Letter

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Povs. Calvin

"Ho fame Tay" mi lamento, facendo dondolare le buste che ho in mano.
"Shh, ti amo" mi bacia velocemente le labbra e poi torna a guardare la vetrina.

Sento il cellulare vibrarmi in tasca. Con la mano libera lo prendo, é un messaggio.

Da : Selena
Calvin sto andando a fare quella cosa augurami buona fortuna xx

A: Selena
Mi raccomando, dipende tutto da te xx

lo rimetto in tasca e riguardo Taylor, sta fissando una borsa color pelle.
"Ti piace ?" le chiedo.
"É bellissima" continua a guardarla.
"Allora prendiamola" alzo le spalle.
"Ho fame anche io" ridacchia.
"In questo caso" le bacio la fronte e ci incamminiamo verso la macchina.

Metto in moto e guido sino a casa... di Taylor. Non la sento casa mia, é troppo... elegante.

Disse quello che abitava in un castello, mi ricorda il mio subconscio.

Parcheggio e scendiamo. I bodyguard ci scortano sino al portone, poi noi entriamo e loro restano fuori.

Taylor va a sedersi in divano per togliersi le scarpe e io poggio a terra le buste con dentro i regali per Taylor.

"Adam !" urla.
La raggiungo di corsa. É in piedi sul divano, terrorizzata.
"Che succede ?" le chiedo preoccupato.
"C'é un insetto !" urla.
Mi trattengo dal non scoppiare a ridere, solo perché si sta per mettere a piangere.
"Dove ?"
"Lí !" indica un punto nel tappeto.

Mi chino e dó un colpo, solo per farle credere di averlo ucciso.
"É morto ?" chiede agitata.
"Certo"

La prendo in braccio per aiutarla a scendere dal divano.
Senza farle toccare terra, prendo a baciarla.
É davvero stupenda.
Dopo una decina di minuti trascorsi con le labbra incollate, ci stacchiamo.
"Ordiniamo due pizze ?" mi chiede, riprendendo fiato.
"Va bene, io vado a farmi una doccia, ho fatto troppo shopping"
Scoppia a ridere e la appoggio a terra.
"Lo sai che ti amo !" urla, salendo le scale con le buste in mano.

Povs. Selena

Entro nel locale. La musica é alta e c'é odore di droga misto ad alcool.

Mi faccio strada tra la folla che balla e raggiungo la mia destinazione. Il tavolo di Harry.

"Harry !" lo saluto, facendo l'oca. Mi chino a baciarlo, facendo attenzione a sporgere il sedere.
Voglio che mi assecondi senza troppe chiacchere.

Nel tavolo ci sono pure Niall, Iggy Azalea e Luke Hemmings.
É un tavolo a quattro, quindi da un lato i due ragazzi e dall'altro Harry con la bionda.

"Oh non c'é posto !" esclamo. Mi siedo sulle cosce di Harry e, dal suo sorriso, sembra apprezzare.

Dovró dare tante spiegazioni a Justin, ma per Taylor e la sua felicità sono disposta a fare qualunque cosa.

"E Justin ?" chiede sorridendomi falsamente Iggy. Forse aveva già programmato di passare la serata con Harry.
Ops.
"Le cose non vanno bene... Harry balliamo ?" giro il viso dalla sua parte e siamo molto vicini.
"Certo" sussurra.

Lo prendo per mano e raggiungiamo la pista da ballo.
Mi mette le mani sui fianchi.
Mi avvicino al suo orecchio.
"Mi porti da te ?" gli sussurro.

Non se lo fa ripetere due volte e, prendendomi per mano, usciamo dal locale.

"Andiamo con la mia" gli dico.
Saliamo e lui guida sino a casa sua.
Guida veloce, é concentrato sulla strada.
Sicuramente non vede l'ora. Mi sento quasi in colpa.

"Parcheggia sul retro, non voglio essere vista" dico con voce sensuale.

Fa come dico ed entriamo velocemente.

Appena entrati mi spinge contro il muro e inizia baciarmi con foga. Lo allontano leggermente e mi guarda confuso.
"Posso bere un goccio d'acqua ?" gli chiedo.

Si sposta.
"Certo, ma torna subito. La cucina é a destra"
"Grazie" gli soffio sulle labbra. Tutto procede alla perfezione.
Dalla pochette tolgo fuori la lettera e apro dei cassetti per cercare dove nasconderla.
Mi cade una tazza, rompendosi in tanti pezzi.
"Cazzo..." impreco sottovoce.

"Tutto bene ?" urla Harry, poi sento i suoi passi.

Nascondo frettolosamente la lettera sotto delle tovaglie e richiudo il cassetto.

Harry entra in cucina.
"Che é successo ?" mi chiede.
"Io... mi é caduto il bicchiere a terra, scusami !"
"Non preoccuparti... ti sei tagliata ?"
"No, grazie. Mi é caduto perché ho ricevuto un messaggio... il mio agente mi ha detto di raggiungerlo immediatamente..." mi fingo dispiaciuta.
"Oh..." é deluso.
"Devo andare. Sarà per la prossima volta..." gli sussurro all'orecchio. Gli mordo il lobo ed esco.

Salgo in fretta in auto e metto in moto. Esco dal lí e tiro un sospiro di sollievo.

Ce l'ho fatta.

Al semaforo prendo il telefono e scrivo un sms a Calvin.

A : Calvin
Missione compiuta xx

Povs. Taylor

"Starai quí tutto la notte ?" chiedo ad Adam, appoggiandomi allo stipite della porta.
Si gira verso di me e abbozza un sorriso.
"Ho capito" sospiro e risalgo le scale per andare in camera,ma sento dei passi veloci e mi blocco.

Adam mi prende il braccio facendomi girare.
"Scusami" sussurra, a pochi centimetri dalle mie labbra.
"Non importa" dico sottovoce.
"Pausa ?" mi chiede, sempre piano.
"Si."
Senza aggiungere altro inizia a baciarmi appassionatamente, circondandomi la vita con le braccia e attirandomi a sé.
Mette le mani dietro le mie cosce e mi prende in braccio, senza staccarci neanche per un secondo.

Cammina sino al divano e si siede, con me seduta a cavalcioni sopra.
Metto le mani sul suo collo e lui sulla mia schiena.

Qualcuno citofona.
Ci stacchiamo, ancora con il fiatone e Adam va a chiedere chi é.
Fa una faccia abbastanza... sorpresa.
"Certo, vieni" riaggancia la cornetta.

"Chi é ?" gli chiedo.
"Tuo fratello... copriti !" si toglie il giubbotto e me lo lancia.
La domanda é perché lui é ancora vestito di tutto punto mentre io ho solo una sottoveste.

Mi metto il giubbotto e dopo poco la porta si apre.
Austin ha un giaccone e dei jeans.

Adam lo fa entrare e chiude il portone. Si stringono la mano mentre io gli do semplicemente un bacio sulla guancia.
"Vi ho disturbato ?" chiede, guardandoci attentamente. Adam é ancora un po' rosso in faccia per il bacio, sicuramente anche io.

"No, certo che no, Austin. É successo qualcosa ?" dico.
"Volevo invitare di persona Calvin a casa per Natale, potreste restare qualche giorno, ci farebbe piacere se venissi"

Sono feliceee.

"Uhm si certo, non mancheró, grazie" gli sorride.

"Buona notte" riapre il portone.
"Aspetta Austin noi stiamo per cenare, vuoi rimanere ?" gli chiedo.
Guarda Adam insicuro.
"Resta, ci fa piacere" dice mio marito, messo in soggezione.
"Va bene ma Taylor cucina bene" scherza.
O almeno spero.
"Vado a mettermi qualcosa di piú pesante" annuncio. Salgo le scale e vado in camera.
Apro l'armadio e la metà dei vestiti é tutta stropicciata. Domani dovremo chiamare qualcuna per stirare e per pulire la casa.
Sono un disastro come padrona di casa.
Sospiro e mi metto a cercare qualcosa di decente da mettermi.

Altro capitolo pubblicato... cosa ci sarà scritto nella lettera che ha lasciato Sel ? Commentate babes !
Per le tante lettrici silenziose, fatevi sentire ! Qui non mangia nessuno ❤
Buon proseguimento, ciao ciao -Fra xx ❤

I want youWhere stories live. Discover now