Capitolo 18: Complicazioni

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Io e Camilla ci svegliammo abbastanza presto, dovevamo cominciare a preparare le valigie e tutti i documenti per Los Angeles, stavamo mettendo apposto le carte per il passaporto.
C:"Ho la testa che scoppia, andiamo a fare un giro e intanto andiamo in posta a ritirare i pacchi di Ste?"
Io:"Si, ho bisogno di una pausa assolutamente. Ma Ste non è in casa?"
C:"No, ha detto che usciva."
Io:"Ah, ok."
Ci preparammo ed uscimmo dirigendoci verso la posta e passando per il parco... La, seduta su una panchina, mi sembra di vedere qualcuno di familiare, ma non ci faccio caso, finché non arrivo più vicino..
*Stefano pov*
Stavo riposando su una panchina, dopo essere stato in posta e in banca, ma vedo che si avvicina Giada, la mia ex.
Subito il mio sguardo si incupisce, faccio per alzarmi ma lei mi prende per un polso.
G:"Ciao, Stefano... da quanto tempo..."
Fece un sorrisetto malizioso.
Io:"Che vuoi ancora da me?"
Ero incazzato.
G:"Ehi, che modi... Come va con la tua 'ragazza'?"
Io:"Non sono cose che ti riguardano."
Ero determinato. Prima o poi mi sarei liberata di lei.
G:"Scusa se sono stata troppo invadente.."
Fece uno sguardo da innocente.
Mi sbattè contro l'albero e mi baciò. Tentai di scansarmi ma non riuscivo a liberarmi dalla sua presa. Finalmente si staccò.
G:"Ora sono soddisfatta.. La tua ragazza ha visto tutto..."
Mi giro di scatto, mentre Giada se ne va e vedo la Marina in lacrime, con Camilla che cerca di trascinarla via..
Ripensai a quello che era successo e dalla rabbia scaraventai un pugno contro l'albero... Di conseguenza avevo tutte le nocche insanguinate e la mano gonfia. Decisi di andare fino a casa e seguirle.
La sentivo che singhiozzava al piano di sopra, Vegas era entrato dalle scale del garage, probabilmente era appena arrivato.
V:"Stefan... Ma che cazzo hai fatto? Siediti che ti medico immediatamente.
Aveva una faccia allibita, avevo gli occhi tutti bagnati e le guance rigate, ero sporco di sangue e la mano mi faceva malissimo..
Mentre andava a prendere le robe per medicarmi corsi al piano di sopra... La porta era aperta e la Marina piangeva in silenzio... Non mi poteva vedere, ma per sbaglio appoggiai la mano sanguinante alla porta e cadde una goccia sullo stipite.
Me ne andai di sotto, Giuseppe mi staava chiamando.
V:"Che cazzo hai fatto?" Disse disinfettandomi, ma io rispondevo con smorfie di dolore.
Capì che non era il momento giusto, così fini di medicarmi in silenzio e mi fece andare di sopra.
*Marina pov*
Sono distrutta, sono 45 minuti che piango, ho visto il sangue sulla porta, sento i lamenti di dolore di Stefano.. Ma sono davvero arrabbiata con lui, non me lo posso far perdonare.. Ha tradito la mia fiducia... Come mai ha baciato quella ragazza?
Ero chinata sul petto di Camilla, che mi accarezzava la testa con delicatezza mentre singhiozzavo.
Ecco che si presenta lui alla porta.
Alzo lo sguardo e ha tutti gli occhiali bagnati dalle lacrime, le guance altrettanto...
S:"Lasciaci parlare."
Camilla guardò prima la Marina per vedere se acconsente, poi esce e socchiude la porta.
Si sedette lentamente di fronte a me, mi prese il mento e mi asciugò le guance con i pollici, sentivo il suo respiro e vedevo i suoi occhi piani di lacrime.
Io:"Perché l'hai fatto?" Ricominciai a singhiozzare.
S:"Non sono stato io amore, ti giuro.."
La sua voce tremava.
Io:"E io ci devo credere? Hai perso la mia fiducia..."
Gli scese una lacrima enorme, si tolse gli occhiali.
S:"ti giuro.. Non sono stato io... Però già, tu devi sempre avere ragione... Quindi si sono un codardo vero?!"
Io:"Io ti odio, come hai potuto farmi questo..."
Cominciai ad alzare la voce.
Io:"Vattene."
S:"Se è quello che vuoi. Non credermi, io che per te ci sono stato sempre ora mi tratti così? Ma vaffanculo."
Si asciugò le lacrime, rimise gli occhiali e uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Sentì che si accasciò a terra e cominciò a singhiozzare... Come me del resto.
Se ne era andato, Camilla rientrò e tornò a farmi compagnia.
Io:"N..Non ho bisogno di lui.. Sono stanca.. Voglio dormire.."
C:"Ok dai... Dopo se vuoi ti porto la cena... Gli altri sono da Stefano, dopo vengono."
Mi schioccò un bacio sulla fronte e spense la luce.

Tutto ciò di cui ho bisogno sei tu. || St3pNyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora