e pubblicò la foto che aveva scattato ad Emma e taggandola, poi rimase lì a guardarla dormire finchè il sonno non prese il sopravvento anche su di lui.

La mattina seguente arrivò e il suono della sveglia trapanò le orecchie dei cinque amici, come al solito.

Si ritrovarono nel ristorante dell'hotel con le valige pronte nella hall sorvegliate a vista dal personale.

-Mio Dio Emma e quello?-Chiese eccitata Nicole prendendole la mano e guardando l'anello.

Emma arrossì.- Christian ha buon gusto.-Rispose, facendo urlare eccitata l'amica che l'abbracciò.

-Che teeeeenerooo!-Disse Nicole guardando Christian che rideva e parlava con Sam e Alex.

-Lo so. E' il migliore ragazzo della terra.-Disse, per poi aprire instagram e notare che era stata taggata in una foto.

-Ho cambiato idea. Il mio ragazzo è uno stronzo colossale. CHRISTIAN ALESSI.-Urlò dirigendosi a passo di marcia verso di lui, che scoppiò a ridere.

-Sono struccata, con i capelli in disordine, in pigiama e ho anche un fottuto sorriso ebete sul volto. Come hai osato pubblicare quella foto?!-Urlò puntandogli il dito contro, provocando l'ilarità di Sam, Alex e Nicole che guardavano la scena.

-A me piace!-Si difese lui ridendo, cercando di schivare la sua ragazza che gli tirava la rivista in testa, per poi prenderla come un sacco di patate e mettersela su una spalla, facendola urlare e incazzare ancora di più.

Tutti risero ancora di più.

Emma sospirò. -Okay, mi arrendo però mettimi giù.-

-Perchè? Io ho un'ottima visuale!-Ridacchiò malizioso lui, visto che il fondoschiena di Emma era vicinissimo alla sua faccia e lui per non farla cadere aveva anche una mano su di esso.

-Appena scendo, giuro che te la faccio pagare Christian Alessi. Mi vendicherò.-Disse lei fumante di rabbia e rossa d'imbarazzo.

-Ragazzi dobbiamo andare!-Li chiamò il manager, così Christian mise giù la ragazza, che lo guardò con un ghigno preoccupante.

-Non ti dovevi vendicare?-Chiese ridendo nervoso. Emma era seriamente pericolosa se ci si metteva.

-Tutto a suo tempo caro. Tutto a suo tempo.-Ghignò lei, per poi tornare alla sua solita faccia dolce e sorridente e prenderlo a braccietto. -Amore muovi, faremo tardi!-

Saliti sull'aereo..

-Complimenti amico.-Si congratulò Sam con Christian, dandogli una pacca sulla spalla.

-Tocca a te e a Alex però.-Ghignò il biondo in risposta.

-Prima o poi.. Credo sia un po' presto per me e Rebecca.-Arrossì Sam, sistemandosi gli occhiali.

-Chri ti stai rammollendo.-Ridacchiò Alex, dandogli un pugno affettuoso sulla spalla.- Non ti avevo mai visto così..-Non concluse la frase.

-Felice? Si, non lo sono mai stato come ora.- Sorrise Christian, guardando Nicole e Emma che si mettevano lo smalto chiacchierando.

All'improvviso l'aereo incominciò ad ondeggiare, e la voce del capitano tuonò dai microfoni.

-Sedetevi e allacciatevi le cinture, ci sono delle turbolenze. In caso di necessità si accenderà automaticamente l'allarme e voi prenderete le bombole d'ossigeno e il giubbotto salvagente posti sopra la vostra testa. Grazie dell'attenzione.- Tutti ritornarono ai loro posti preoccupati, allacciando le cinture. L'aereo si muoveva e provocava nausea a tutti, tant'è che Sam vomitò il croissant mangiato quella mattina nel sacchettino apposito.

Nicole guardò fuori dal finestrino sbiancando.

-Ragazzi...-Pigolò spaventata.

Tutti si girarono a guardarla.

-Siamo sopra l'oceano.-





Continua..

My happiness is youWhere stories live. Discover now