Capitolo 3 - maybe..

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Passó un mese,dopo quel l'incontro,dopo che i due ragazzi andarono a Starbucks,e il loro legame continuava a crescere sempre di piú. Solo che tutti e due nascondevano un segreto,il segreto che costudivano ormai da anni,spaventati dalla reazione delle persone,spaventati da loro stessi.
Harry peró decise di dare dei segni a Louis,per fargli capire,ma il ragazzo..che dal resto ignaro da tutto,non capiva. Occhi verdi,provó a mettersi la mano al cuore,cercó di scherzare sull'avere una parrucca,dicendogli che i suoi capelli non erano quelli che davvero avrebbe voluto avere,fece il finto morto,ma quello che ricevette da occhi blu,fu una risata. Forse sbagliava qualcosa,forse doveva dirglielo e forse Harry non era pronto. Si,perché si sentiva maledettamente male,ed in colpa. Aveva conosciuto una persona splendida,ma lui non lo era altrettanto.
E poi c'é Louis,il ragazzo cattivo,non perché voleva esserlo,sia chiaro. Era solo colpa di qualcosa nel suo cervello,si arrabbiava e andava di matto,ma solo una persona per il momento poteva calmarlo,ma quella persona era morta da ormai due anni. E Louis ne soffrí tanto,che in quei giorni nemmeno mangiava. Perché si,lui lo amava. Louis non era cattivo,non era pazzo. Louis era solo innamorato,ma dopo che lui morí tutto cambió. Louis inizió a drogarsi,inizió a conoscere gente poco raccomandabile. Cercava di farsi del male da solo. Ed era certo di esserci riuscito,fino a quando peró non vede quel ragazzo con gli occhi verdi,perché Louis in Harry vedeva qualcosa di felice,qualcosa di genuino. Forse Louis provava qualcosa per Harry. Ma un mese era troppo poco,no? Ci si poteva davvero innamorare in un mese? Era solo una stupida cotta passeggera.

Louis' pov.
"Harry dai,che succede? Voglio sapere!"
Siamo ormai da dieci minuti sotto la ruota panoramica ed Harry mi sembra abbastanza nervoso,e in ansia. "Lou,dai..ora..ora ti dico tutto,forse.."
"Forse cosa? Avanti Haz!"
Questi nomignoli ce li demmo per puro caso,sia chiaro.
"Ecco..vedi,é meglio che ci sediamo."
Cosi peró mi preoccupava.
"Uhm si,okay." Vidi una panchina non tanto lontano ed iniziai a correre,ma Hardy si limitó solo a seguirmi in silenzio. É possibile che fosse cosi ansioso? Mi sedetti ed accanto a me si mise lui.
"Harry dimmi. Mi sembri troppo preoccupato."
"Lou..i-io,non riesco,accidenti!"
Povero piccolo cucciolo.
"Haz,tranquillo,parla."
Mi guardó esitante,ma poi si giró verso di me,mettendosi davanti ai miei occhi,prese un bel respiro ed inizió. "Io ho..il cancro,insomma..non so quanto ancora vivró,m-mi dipspiace non avertelo detto prima"
E cosí mi alzai di scatto,quasi scottato dalle sue parole. Cancro? Harry aveva il cancro?
lo guardai,arrabbiato. Sono arrabbiato,come non lo sono mai stato prima.
"Quando pensavi di dirmelo? quando saresti morto? Sei ridicolo,Harry. Ridicolo. Se volevi prendermi in giro,potevi anche scrivermi un post-it! Fanculo a tutto! Fanculo a te,e a questa cazzo di vita." A passo svelto mi allontanai dal ragazzo,che sentii iniziare a piangere. E la prima cosa che mi vení in mente furono i suoi capelli,faceva sempre tante battute sui suoi capelli. Ma..sono solo arrabbiato perchè non me l'ha detto.
Forse non é facile ammettere di essere malati,forse non é bello ricordarlo ad alta voce.
Arrivato a casa,mi buttai letteralmente sul muro. Davo calci e pugni senza un senso,cercavo di sfogare la rabbia.
"Fottuto Harry Styles!" Urlai,urlai cosi forte che poi sentí le mie lacrime solcare le guance,stavo piangendo perché mi sarebbe mancato. Stavo piangendo perché mi ricordai di lui,stavo piangendo perché Harry Styles,era un nuovo inizio,ma era anche una fine,una fine che io non volevo scoprire.
Mi stesi sul letto,cercando di calmarmi. Presi il cellulare e trovai quasi sessanta messaggi e trenta chiamate da Harry.
"Devi sparire dalla mia vita." Continuavo a ripetermi nella testa,ma poi ce ne era un'altra (La vocina della mente odiosa) che diceva: "Smettila,cosi vi farete male a vicenda." Ma Harry é solo un amico,Harry per me é quasi uno sconosciuto.

flashback.
Louis era accoccolato sul petto del suo ragazzo,mentre lui gli accarezzava i capelli sussurrandogli cose dolci all'orecchio. Louis continuava a ridere come un ebete,alle affermazioni dolci di Paul,alzó il viso passando il pollice sulle labbra del ragazzo,per poi alzare di poco il busto e baciarlo. E quanto lo amava lo sapeva solo lui,o forse Paul ne era a conoscenza.
Ma la felicitá per Louis finì quasi dopo due mesi da quelle parole.
"Ragazzo sulla ventina di anni trovato morto,in una macchina" Ed era lui,l'amore della sua vita,Paul. Paul era morto,e con lui anche Louis.
Louis non era più lo stesso da quel giorno. Non mangiava,si alzava e usciva,si andava a drogare,e andava alle feste piú spericolate di Londra.
I suoi genitori ormai non ce la facevano piú,ma non perché odiavano vedere il figlio in quelle condizioni ma semplicemente a loro interessava la loro figura,la figura della famiglia Tomlinson.
Louis venne costretto ad andare da psicologici,ed uno di questi riuscí a calmarlo. Disse una delle frasi di Paul. "Dovresti scrivere un libro,su di voi." E forse,quel libro Louis non lo scrisse mai,o forse si. Ma poi lo brució,deciso ad andare avanti. E ce l'aveva fatta,smise di andare da psicologici,di andare a feste,e di drogarsi tutto grazie ad un ragazzo che lo aveva attiratto al suo profilo,due anni fa,mentre guardava il cielo.

Sentí suonare al citofono e mi precipitai di corsa in salone per rispondere. "Si?"
"Louis,sono Harry..dobbiamo parlare."
E sono ancora arrabbiato,non va bene,non deve vedermi in questo stato.
"Non posso,non voglio vederti. Vattene,Harry. Torna dalla tua Darcy."
Darcy era la sua gattina bianca con il pelo lungo ed era una palla,perché la faceva mangiare sempre troppo.
"Louis,ti prego. Due parole..e poi me ne vado."
"No." Dissi convinta,sistemando il citofono e tornando a letto per ricordare i bei momenti con il suo amore.

Harry's pov.
Mi staccó in faccia ed io scoppiai a piangere un'altra volta. Forse ero troppo sensibile,o forse mi misi a piangere perché a Louis ci tenevo. Ci tengo.
Me ne tornai a casa,preoccupato. Gli mandai altri messaggi,ma ora piú corti ed un senso,pensando che forse domani mi avrebbe risposto per bontá,o perché si sentisse in colpa. Ma di cosa si doveva sentire in colpa,quando era stato il primo a rovinare tutto?
Mi "cambiai" rimanendo in boxer e mi misi nel mio letto,continuando a pensare questa giornata. Mi perdonerá mai? Domani devo parlargli,devo chiarire tutto,anche forse chiedendo una mano,no?

Hi pipol (?) Questo capitolo é concentrato sui "Forse.." sono ripetizioni che per me hanno un senso,quindi "don't worry be stupid" no okay,apparte gli scherzi,love you all and see you soon.♡

If I could fly.Where stories live. Discover now