Capitolo 30: Partenza

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Mi arrivò una cuscinata in faccia che mi fece sobbalzare.
S:"AMOREEE SVEGLIA CHE SENNÒ PERDIAMO L'AEREOOO"
Le urla di Sascha e Stefano mi trapanano le orecchie, feci un salto alto il doppio del soffitto e urlai dallo spavento.
Io:"CAZZO URLATEEE MI FA MALE IL PIEDEE"
Gli altri scoppiarono a ridere, Salvatore prese una pentola e cominciò a tamburellarci sopra, Sascha, Stefano e Giuseppe cantavano e Camilla mi aiutava a cambiarmi.
Io:"Che ore sono?"
A:"le 6:50.. Daje veloce che vi portiamo a mangiare allo starbucks, poi abbiamo tempo un'ora per andare in giro e ci troviamo nel parcheggio alle 10:30 ok?"
Tutti:"Va bene."
Io e Stefano ci guardiamo e con un segno impercettibile del capo annuiamo.
Portiamo nella hall le valigie preparate la sera precedente e poi usciamo, facciamo colazione allo starbucks e poi ci dividiamo, io e Stefano, Camilla e Sal, e Sa e Giuse.
Girammo per i negozietti del centro e Stefano mi comprò un anello fatto di cocco con scritto L.A. In ricordo di questa fantastica esperienza.
S:"Vieni alla spiaggia con me?"
Io:"Certo."
Mi sorrise, uno di quei sorrisi che non si scordano facilmente.
Andammo dietro l'hotel, sul lungomare, mi appoggiai sul muro arancione dell'edificio mentre mi diceva "aspettami qui."
Lo guardavo mentre raccoglieva della sabbia e la metteva in una bottiglietta.
La mise nel suo zaino, poi tornò da me e lo appoggiò a terra.
Si mise di fronte a me e mi sorrise guardandomi negli occhi. Ecco che i battiti accelerarono.
Quasi sottovoce cominciò a dirmi:
S:"Grazie per questa specie di vacanza insieme a te. È stato pazzesco, il fatto di esserci trovati in una città grande come questa. È strano il fatto soprattutto che tu abbia perdonato un coglione come me. Però io ti amo."
Risi, una risata che diminuiva di volume mentre si avvicinava al mio viso, come se nessuno dovesse sentirci.
Io:"Se perdono un coglione come te è perché ti amo sul serio."
Mi sorrise di nuovo e mi accarezzò la schiena, lentamente, facendomi venire i brividi.
I nostri respiri erano uno solo, le sue labbra erano ad un soffio dalle mie. Chiusi gli occhi e sentii le sue labbra, unite alle mie in un bacio che aspettavo da tanto.
Passarono circa cinque minuti. Ci guardavamo in silenzio, sorridendoci.
Sentimmo un "ti amo" e un "anche io".
Silenziosamente e con sguardi interrogativi girammo l'angolo e trovammo..

Salvatore e Camilla che si baciavano?
Stefano era un misto tra sorpreso e trionfante, stava per urlare quando gli tappai la bocca e lo trascinai dietro l'angolo.
S:"Ma non erano solo migliori amici?"
Io:"Si vede che hanno capito cosa provano l'uno per l'altra" dissi con un sorrisetto malizioso.
Stefano rise.
S:"Dai, lasciamoli soli, intanto andiamo"
Mancavano 10 minuti, ci avviammo con calma al parcheggio dove ci aspettavano Giuse e Sascha.
V:"Gli altri due?"
Io:"Quei due piccioncini stavano a fare pio pio"
E gli altri scoppiarono in una risata.
A:"Eccoli che arrivano"
Fece con una risatina malvagia.
V:"Siete pronti? Dai andiamo."
Stefano cominciò a cantare "PERCHÉ SURRY È UN BRAVO RAGAZZO E SI LIMONA CAMILLAAAH"
Lui ridendo gli diede una pacca sul braccio e io andai da Camilla.
Io:"Allora?"
C:"Ci siamo rimessi insiemee"
Io:"Siiiiiii"
Cominciai a saltellare mentre ridevamo e ci abbracciavamo.
Salimmo in macchina e penso dormimmo tutto il tempo, c'era un silenzio quasi surreale (lol)
Arrivammo all'aeroporto...

Tutto ciò di cui ho bisogno sei tu. || St3pNyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora