capitolo 21

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*POV CAM*

Mi dirigono a scuola con la mia macchina.

È un giorno che ho lasciato Emma e già sto male.

Perché questa ragazza mi fa sentire così?

Scendo dall'auto e vado in classe, spero di trovare Nash per chiedergli come sta.

Entro e in classe c'è solo Tay e Jack, quello castano.

"Ei Cam!" dice Tay.

"Ciao, sapete se Nash e già arrivato?" chiedo.

"No, perché sei così scorbutico oggi?" chiede Jack.

"Tre parole: lasciami in pace"

Dico e me ne vado da loro, non voglio parlare con nessuno apparte che con Nash.

In classe entra Matthew, quel bastardo, figlio di puttana che ha baciato la mia ex ragazza.

Mi passa di fianco e non so come ho fatto a trattenermi dal buttarlo per terra e rompergli tutti i denti.

La campanella suona,

Ma dove cazzo è Nash?!

Il prof entra in classe e io vado a sedermi.

Forse non gli ha suonato la sveglia e arriverà in ritardo.

Passano 40 minuti e di lui neanche l'ombra, poi suona la campanella del cambio d'ora.

Ora sono sicuro che non verrá più.

Le lezioni passano più lente del solito e la rabbia comincia a salire.

Finalmente la campanella della ricreazione suona e io esco subito dall'aula e mi metto in un posto dove non passa quasi nessuno, compongo il numero di Nash e lo chiamo.

Risponde al quarto squillo,

"Che cazzo vuoi?" risponde.

"Perché non siete venuti a scuola?" chiedo.

"Non ti interessa"

"Cazzo Nash, rispondi!"

"E va bene cazzo! Sta male per colpa tua va bene?!" Chiede e chiude la chiamata.

Per sbaglio mi si apre il registro delle chiamate e vedo che ieri pomeriggio ho chiamato Emma.

L'ho fatto?

Quando?

No aspetta, quella bastarda di Nataline!

*flashback*

"Cam io vado a casa di Samanta, vuoi accompagnarmi?" chiede Sierra.

"Chi è Samanta?"

"La sorella di Natalie"

"Va bene, vengo per distrarmi"

Lei sa già tutto, anche se ogni tanto rompe le palle è una buona 'amica' con cui parlare e non vergognarsi.

Usciamo di casa e ci dirigiamo a quella di Nataline.

"Grazie per la compagnia" dice.

"Caaaaaammmm!!" sento urlare.

Cazzo no, ti prego!

"Ciao!" dico, facendo il sorriso più sforzato del mondo.

"Che ci fai qui?" chiede Natalie.

"Ho accompagnato Sierra"

"Oh, andiamo a mangiare un gelato?"

"Non ho voglia" rispondo secco.

"Eddaii!"

"No"

"Dai, dai, dai!"

"No"

"Daiiii!"

"E va bene andiamo!"

Porca puttana la odio come la merda sotto le scarpe, puzza , infatti lei si mette quintali di profumo fino a far venire la nausea, ed è appiccicosa.

La copia perfetta della merda.

Ci dirigiamo verso la gelateria e prendiamo i gelati,

"Me lo paghi tu?" chiede.

"No"

Pago il mio gelato e poi vado a sedermi su una panchina sulla strada.

Nataline non esce, perché ci mette così tanto?

Sto per alzarmi e lei esce dalla gelateria con un cellulare appoggiato all'orecchio

"Nataline ti muovi?!" urlo.

Lei viene verso di me correndo,

"Si scusa, ho trovato questo!" dice e mi porge il mio cellulare.

Com'è possibile? Non l'ho preso neanche una volta da quando sono in giro con lei.

*fine flashback*

Ora capisco, oltre alla rottura Natalie l'ha anche chiamata facendo finta di uscire con me.

Devo parlargli, la amo e anche se ha baciato un altro non voglio farla stare male.

***

Primo spazio autrice! Wooow!
Scusate per il capitolo corto ma spero che vi sia piaciuto.
Se volete un altro capitolo bastano 4 stelline.

Un bacio,

Emma❤❤

Ti amo è questo che conta ~ Cameron Dallas.Where stories live. Discover now