"Si"

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Scusami, ma sono muto.

Le parole scritte su quel pezzo di carta stropicciato continuavano a fluttuare nella mia mente, facendomi sentire in colpa. Dopo averlo letto rimasi a dir poco spiazzato. Avevo fatto delle battute su di lui, e questo mi ha fatto sentire più in colpa. Non avrei mai pensato che quel ragazzo con le guance paffute fosse muto. Liam dal canto suo, mi guardò male tutto il tempo, rimproverandomi con frasi del tipo "Se tu non fossi così demente, te ne saresti accorto da solo!" o "Solo uno con un cervello da Macaco non lo avrebbe notato!".

Erano passati due giorni, e io cercavo di ignorare i continui sguardi di Harry, che continuavano a cercare i miei, ma quando per sbaglio alzavo lo sguardo, incontravo due smeraldi al posto di due semplici occhi verdi, e sentivo una strana sensazione nel basso ventre, quasi come se un esercito di piccioni imbranati sbattessero da tutte le parti nel mio stomaco, facendomi sentire in uno strano modo, ma non spiacevole.

Ora ero sdraiato sul letto a pancia in sù, facendo rimbalzare una pallina da tennis sul muro. Mancavano una decina di minuti per uscire ed andare a scuola, quindi decisi di chiamare Liam, per farmi dare qualche consiglio su cosa fare con Harry una volta a scuola.

Louis: "Hey Liam!"

Liam: "Hey!"

Louis: "Credi abbia fatto una figura di m-"

Liam: "Si" mi interruppe Liam, sapendo che mi stessi riferendo a quando Harry mi aveva detto di essere muto. No aspetta, non detto ma scritto, perché non puó... no, okay, sto zitto.

Louis: "Dovrei scusarm-"

Liam:"Si" mi interrompe di nuovo.

Louis:"Dovrei farlo a scuo-"

Liam: "Si"

Louis: "Hai finito di interromper-"

Liam: "Si"

Louis:

Liam:

Louis:

Liam:

Louis: "Ok, grazie, ciao" Dissi velocemente per paura di essere interrotto di nuovo, per poi riattaccare.

Ora devo solo prepararmi psicologicamente per andare a parlare con Harry.

***

Una volta a scuola, vidi Liam appoggiato al muro che mi aspettava e mi avvicinai a lui.

"Ti sei preparato a cosa dirgli?" mi chiese, una volta raggiunto.

"Sì, ci ho pensato molto" sospirai.
Entrammo a scuola proprio quando la campanella suonò, segno che si doveva entrare in classe. Oggi era Giovedì, quindi avevamo come prima ora Fisica, che era dall'altra parte della scuola praticamente. Che palle. Cominciammo a camminare lungo il corridoio, finché non sentimmo delle urla e dei gemiti nell'angolo del corridoio. Ficcanaso come sono, mi affrettai dove provenivano i suoni e ovviamente Liam mi seguì, dicendo che dovevamo entrare in classe e che eravamo in ritardo, ma non lo ascoltai minimamente. Vidi davanti ai miei occhi che tre ragazzi urlavano contro... Harry?

Corsi verso di loro quando uno dei tre sferrò un pugno sul naso di Harry e sbattei al muro il tizio che glielo diede.

"Che cazzo stai facendo!" gli urlai in faccia.

"Fatti i cazzi tuoi" disse tra i denti.

"Lascia stare, Nick, andiamocene" disse uno più basso che sembrava quello con un pò di buon senso.

Mi spinse e se ne andò con gli altri due. Guardai per terra per vedere Liam che aveva una mano sulla spalla di Harry, che era rannicchiato a terra contro gli armadietti. Mi abbassai verso di lui e mimai a Liam un "Vai in classe", e lui annuì, prima di andarsene anche lui.

Portai la mia attenzione su Harry e gli alzai delicatamente il mento, per paura di fargli male, costringendolo a guardarmi.

Quando puntò i suoi occhi contro i miei, non potei fare a meno di perdermici dentro. Quegli occhi avevanoe un qualcosa di speciale, non erano di un verde normale, no, erano degli smeraldi veri e propri, erano di un verde che ricordava l'erba, però erba bagnata, perché aveva delle lacrime agli angoli degli occhi che, quando scesero, raccolsi con il pollice, non prima di aver appoggiato le mie mani sulle sue guance paffute e arrossate.

"Stai bene?" sussurrai, non distogliendo neanche un secondo i miei occhi dai suoi. Annuì, anche se sapevo non stesse bene.

"Ti accompagno in bagno" gli dissi aiutandolo ad alzarsi, ma lui scosse la testa in segno di negazione, facendomi accigliare.
"Ma-" non finì neanche la frase che cominciò a camminare da solo verso il bagno, zoppicando, lasciandomi lì, in mezzo al corridoio confuso e con mille domande che svolazzavano nella mia testa incasinata, domande come:

Perché non ha voluto che lo aiutassi?

*Polpetta Time*

Dopo anni, rieccomi!

Sì, quel Nick è quel Nick. Ovvero Nick Lo Stupratore Grimshaw.

Oddio, lo so, il primo capitolo è più brutto della fame, lo so.

Viiii prego VOTATE E COMMENTATE, anche se fin'ora è stato un flop totale la storia, ma io non mi arrendo!

OK CIAO!

Mute || Larry Stylinson (A/U)Where stories live. Discover now