Ti amo è questo che conta ~ Cameron Dallas.

capitolo 26

La sveglia suona e io non ho intenzione di alzarmi.

Preferirei morire piuttosto di trasferirmi.

"Svegliaa!" dice mia mamma entrando in camera.

"Dai che perdiamo il volo!"

"Meglio" dico.

"Ho detto alzati" dice ed esce dalla camera.

Guardo l'ora e sono le 7:20.

Mi riaddormento e quando mi sveglio sono le 8:34.

Si sono arresi e hanno deciso di non trasferirsi?

"Sei ancora a letto! Alzati o ti tiro dell'acqua sulla testa" dice mia mamma entrando in casa.

"Io non vengo"

"Alzati!" dice ed esce.

Decido di alzarmi, e di andarmi a preparare.

Vado in bagno e mi lavo, poi mi vesto con dei jeans, una maglia nera e una felpa rossa. Finisco di mettere le cose nell'ultima valigia e poi vado in sala.

"Pronti?" chiede mio babbo.

"No" risponde Nash.

Mio babbo lo ignora ed esce di casa.

"Andiamo" dice mia mamma.

Ci dirigiamo verso la porta e prima di uscire guardo per l'ultima volta la mia casa.

"Dai andiamo" dice Nash e mi prende la mano.

Di fuori ci sono Austin, Angel, Lucy, Cam, Matt, Tay, i due Jack e degli amici di Hayes.

"Ei ragazzi" dico.

"E quindi, ci diciamo addio?" chiede Tay.

"Così pare" risponde Nash.

Mi avvicino ad Austin e Angel, e li abbraccio.

Una lacrima scende dai miei occhi e anche da quelli di Angel.

"Vi voglio bene, ci sentiremo per telefono" dico.

"Ovvio, migliori amici per sempre" dice Angel.

Poi mi avvicino a Matt,

"Ti amo" dice.

"Anche io"

Si avvicina a me e mi bacia, un altra lacrima scende e lui me l'asciuga con il dito.

Poi vado da Cam,

"Grazie per tutto" dico.

"Grazie a te" dice e mi bacia sulla guancia.

Non so perché ma sento che voglio di più, ma decido di stare ferma.

Mi fa un piccolo sorriso e poi salgo in macchina.

Mio babbo parte e posso dire addio alla mia città, ai miei amici, al mio ragazzo, alla mia vita.

"Bene ragazzi, si parte!" dice mia mamma entusiasta.

"Ma sei felice?!" chiede Nash incazzato.

"Si" risponde.

"Senti mamma tu qui amici non ne hai! Qui non hai una vita apparte noi!"

"Non ti rivolgere così a tua madre" dice mio babbo.

"Senti ci state rovinando la vita non so se ve ne siete accorti!" dice Nash.

Mio babbo frena di scatto e io mi spavento.

"Prendete le valige e andatevene" dice mio babbo.

Ho sentito bene???

Nash apre la bocca,

"Mi avete sentito?" dice mio babbo.

"Ma amore.." dice mia mamma.

"Zitta" gli dice mio babbo.

"Andate" dice e ci fa un sorriso.

"Seriamente?" chiede Nash.

"Si"

Scendiamo dall'auto e prendiamo le valige, poi corriamo incontro ai ragazzi.

Matt mi corre incontro e mi solleva da terra,

"Ma che fate?" chiede.

"Restiamo"

Mi bacia e io posso dire che in questo momento la mia vita è felice.

"Dove dormirai?" chiede.

"A casa di Cam.."

"Va bene, ma ogni tanto verrai da me"

"Ovvio"

Austin e Angel vengono da me e mi stringono forte.

"Vi voglio troppo bene" dico.

"Anche noi" dice Austin.

Mi stacco da loro e vado da Cam che mi abbraccia fortissimo.

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"Bene ragazzi, ci sono tre camere libere scegliete voi in quale stare" dice Cam.

Non riesco ancora a crederci che mi sto trasferendo a casa sua.

Apro una porta e trovo una camera con un letto ad una piazza e mezza, una scrivania grande come quella che ho a casa e un armadio.

Sembra quasi la mia, la devo solo sistemare un po'.

Metto tutti i vestiti nell'armadio e do un tocco personale alla mia camera, mettendo dentro l'armadio una foto di me e Cam.

Non so perché l'ho fatto, ma la voglio mettere.

Qualcuno bussa alla porta,

"Avanti" dico.

"Ei, disturbo?" chiede Cam.

"No"

"Ti piace la camera?"

"Molto"

"Sono felice"

"Cam grazie per tutto"

Si avvicina a me e mi mette una mano sulla guancia.

Si avvicina sempre di più e mi lascia un bacio sulla guancia.

"Cam.. Io sono.." dico ma mi interrompe.

"Si lo so, sei fidanzata. Era un bacio amichevole"

La testa mi comincia a girare e mi siedo sul letto.

"Ei, che c'è?" chiede Cam.

"Non lo so, mi gira la testa"

Alzo lo sguardo e quando lo vedo i miei occhi si puntano sulle sue labbra.

Ma che mi succede? Io sono fidanzata e amo Matt.

Almeno credo..

"Stenditi" dice e lo faccio.

Chiudo gli occhi e mi prende la mano, dopo un po' mi addormento.