Capitolo 20

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È diventato normale per Harry arrivare e trovare Louis già fatto. Non fa mai domande e non si lamenta perché sa che il ragazzo sta lottando contro i suoi demoni e che quella è l'unico modo che conosce per farlo.

Nonostante questo, rimane dolce come sempre con Harry. Gli sussurra sempre parole dolci nella notte buia e gli rivolge dolci tocchi. Harry non vuole ammettere che ogni giorno si allontana lentamente dall'idea di una cotta innocente e si avvicina all'idea paurosa di essersi innamorato.

Stanotte sono abbracciati nella stanza di Louis. Niall l'ha aiutato dicendo ai suoi genitori che sarebbe stato da lui. Lui è completamente favorevole alla loro relazione e lo copre spesso. È il suo modo per riottenere la sua amicizia con Harry.

"Sei così bello, Harry. Troppo bello" mormora Louis. Harry sobbalza al suono della sua voce. Sono le tre del mattino e Harry pensava che il ragazzo stesse dormendo già da tempo dopo che l'effetto della droga era svanito.

"Perché sei sveglio, amore?" sussurra Harry, passando dolcemente le mani tra i suoi capelli.

"Non riesco a dormire. Sto pensando troppo" ammette Louis. Harry annuisce e sposta le dita dai suoi capelli alla sua schiena. Le passa sulla collana d'oro che pende dal suo collo. L'ha indossata nelle ultime settimane e Harry non ha idea da dove venga.

"A cosa stai pensando?" domanda innocentemente e Louis si raggomitola di più contro di lui con il respiro sul suo petto nudo.

"A te. A quanto tu mi piaccia" risponde. Il cuore di Harry inizia a battere più forte a quelle parole e sa che Louis lo può sentire perché ha la testa appoggiata sul suo petto.

"Oh si?" squittisce e Louis annuisce debolmente.

"Si. So che ho un tempismo di merda, ma mi piacerebbe che tu fossi il mio ragazzo, Harry" ammette e a Harry viene da piangere, ma vuole anche balzare in piedi e cantare.

"Il tuo ragazzo? io?" ridacchia e Louis alza la testa per guardarlo in faccia. Le sue dita si muovono lentamente sulla sua mascella e sorride solo per lui.

"Si, tu. Chi altro dovrei volere?" chiede.

"Chiunque altro. Dio, Louis, sei perfetto, perché dovresti volere me?" domanda Harry incredulo. Louis sembra triste – più triste del solito.

"Amore, vorrei che tu ti vedessi nel modo in cui ti vedo io. Sei meraviglioso e non riesco a pensare a qualcun altro con cui vorrei stare. Quindi, vuoi essere il mio ragazzo o devo fare la parte del cretino?"

Harry lo fissa. I suoi occhi sono gonfi e i suoi capelli sono scompigliati per il pisolino che ha fatto prima. I suoi lineamenti sono morbidi e i suoi occhi sono grigi nel buio della stanza. È assolutamente, al 100%, splendido.

"Sarò il tuo ragazzo. Ovviamente, lo sarò" gli dice con un tono calmo. Louis sospira e ritorna steso sul suo petto.

"Il mio ragazzo, Harry Styles. Posso presentarti così" afferma e Harry riprende ad accarezzargli la schiena.

"Puoi farlo. Mi piacerebbe davvero sentirlo" ammette. Louis si mette seduto e Harry gli rivolge uno sguardo confuso.

"Voglio che tu abbia questa" dice e Harry lo guarda mentre apre il gancio della sua collana. C'è una piccola collana che pende e Harry la guarda curiosamente.

"È l'unica cosa che mio padre mi ha lasciato. Ogni uomo della famiglia ne ha una quando arriva a sedici anni e questa è la mia. Voglio che la tenga tu. Per favore, non romperla perché è importante" gli dice. Mette la calda collana attorno al suo collo e poi la ammira con un piccolo sorriso. "Sta meglio su di te"

Harry muove le dita sulla piccola croce senza mai lasciare staccare lo sguardo dagli occhi di Louis.

"Se per te è importante, perché l'hai data a me?" domanda e Louis si sporge in avanti per baciargli le labbra.

"Sei importante per me e so che te ne prenderai cura. È per ricordarti che sono sempre qui" gli risponde. Poi ritorna steso e Harry non riesce a smettere di pensare.

"Che cosa è successo a tuo padre?" chiede e Louis s'irrigidisce tra le sue braccia.

"Se n'è andato quando avevo due settimane. Mia madre era una donna promiscua – lo è ancora – e l'ha tradito. Dopo questo, se n'è andato" confessa con la voce bassa.

"Non è colpa tua. Perché non sta con te?" domanda e Louis lo stringe.

"Non ha mai voluto un bambino. Voleva mia madre e lei non voleva nessuno" gli dice. Harry continua ad accarezzargli la schiena per calmarlo.

"Anche mio padre se n'è andato. Si è alzato una mattina e se n'è andato. Nessuno sa dove sia" dice.

"Mi dispiace"

"Non devi essere dispiaciuto. Il mio patrigno è bravo...o almeno lo era. Ora non sta molto a casa" replica.

"I patrigni iniziano sempre bene. Anche i miei primi due lo erano". Louis tira su col naso.

"Perché ora non sono più bravi?" domanda Harry.

"Penso che ora sia arrivato il momento di dormire. Buonanotte, amore" Louis chiude velocemente la conversazione. Lascia un piccolo bacio sulla pelle nuda di Harry prima che il russare esca dalle sue labbra.

Harry resta steso e sveglio, ma tiene gli occhi chiusi. Quasi un'ora dopo, Louis si alza dal letto. Harry resta in silenzio e sente che il ragazzo esce dalla stanza, chiudendo la porta. Dopo circa venti minuti, la porta si riapre e Louis ritorna a letto. Puzza di nuovo di droga e Harry sa che è fatto, anche se ha gli occhi chiusi.

"Sei così speciale per me" dice Louis, baciandogli la fronte. La sua voce è provata, come se avesse pianto. Si raggomitola di nuovo contro il petto di Harry come se non se ne fosse mai andato.

"Sei così speciale per me" ripete prima di addormentarsi definitivamente. 


Smoke|| Italian TranslationWhere stories live. Discover now