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Finalmente per Johnson dopo giorni di attesa il grande giorno delle audizioni era arrivato e lui era carico come non mai.

Il sole era alto nel cielo in quel caldo pomeriggio quando Jack si presentò al campo insieme agli altri agazzi pronto per distruggerli e far vedere a tutti quanto valeva.

Justin ed Emily si trovavano sulle gradinate per sostenere il loro amico che sembrava essere molto determinato ad entrare nella squadra.

-buongiorno ragazzi-

Disse Bob prendendo il microfono fra le mani.

-siete carichi?-

La sua voce rimbombò per tutta la Central High School richiamando i ragazzi dai vari punti della scuola.

-si-

Risposero urlando i ragazzi che si trovavano in piedi davanti a lui.

Jack non lo dava a vedere ma si sentiva un pesce fuor d'acqua in mezzo a tutti gli altri che ai suoi occhi erano dei colossi.

Nel frattempo Austin aveva raggiunto Emily e Justin sugli spalti che osservavano con attenzione le prove dei vari ragazzi soprattutto appartenenti al terzo anno.

-non ce la farà mai-

Disse Justin agli altri due.

-mai dire mai-

Disse a quel punto Emily fiduciosa nei confronti dell'amico in mezzo al campo.

Il turno di Jack era arrivato e come previsto rispose esattamente a tutte le domande ma purtroppo per lui il test era diviso in due parti una orale e l'altra pratica.

Bob e gli altri avevano già cominciato a ridere quando si accorsero che il casco che Jack aveva indossato, ovvero la misura più piccola gli stava enorme.

Jack li vide ridere alle sue spalle ma non si diede per vinta, lui sapeva di valere qualcosa e voleva dimostrarlo anche agli altri come aveva fatto poco prima superando a pieni voti la prima fase del test.

Aveva lasciato tutti a bocca aperta ma comunque nessuno credeva in lui tranne Emily che urlava il suo nome dagli spalti seguita da Austin che la sosteneva in qualsiasi cosa facesse.

Jack si posizionò davanti agli altri Eagles pronto per prendere la palla posizionata al centro del campo.

I ragazzi lo guardavano con ribrezzo e mentre il loro sguardo di sfida si posò sul piccolo Johnson, lui cominciò a tremare.

Non appena il suono del fischietto arrivò alle sue orecchie Jack cominciò a correre verso il pallone ovale senza sapere cosa gli sarebbe aspettato.

Il suo vantaggio era quello di essere abile e piccolo ma in questo caso la sua abilità non gli servì.

Nel giro di pochi secondi Jack si trovò schiacciato sotto i corpi di altri 6 ragazzi senza sapere cosa fare o come muoversi.

Jack aveva tanta paura, non riusciva a muovere nessun muscolo e respirare gli risultava difficile.

Cominciò a dimenarsi quando finalmente gli altri giocatori si spostarono da lui dandogli la possibilità di rialzarsi.

Jack dolorante prese la palla e cominciò a correre, non voleva darsi per vinto ma Bob lo fermò e cominciò a ridere seguito dagli altri che gli puntarono il dito contro.

Jack si sentì mancare, aveva dato tutto se stesso in quei minuti ma a quanto pare non era stato abbastanza.

Alzò lo sguardo e incrociò quello di Emily che gli sorrideva come per dargli conforto, cercò di ricambiarlo ma quando vide Austin seduto al suo fianco il leggero sorriso sparì dalla sua faccia e si rabbuiò immediatamente.

Jack sperava di fare colpo sulla sua amica ma purtroppo il risultato non fu quello che lui voleva, la sua speranza si stava affievolendo sempre di più.

Non era da lui arrendersi ma ogni cosa sembrava essere contro di lui da quando quel ragazzo stupendo aveva messo piede nella loro scuola, piede nel cuore di Emily.

Austin dagli spalti osservava ogni singolo movimento di Jack, voleva che quello che lui considerava un amico passasse le audizioni, a lui in fondo non gli sarebbe cambiato niente.

Austin, non era una cattiva persona come aveva mostrato a Jack bensì voleva solo tirare fuori la parte più aggressiva di Jack, quella che fino a quel momento era rimasta sepolta dentro di lui.

Aveva capito dalla prima volta che lo aveva visto che a lui serviva qualcuno che lo spronasse, Jack era un ragazzo molto timido e molto riservato ma purtroppo nella vita la timidezza non lo avrebbe portato da nessuna parte.

Durante tutta la durata del test Austin continuava a lanciare occhiatine dolci ad Emily che lei a volte ricambiava sperando che Jack li guardasse qualche volta.

Sperava che la gelosia permettesse a Jack di tirare fuori la grinta ma lui era troppo concentrato su quello stupido pallone marrone per notarli.

Austin vide lo sguardo di Emily intristirsi quando l'amico fu deriso sotto i suoi occhi, avrebbe voluto alzarsi e andare da quei ragazzi per riempirgli di botte ma non voleva rovinarsi la reputazione.

Voleva anche lui a tutti i costi entrare nella squadra di Basket e una cattiva parola da parte di Bob non gli avrebbe mai permesso di entrare a far parte della squadra.

Si limitò quindi a stringere la mano di Emily e avvicinarsi lentamente a Jack che era completamente ricoperto di terra e di pezzi di erba.

Wrong one || Jack Johnson || Austin MahoneWhere stories live. Discover now