Harry prende in mano la situazione

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HARRY'S POV

Ridono. Stanno ridendo. Non ci posso credere. Un ragazzo è stato appena disconosciuto pubblicamente dai genitori e tutto quello che sanno fare è ridere. Serpeverde Tassorosso Corvonero e Grifondoro. Non me lo aspettavo. Da nessuno di loro. E' solo un ragazzo. Chissenefrega se è il bullo della scuola, chissenefrega se è odioso con tutti. I professori sono ammutoliti. Perchè nessuno fa qualcosa?
<state zitti>
<State Zitti> I miei amici mi guardano preoccuparti, ma mi incoraggiano a continuare.
nessuno mi ascolta, alzo la voce, mi alzo in piedi.
<State Zitti!> Solo i ragazzi dell' ES mi notano, loro non stavano ridendo. Cercano di zittire i loro compagni di Casa, con scarso successo.
Salgo in piedi sul tavolo, senza preoccuparmi che probabilmente verrò messo n punizione a vita.
<STATE TUTTI ZITTI. >
Finalmente si accorgono di me. Ora che ho la loro attenzione smetto di urlare, anche se sono furioso.
< Vi siete resi conto che probabilmente vi ha sentiti?>
<Se lo è meritato!> urla qualcuno, ma un compagno si affretta a zittirlo. Non mi interessa se poi mi odieranno tutti per aver preso le difese di Malfoy. Devono sapere che hanno sbagliato, che hanno appena fatto una cosa orribile. Continuo:
< Vi sembra una cosa bella? Un ragazzo ha appena perso l'appoggio e l'affetto della sua famiglia. E' stato rinnegato dai suoi stessi genitori. Ora ditemi. VI FA DAVVERO RIDERE? > silenzio < Quanti di voi fanno continuamente le condoglianze a me, o agli altri orfani qui a scuola? Quanti mi vengono a dire che i loro genitori erano amici dei miei, che sono dispiaciuti, che posso contare su di loro? Ora ditemi, vi comportate cosi solo perchè sono il Ragazzo Sopravvissuto? Volete solo la mia attenzione? Non pensate che chiunque subisca un tale trauma meriti affetto e attenzioni? Non so se vi è chiaro. Draco Malfoy ha appena parso i genitori, perchè senza girarci attorno, sappiamo tutti benissimo che non torneranno sui loro passi. Malfoy adesso è solo. Abbandonato dalla famiglia, e a quanto pare dagli amici. Pensateci solo un momento. Vi piacerebbe essere trattati come avete trattato lui? >
Qualcuno dice:
<Non so se te ne sei accorto, ma lui non ci ha mai trattati bene, ci odia ci umilia e deride, le volte che non ci picchia. Guarda Potter, anche i suoi compagni di casa ridono di lui.>
<E questo ti sembra un buon motivo per comportarti come lui? Ti sembra giusto, ti sebra buono. Proprio tu, un Tassorosso, membro della casa conosciuta come la più buona e gentile. >
<...>
<Voi fate quello che volete. Io lo seguo. se volete potete ridere anche di me. non mi interessa> sto per andare quando mi ricordo degli insegnanti, così mi giro verso di loro :
< Grazie per l'aiuto >
Mi espelleranno per questa mancanza di rispetto, ma l'unica cosa a cui riesco a pensare è Draco.
Corro in cortile e mi guardo attorno, cercando di capire che direzione ha preso.
Con orrore vedo in lontananza una figura che si dirige verso il Platano Picchiatore.
Oh Merlino, Draco, cosa hai in testa?
Corro verso di lui. Quel dannatissimo albero potrebbe facilmente ucciderlo, e probabilmente è proprio l'obiettivo di Draco.
Corro più veloce che posso, ma non è facile, con il vento freddo che mi ostacola. Quando anche io ho quasi raggiunto l'albero, Draco è già alla portata dei rami, che si stanno preparando a colpire.
Urlo il suo nome, ma a causa del vento non mi sente, o forse non mi sente perchè non mi vuole sentire. Continuo a correre, ma non faccio in tempo. Quando sono a pochi passi da lui, il Platano Picchiatore sferra il primo colpo e Draco cade a terra. Per un momento temo il peggio ma si rialza, barcollante. Si prepara per un altro colpo, ormai l'ho raggiunto. Gli sto per prendere il braccio, per trascinarlo via, quando all'improvviso vedo un ramo arrivare nella nostra direzione. Capisco subito che non riusciremmo a spostarci abbastanza in fretta, così mi metto davanti a Draco, prendendo la botta al posto suo. L'impatto è più forte e doloroso del previsto, e spazza via sia me che Draco. Cadiamo entrambi a terra, ma riesco a riprendermi subito e corro verso il tronco dell'albero, raccolgo una pietra e la metto sul nodo vicino alle radici, fermando così il movimento dei rami, poi torno velocemente da Draco che sta cercando di mettersi seduto. Mi accuccio al suo fianco e lo aiuto ad alzarsi.
Ha le guance rigate dalle lacrime e mi si stringe il cuore a vederlo così. Non mi interessa se l'ultima volta che ci siamo parlati ci siamo mandati all'inferno, io gli starò vicino. Non merita di essere solo, nessuno lo meriterebbe.
Mi metto il suo braccio attorno alle spalle e ci dirigiamo verso il castello. Lungo il tragitto cerca più volte di dire qualcosa, ma il dolore gli impedisce di parlare.
< Dra- Malfoy, se mi devi dire qualcosa me lo dirai dopo, adesso hai bisogno di andare in infermeria. >
Draco scuote la testa, ma non ha la forza di fare nient altro.
Quando arriviamo in infermeria, oltre a Madama Chips, che si occupa subito di Draco, silenziosa e discreta come al solito, trovo Silente e la McGonagall.
<Harry Potter>
<Lo so, mi sono comportato male, vi ho mancato di rispetto, avrò una punizione o devo fare le valigie?> Solo ora inizio a preoccuparmi delle conseguenze del mio comportamento.
<No no, Harry> dice Silente <nessuna punizione per te. Siamo qui per scusarci con te, e più tardi anche con il signor Malfoy. Il tuo discorso, prima, avremmo dovuto farlo noi, abbiamo mancato il nostro compito di educatori. >
Prende parola la McGonagall:
<però forse ti farà piacere sapere che i tuoi amici, e non solo il signor Weasley e la signorina Granger, ma anche studenti di altre case, persino due Serpeverde, hanno portato avanti il tuo discorso difendendo te e il signor Malfoy. Così come ti Sosteniamo noi.>
<Ah, Harry avremmo un favore da chiederti, ma sei libero di rifiutare. Malfoy avrà bisogno di attenzioni, per evitare che tenti di nuovo il suicidio e...>
<Professor silente, può contare su di me. pensavo di chiedere a Ron se Draco può passare le vacanze di Natale con noi, alla Tana.>
<Mi sembra un'ottima idea, Harry.>

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