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Emily dopo l'accaduto della sera ebbe la bella idea di chiamare Jack e dargli appuntamento alla loro panchina quella in riva al fiume.

Quando arrivarono però era già occupata e si dovettero sedere all'ombra di un grande albero.

Emily cominciò a raccontare nel dettaglio tutto ciò che era successo ma man mano che andava avanti lo sguardo di Jack si faceva sempre più cupo, sempre più triste mentre quello della ragazza sempre più acceso.

Quando ebbe finito di raccontare un silenzio imbarazzante si creò fra i due.

Jack aveva gli occhi fissi sul prato, continuava a guardare i fili di erba che si muovevano con la leggere brezza mentre Emily aspettava forse qualche risposta dal suo migliore amico.

Quando finalmente il biondino si decise a parlare però Emily si spaventò.

-Sono felice-

Disse in tono serio.

Emily non lo aveva mai visto così.

-Jack cosa succede?-

Disse a quel punto lei mettendogli una mano sulla spalla.

-non toccarmi-

Rispose lui finalmente voltandosi verso di lei.

-Jack..-

Disse Emily lasciando la frase in sospeso.

-niente Jack Emily, come è possibile che tu non ti sia mai accorta di niente.
Sono anni che ti sto accanto, anni che ti sostengo ogni cosa tu faccia, anni che cerco di farti capire cosa provo per te e tu ora cosa fai? Ti innamori di uno stupido ragazzo solo perché te lo sei sognato?
Perché Emily? Perché? -

Disse urlando.

Emily lo guardò spaesata non sapendo cosa dire o cosa fare ma la sua indecisione le costò caro.

Jack si alzò di scatto e con le lacrime agli occhi cominciò a correre.

-Jack-

Lo richiamò lei ma lui non si voltò, era troppo fragile in quel momento che un solo sguardo di Emily lo avrebbe distrutto completamente.

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Emily non riuscì a chiudere gli occhi per tutta la notte, si girava e rigirava nel letto mentre piangeva disperatamente.

Era distrutta dentro mentre ripensava alle parole che erano uscite dalla bocca di Jack.

Si sentiva una stupida e una nullità e soprattutto una cattiva persona perché aveva fatto soffrire senza accorgersene una delle persone che amava più di tutte.

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-Gracey, Annabeth, Martha e Halsey in basso-

Disse Chanel dettando ordini alle sue povere sottomesse.

Emily stava ferma immobile sulla riga aspettando che anche lei venisse chiamata per andare ad occupare un posto nella piramide umana dove ovviamente Chanel avrebbe fatto la punta.

Lei doveva essere la stella aveva detto come quelle che si mettono in alto sull'albero di Natale per renderlo più bello e lucente.

Emily continuava a restare ferma su quella stupida linea mentre a tutte le ragazze della squadra era stato assegnato un posto.

-Wilkinson ti metto al penultimo piano solo per due motivi uno perché hai un fratello strafigo e poi perché sei troppo fragile per supportare troppo peso-

Emily la guardò con disgusto doveva sempre trovare un modo per deriderla pensò mentre si arrampicava svogliatamente sopra le altre ragazze.

Non era proprio dell'umore giusto per fare le prove, non dopo quello che il suo amico le aveva detto.

Per tutta la mattinata Jack la aveva ignorata e lei aveva provato solo tanto dolore.

Era fin troppo per lei, non sarebbe riuscita a sostenere la sua lontananza.

Senza accorgersene i suoi occhi si velarono di lacrime e le braccia e le gambe cominciarono a tremare.

Emily si sentiva così debole che senza accorgersene non riuscì a sostenere Chanel e la fece cadere facendole sbattere il sedere sul pavimento della palestra.

Chanel fulminò Emily con lo sguardo e lei capì subito cosa sarebbe successo poco dopo.

A testa alta uscì dalla palestra prima che Chanel la cacciasse dalla squadra, in fondo non aveva perso un gran che era quello che le interessava davvero ad averla abbandonata.

Wrong one || Jack Johnson || Austin MahoneWhere stories live. Discover now