Capitolo 11 - Thank you,Manchester!

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Harry's pov.
Stavo andando a lavorare,era da un anno che avevo trovato un lavoro stabile in un negozio di vestiti a Manchester,non era un granché ma mi bastava per pagarmi l'affitto e da vivere. Vivevo da solo,con una gatta dal pelo lungo e bianco di nome Darcy.

Come sempre mi salutó Jennifer,la mia migliore amica. Non era per niente contrariata dal mio orientamento sessuale,anzi. A voltemi spaventava perché sembrava che in quell'ambito ne sapesse piú di me.
"Ciao Harold!"
"Ti prego,non chiamarmi cosi. Sai il motivo." Il motivo era solo uno. Louis,Louis Tomlinson.
Mi chiamava sempre cosi per farmi arrabbiare o farmi sorridere perché per lui ormai era diventato quasi un nomignolo. Sono passati due anni e mi pento per le mie decisioni,tutto quello che decisi due anni fa,fu sbagliato a prescindere.
Louis era il mio solo ed unico vero amore,questo non posso negarlo..anche una papera se ne accorgeva. Ma quando guarì mi arrivó una lettera,e quella lettera era di mia Zia Lucy. Zia Lucy é la sorella di mamma ed é identica a lei.
Solo di aspetto,di carattere era tutt'altra cosa.

"I gay non sono ammessi nella nostra famiglia. Ti abbiamo visto,Harold."

E io sapevo di cosa era capace mia zia. Molte volte era stata coinvolta in risse,e molte volte aveva ucciso persone. Come faceva a non essere in prigione? Semplice,se uno é sfondato ricco,la sua vita è agevolata.

E mi fece cosí male scrivere quelle parole a Louis,ma non volevo che mia zia lo trovasse e lo uccidesse. Trovato lo aveva giá fatto,mandandomi un messaggio con il nostro indirizzo.
Sono sicuro che ora il mio Louis si sia sposato e si sia creato una famiglia. Con un ragazzo piú bello,migliore di me.
Anche avendo compiuto i 25 anni ero ancora molto insicuro su molte cose.
Ero cambiato parecchio,ormai i miei capelli continuavano a crescere e io decisi di farli arrivare almeno fino alla spalla,perché credevo mi dessero un'aria più Rock.
Ho fatto molti tatuaggi. Il mio corpo é ormai irriconoscibile. Avevo cambiato modo di vestire,ora avevo con me sempre il mio paio di skinny jeans neri,e le mie adorate camice,che Jennifer trovava ridicole. Ma hei,chi é lei per offendere le mie camicie?

"Harry,dovresti sistemare quei jeans nello scaffale in alto! E attento a non fare cadere le scarpe,o te ne faró pagare ogni minimo centesimo."
Jennifer era cosi: Dolce e simpatica fuori al lavoro ma era una furia quando doveva lavorare,per lei era una cosa di vita o di morte.

"Va bene,ai tuoi ordini!" Presi i jeans che precedentemente mi aveva indicato,sistemandoli accuratamente negli scaffali uno per uno,piegandoli come ormai avevo imparato a fare. (Anche se non credo ci voglia tanto a piegare un pantalone.)

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"Okay,Harry,per oggi hai finito! Che cosa fai sta sera?"

"Uhm,credo niente di importante,mi guarderó un film a casa mentre accarezzo Darcy,ama quando la coccolo!"

"Dio ragazzo,da quanto che non scopi?"
Per poco non mi strozzavo con la mia stessa saliva.

"Per tua informazione..non ho mai fatto sesso."

"COSA? SEI PAZZO,VERO? HAI 25 FOTTUTI ANNI!"

"Non scherzo,Jennifer. E cosa vuol dire? Ci sono uomini di 30 anni che non hanno mai visto un pene ed una vagina. Oh aspetta..vero. Anche loro hanno un pene."
Jennifer quasi non mi spiaccicava una mano in faccia.
"Amico,dovresti scopare."
"Non mi serve."
"Si invece."
"No."
"Si."
"Jennifer,non ci casco. Non voglio fare sesso con nessuna persona,non ce la faccio."
"Oh Harry. Ti manca,vero?"
"Mi manca come l'aria. Ormai posso tenere vivi i ricordi di Louis solo con te."
"Mi dispiace,Haz."
"Dispiace anche a me."

Louis' pov.
"Niall,cazzo!"
"Arrivo,arrivo!"
"Se non mi porti quei fottuti documenti in dieci secondi ti licenzio!" Si fermó e mi guardó in faccia,serio.
"Okay,sei stato promosso. Ma non fare minacce del genere,mi fai paura."
"Niall,muoviti. Sai che sono capace di fare tutto. Devo leggere quei documenti da due settimane!"
"Scusami capo,ecco a lei!" Disse con tono fintamente professione (Tanto per prendermi per il culo) mentre mi passava una busta e dei raccoglitori pieni di fogli da compilare e da leggere. "Cosa c'é qui dentro?" Indicai la busta,curioso. "Lo chiedi a me? su,apri!"
Aprí la busta e lessi attentamente,non ci potevo credere. Il mio capo mi aveva praticamente giá spedito a Manchester per la prossima settimana. Mi mancava Manchester,dio. Anche se c'erano i miei genitori,Manchester per me era la cosa piú bella che esistesse al mondo. "Dice che devo andare a Manchester per lavoro."
Dissi io,rivolgendomi a Niall.
"Non trattenerti,Louis. So quanto adori quella piccola cittá."
Saltai in braccio a Niall,ridendo. Ho 28 anni,okay? E non me ne frega! Cazzo,Manchester!
Mi staccai dal mio amico,mentre per "caso" Josh si fermó davanti a noi,salutandoci. I due stavano ancora insieme,ed io sapevo che prima o poi si sarebbero sposati.

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Arrivai a casa troppo emozionato e inizia a preparare la valigia. Forse era troppo presto per iniziare a preparare,ma non si sa mai.
Iniziai a mettere calze e boxer,da un lato. Erano esagerati cinquanta paia di boxer per nemmeno due settimane di viaggio? Non si sa mai,potrei perderle.
Chiusi la valigia,ancora vuota di qualsiasi camicia,giacca e pantaloni.
Mi stesi sul letto guardando il soffitto bianco,perdendomi nei pensieri.
Chissá cosa succederá a Manchester.

Hi! Bene,ecco l'undicesimo capitolo! (ODDIO,NON CI CREDO.) All the love as always. -H
Nah io sono più perfect. (Pft.)

If I could fly.Where stories live. Discover now