2. Panic! at the Party

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MAVIS


Aprii la bocca per replicare, non riuscendo però a dire nulla. Gole squartate non erano di certo un'immagine piacevole da avere in testa, in effetti. Mi appuntai mentalmente di informarmi di più su di lui; una persona normale avrebbe pensato di girargli più lontano possibile, ma io ero una ragazza curiosa - e imprudente - per natura.

Alyss mi mostrò gli altri gruppi presenti, spiegandomi poi che ogni specie seguiva lezioni corrispondenti alle proprie necessità: i maghi studiavano alchimia, rune antiche, magia, etc.... Le sirene, le ninfe, e le altre creature acquatiche avevano speciali corsi subacquei. Vampiri e licantropi imparavano a controllare i propri istinti.

Sembrava tutto un sogno, eppure quella sottospecie di università/accademia era fin troppo reale.

<< Il First Moon Party inizierà questa sera, quindi abbiamo ancora un bel po'di tempo per fare il giro della scuola. >> disse Alyss, quando finì il suo caffè freddo. Passammo il resto del pomeriggio a girare per il campus come delle eremite.

Ovviamente, per quanto lei conoscesse bene la scuola, finimmo per perderci un paio di volte; nessuna delle due possedeva un senso dell'orientamento degno di venir chiamato tale.

Tornammo nella nostra camera, la fatidica 69, e in dieci minuti eravamo già pronte.

Tre quarti delle magliette che possedevo io avevano scritte stupide o immagini di cartoni animati, quindi scelsi quella meno imbarazzante - una T-Shirt nera di Game of Thrones -, e dei jeans. Alyss indossava una delle sue fatidiche sciarpe colorate, una maglietta scura con dei carlini (e poi mi lamentavo che le mie fossero imbarazzanti...), pantaloni scuri ed un paio di stivali neri degni di Hitler. Nel complesso davamo entrambe l'effetto di un pugno dell'occhio, un po'come un sergente maggiore in tutù. Meglio così.

Uscimmo dalla zona "residenziale", e fummo quasi subito travolte da una marea di studenti.

Li seguimmo, fino ad arrivare in uno dei grandi parchi dell'accademia. C'era un palco, dove alcuni ragazzi stavano suonando musica live a volumi stratosferici, e diversi tavoli colmi di bibite alcoliche e cibo, il tutto illuminato da tante luci colorate.

Nel complesso era una tipica festa universitaria, leggermente più variopinta e sovrannaturale. Il ragazzo fata - un fato? - che ci aveva travolte di glitter un paio di ore prima si avvicinò a noi, con un vassoio pieno di bicchieri colorati, e disse ad Alison qualcosa che lei probabilmente non riuscì a capire per via della musica troppo forte - in quel momento stavano suonando "Magic" dei B.O.B... tanto di cappello per la scelta azzeccatissima-.

Il fato, vedendola in difficoltà, sorrise - i suoi denti erano così bianchi e brillanti che in quel buio quasi mi abbagliarono - e le porse uno dei bicchieri, per poi voltarsi verso di me e fare lo stesso. Ci fece un cenno amichevole e svolazzò via, sbattendo le ali e travolgendoci di polvere di fata sbrilluccicante. Sputacchiai quella che mi era entrata in bocca.

Alyss nel frattempo si portò il bicchiere al naso e lo annusò con titubanza.

<< Cos'è? >> le chiesi.

<< Non ne ho la minima idea. >> rispose onestamente.

Io feci spallucce e ridacchiai.

<< Beh, "go big or go home"! >> esclamai, per poi avvicinare il mio bicchiere alla bocca, e berne un sorso. Lei fece lo stesso, svuotandolo però in pochi secondi.

La osservai, perplessa.

<< Sicura di reggerlo? >> io ne avevo bevuto solo metà, e già iniziavo a sentire la testa più leggera. Lei rise, dandomi un pugno scherzoso sulla spalla.

Hell's BalladWhere stories live. Discover now