Capitolo 36: Il più bel regalo

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Seguimmo Stefano in mezzo alla piazza, mentre parlavo a Francesca.
Io:"Sai, quello che stai per vedere sarà il mio regalo in anticipo per il tuo compleanno."
F:"E che cosa sarebbe?" Era sorpresa, non avrebbe mai indovinato cosa stava per succederle, ovvero un infarto.
Mi limitai a sorriderle, e continuai a camminare a manina con Stefano evitando la gente che ci sbarrava la strada.
Finalmente un pò di spazio libero e li vedemmo, Francesca sorrise e cominciò a correre incontro a loro, sotto il sole cocente.
Saltò in braccio a Sascha, che la prese al volo, lei iniziò a piangere.
F:"S-s-Sascha.."
S:"Dai, non piangere.."
La coccolava mente le accarezzava la testa e si scorgeva un sorriso tra tutte le lacrime di felicità.
Anche lui era felice.
Su:"È tua sorella?"
Io:"Esatto, si chiama Francesca."
Nel frattempo scese dalle braccia di Sa e andò ad abbracciare Surry.
Erano così dolci, mi stavo sciogliendo troppo.
Andò ad abbracciare anche Vegas.
F:"Ciao papà Vegas"
V:"Ciao"
Le sorrise con le sue fossette stupende.
Si asciugò le lacrime e dopo essersi calmata si ricompose.
Abbracciò anche Camilla, poi tornò da me.
Io:"Un gelato?"
Su:"Ci sta, bordello."
Ci avviammo attraverso la piazza verso una gelateria che conoscevo benissimo, la mia preferita.
Nel frattempo feci conoscere Francesca ai ragazzi, in modo che potesse sentirsi più tranquilla.
A:"Bella la maglietta"
Gli disse Sascha indicando il logo verde dei Mates.
F:"Grazie..."
Abbassò la testa, arrossendo.
Lui le si avvicinò e cominciarono a parlare, stava prendendo un pò più di confidenza.
Lei ha un anno in meno di me, 15 per la precisione, il 26 luglio compie gli anni, alla fine di questo mese.
Ed è il contrario di me: capelli lunghi e lisci, biondi, occhi blu, carnagione chiarissima e bassina.
È davvero una bella ragazza, la ammiro anche per il suo carattere dolce e per il fatto che sia aperta con tutti. Però dentro è fragile, ha bisogno di qualcuno che le stia accanto e la protegga.
Sono molto protettiva nei confronti di mia sorella, le voglio molto bene e non voglio che stia male.
Arrivammo alla gelateria, prendemmo il gelato e tornammo a guardare le vetrine dei negozi.
Sembra che lei e Sascha stiano facendo amicizia molto velocemente.
Io:"Guarda che bella maglietta Ste!"
Si fermò a guardarla.
S:"È bellissima! Vieni, entriamo.."
Mi trascinò all'interno del negozio seguiti a ruota da Camilla, Sal e Giuse.
La trovai immediatamente, quindi chiamai Camilla e le chiesi un parere.
Io:"Che te ne pare?"
C:"Mi piace un sacco, è originale!"
Io:"Se la prendessi anche tu?"
Mi guardò con fare misterioso mentre tamburellava con le dita sul suo mento.
C:"Mmm..ok!"
Dopo averla provata andammo alla cassa. Mentre stavamo tirando fuori i portafogli, Sal e Ste hanno dato alla cassiera 10 euro ciascuno.
Ci diede la borsetta ed uscimmo dal negozio, non prima di averli ringraziati.
Io:"Grazie ragazzi, siete stati dolcissimi." Schioccai un bacio a Stefano sul labbro inferiore.
C:"Marina... Ma Francesca e Sascha?"
V:"Mi avevano detto che ci aspettavano qua fuori... Ma non li vedo."
Io:"O cazzo... Mia sorella non può stare con quel pazzoo"
Presi il telefono velocemente e digitai il suo numero, mi faceva la segreteria.
Rimisi il telefono in tasca sospirando.
S:"Amore, stai tranquilla, Sascha quando vuole è una persona seria, non penso che le farebbe del male. E soprattutto è grande, sa badare a se stesso e anche agli altri."
Io:"Non lo so... Io voglio tanto bene a mia sorella, non gli  permetterò che gli faccia del male. Anche se Sascha è il mio migliore amico, in questo momento non riesco a fidarmi del tutto di lui."
V:"Tranquilla Mari..." Giuseppe mi venne ad abbracciare, così tutti gli altri.
C:"Ora li cerchiamo"
Cominciò a chiamare a destra e a manca.
*Francesca pov*
Stavamo camminando in cerchio in piazza Duomo, ma non mi importava più di tanto, dato che lo stavo facendo col mio idolo.
A:"Beh, dato che sai tutto di me, che ne dici di dirmi qualcosa di te?"
Mi sorrise.
Io:"Beh, oggi ho avverato il mio sogno, a 15 anni. Quando Marina stava ancora qui con me guardavamo sempre i vostri video, ma tra tutti ho sempre provato una speciale "attrazione" per te. Diciamo che sei una persona speciale, anche se pervertita, e che ti voglio tanto bene. Da quando ti ho conosciuto sono cambiata in meglio, alcuni aspetti della mia personalità sono diventati come i tuoi, ti ho preso come modello. Ed eccomi qua, ho tanti amici a cui voglio bene e mi ritengo una ragazza simpatica e aperta con tutti."
A:"Bella storia"
Mi sorrise, un sorriso stupendo da farmi venire le farfalle nella pancia.
Arrossii di colpo, a volte odiavo stare al centro dell'attenzione.
Presi coraggio.
Io:"Però io non so la storia di Sascha, quella di Anima la conosco fin troppo bene."
Lo fulminai con uno sguardo di sfida, a cui rispose con uno sguardo altrettanto malizioso.
A:"Lo scoprirai a tempo debito."
X:"Animaaa!"
Ci girammo di scatto e trovammo due ragazzi che ci venivano incontro.
X:"Sei un grande, seguo tutti i tuoi video, ti stimo un sacco! Possiamo fare una foto?"
A:"Certo!"
Prese il loro telefono e fece un paio di foto, si fecero autografare anche la maglietta che indossavano.
X:"Grazie di tutto, ci si vede al Gamesweek!"
A:"Ciao ragazzi!"
Sorrisi alla vista di quei due e da come si era comportato Sascha con loro, in modo così naturale.
Riprendemmo a camminare tranquillamente.
Io:"Abbiamo perso di vista gli altri, sai dove sono?"
A:"Ehm, no..."
Tirai fuori il cellulare e trovai 13 chiamate perse dalla Marina e da Camilla.
Io:"Merda..."
Le richiamai velocemente, per sapere dove erano.
Io:"Oi dove siete?"
M:"Dove siete voi piuttosto! Dovete muovervi, tra poco dobbiamo prendere la metro, altrimenti non arriveremo più a casa!"
Io:"Si ok scusa, ci siamo persi mentre parlavamo, diteci dove siete che vi raggiungiamo."
M:"Davanti al negozio di Tiffany, muovetevi."
Attaccò la chiamata.
Io:"Sono davanti al negozio di Tiffany, ma non ricordo dov'è."
Guardai Sascha in attesa di una risposta.
A:"Io so dov'è, seguimi."
Senza pensarci tanto mi prese per mano e camminando velocemente andammo al negozio. Finalmente li scorgemmo in lontananza, arrivammo li, e purtroppo lasciò la mia mano.
C:"Alleluia! Dove eravate finiti?"
A:"Ci siamo persi via mentre parlavamo..." Fece spallucce.
S:"Va be, dai ragazzi andiamo, la metro ci aspetta."
Andammo alla fermata, aspettammo la nostra metro e salimmo.

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