Hallucinations

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- ...E questo è tutto. Passo alla linea principale- aspettai il consenso del Camera man

-fine registrazione- urlò per farsi sentire meglio

E anche questa volta era andato tutto bene.

-complimenti signorina Mccain- disse una mia collega

-grazie- risposi timidamente.

Raccolsi tutte le mie cose e mi avviai verso la mia macchina. Appoggiai i sacchetti e sfrecciai per le vie inglesi.
Non ci potevo credere la mia carriera di giornalista migliorava sempre di più ed ero molto orgogliosa di me stessa.
Prima di tornare a casa passai al Mcdonald's per evitare di cucinare.
Passai davanti alla cassa

-salve un Bigmac e un crispy Mcbacon menù grazie-

-da bere coca?-

-si grazie possibilmente senza ghiaccio- precisai. Gli passai la mia carta e me la restituì dopo averla passata sopra allo schermo

-certo..ecco lo scontrino-

-grazie- afferrai quel piccolo foglietto bianco e avanzai.
Ritirai il mio cibo e uscì dal parcheggio.

Cercai in tutti i modi di prendere il cellulare e digitai il numero di trent che al secondo squillo rispose.

*chiamata*

K: trent sei casa?

T: no sono appena uscito dall'ufficio di tuo padre

K: rimani li che ti passo a prendere

T: okay grazie

*fine chiamata*

Svoltai a destra e qualche volta a sinistra e in un baleno mi ritrovai davanti a un grande palazzo. Era un grattacielo con non so quanti piani.
Non ci ero mai salita la su.
Mi guardai intorno cercando trent. La portiera si aprì all'improvviso facendomi spaventare.

-trent!- dissi

-si? Uuh sei passata al Mc- disse felice. Sorrisi al suo comportamento.

-com'è andata oggi?- chiesi come sempre.

-tuo padre può essere irritante a volte-

-a volte?- dissi ironica

-si. Niente ho fatto delle commissioni e stampato molti ma molto fogli..e tu?- ribaltò la domanda

- oh è stato perfetto! All'inizio ero in difficoltà perché tutti mi guardavano ed è complicato. Hai paura di sbagliare e tutte quelle cose- dissi parcheggiando davanti a casa nostra.

-non dev'essere semplice-

-si ma ci sono dei lati positivi-

-cioè?- mi guardò. Spensi la macchina e lo guardai anch'io

-c'è il Buffet- ridacchiai e lo baciai per poi uscire dalla macchina.

Cercai disperatamente le chiavi di casa nella mia grande borsa e dopo un paio di minuti affiancati ai lamenti di trent le trovai ed entrammo.

Casa nostra non era tanto grande ma neanche troppo piccola. Due camere perché mio padre non voleva che dormissimo insieme, una cucina, il bagno e il salotto.

-ormai i panini sono freddi li scaldo- disse trent

- va bene grazie- andai in bagno e mi cambiai subito. Presi lo struccante e mi pulì la faccia dal trucco. Cambiai i miei calzini sostituendoli con i miei preferiti,con le ciambelle, e finalmente mi buttai sul divano.

Chiusi gli occhi immaginandomi di essere al mare, in una bella spiaggia con la mia bevanta fresca. Sorrisi.

-perchè stai sorridendo- disse trent davanti al divano.

-niente..stavo immaginando-

-cosa?-disse

-sole, spiaggia e relax-

Trent sorrise e buttò la presina per terra. Salì sul divano partendo dalla fine del divano avvicinandosi lentamente.

-davvero?- mi meravigliai per il nuovo comportamento di trent. Prima era timido e qualche volta balbettava anche, ma adesso..

Eravamo viso contro viso. Strofinò il naso contro il mio sorridendo. Classico di Trent. Dopodichè posò le sue labbra sulle mie.

Aprì gli occhi.

Quanto amavo i suoi occhi color caramello, i suoi capelli biondi e pasticciati e il neo vicino alla bocca.

-justin....-

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Ciaooooo

Come va?
Eh no...non sta iniziando la scuola. Siamo ancora a giugno e dobbiamo iniziare ancora l'estate T.T

Ha avuto veramente un allucinazione kate? Cosa succederà ora?

Boh scopritelo nel prossimo capitolo hahah.

Xoxo
Popmaisinfinitycorn

ForeverWhere stories live. Discover now