Capitolo 35: Casa

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Mi appoggiai allo stipite della porta, aspettando che la mia famiglie si girasse. Non erano molto cambiati, forse papà un capello grigio in più, e Francesca molto più alta. E penso sia ancora in fissa con i Mates, come quando fangirlavamo insieme. Lo capisco dalla maglia che indossa.
Mamma invece è sempre uguale, con quei dolci tratti sul viso e sempre sorridente.
Finalmente papà si girò, sentendo un rumore provenire dal salotto.
Rimase a bocca aperta e corse ad abbracciarmi.
P:"Marina!! Da quanto tempo.."
Io:"Ciao papà, mi sei mancato."
Nel frattempo si erano alzate pure mamma e Francesca, sono venute ad abbracciarmi.
Io:"Ciao mamma, ciao Franci..."
M:"Sono felicissima di rivederti.. Come stai?"
Io:"Sto bene. E voi?"
F:"Noi qui tutto bene."
Io:"Beh, perchè non ci sediamo sul divano e parliamo un pò?"
P:"Certo."
Andammo nel salotto, li feci sedere sul divano, mentre io mi misi su una delle due poltrone di fronte a loro.
M:"Dimmi, sei venuta con il treno?"
Io:"No, in macchina."
F:"E chi ti ha accompagnato? Non hai ancora la patente!"
Io:"Il mio ragazzo."
F:"Uuuuuh, e chi sarebbe?" Mi fece una faccia maliziosa. Anche i miei erano sorpresi.
Io:"Aspettatemi qui."
Mi alzai e andai a prenderlo dove si era nascosto.
Lo portai in salotto, ma non appena varcammo la soglia della porta, a Francesca spuntò un sorriso enorme e ci corse incontro. Abbracciò Stefano, che cominciò a consolarla dato che stava piangendo.
S:"Non piangere..."
F:"Oddio ancora non ci credo!"
I miei stavano farneticando tra loro.
P:"Ah, è il ragazzo da cui Francesca voleva che la portassimo al Gamesweek.."
M:"Hai ragione.."
Nel frattempo lei si era staccata ancora in lacrime, e la consolavo mentre le passavo un fazzoletto, i miei si alzarono e si presentarono a Stefano.
P:"Piacere, Pietro."
S:"Stefano."
M:"Io sono Giorgia."
S:"Piacere."
Sembravano andare già d'accordo, di questo ero molto contenta, pensavo l'avessero presa peggio...
Tornammo il cucina e mamma ci offrì un pò da mangiare, così potevamo parlare e conoscerci meglio.
Fracncesca, che stava accanto a Stefano non smetteva di fissarlo, ma mi sembra ovvio, dato che è il suo idolo.
Per non farlo sentire a disagio ogni tanto le lanciavo un'occhiata come per dire "contieniti".
Ad un certo punto, Stefano mi chiese una cosa all'orecchio.
S:"Dato che tua sorella è fan dei Mates come te, dici che sclera troppo se la portiamo con noi a fare un giro per Milano?"
Gli sorrisi.
Io:"Ma no dai, voglio vedere come reagisce... Tanto tra poco è il suo compleanno e non sapevo che regalo farloe, penso che questo sia sufficiente."
S:"Va bene."
Io:"Franci, ti va di venire con noi questo pomeriggio a fare un giro in centro?"
F:"Sii! Vado a prepararmi, 10 minuti e arrivo!"
Si alzò e salì di corsa le scale.
Mi scappò una risatina, i miei si aggiunsero.
Dopo poco tornò giù mia sorella urlando "sono prontaaa!"
Così ci alzammo, salutammo i miei e uscimmo, andammo fino alla metro e scendemmo a quella del duomo.
Intanto Stefano chiamò gli altri per sapere dove stavano.
S:"Oi compa, dove siete? Ok, state la, vi raggiungiamo."
Francesca non aveva capito nulla, c'era troppo casino...

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