13 | P e r m a l o s o

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Ne era passato di tempo da quel giorno...

Ashton e Michael si erano adattati perfettamente alla vita di coinquilini, Luke poteva vedere Katy praticamente ogni volta che voleva e lei...

Beh, lei aveva iniziato da poco a camminare ed oramai, tra le mura di quella grande villa bianca, non facevano altro che riecheggiare i passetti veloci e scordinati della bambina.

Kendra e Karl erano così fieri della loro Kathleen, così bella, curiosa, intelligente.
Ed erano anche soddisfatti del lavoro di Luke che, nonostante risultasse un ragazzo molto sulle sue, se la sapeva cavare davvero bene con i bimbi.

Così soddisfatti che quel giorno, quel fatidico giorno, lasciarono Katy sotto le cure del giovane biondino, e raggiunsero un'importante cena di lavoro, che attendeva solo loro.

Kendra era così bella con quel lungo abito da sera, blu notte. E il marito, nel suo smoking fatto su misura, non era certo da meno.

Così sorridenti. Così luminosi.

E così dolci e protettivi, con la loro bambina.

Le baciarono le guance paffute, le accarezzarono i capelli neri e la strinsero fra le braccia, prima di salire sulla berlina grigia. Certi che, tra meno di tre ore, l'avrebbero rivista e riabbracciata.

Ma si sa, il destino non va mai come vorremmo; non segue i nostri piani, non ci assicura un finale da favola.

E nessuno puó cambiarlo, così come nessuno puó fermare una macchina in corsa, impedendo che essa sbandi e che, infine, si schianti.

Nessuno.

Nemmeno un vampiro.

+

«Cosa diavolo pensi di fare ora, eh? Ti si è forse rammollito il cervello?!» sbraitò Calum, puntando il dito contro la piccola, e stringendo poi i pugni «Come credi che riusciremo ad occuparcene? E se poi ci scoprono? Riesci anche solo ad immaginare in che casini ci hai messi? Oh! Ma quasi me ne dimenticavo! A Luke Hemmings non gliene frega mai un emerito cazzo di nessuno, giusto? Lui si limita semplicemente a soddisfare i propri bisogni!»

«Che altro potevo fare? Dimmelo! Illuminami!» gesticoló il biondo, correndo poi incontro alla bambina, ormai sul punto di piangere, e stringendola in un abbraccio.

«Dovevi lasciarla a loro! Sono i servizi sociali che se ne devono occupare, mica noi! Hai presente la prima regola fondamentale? "Non immischiarsi negli affari umani"? Per cosa credi l'abbiano inventata, eh? Sei un irresponsabile, Luke!»

La bimba, scossa dalla discussione fin troppo accesa, piangeva ancora, anche tra le braccia del giovane vampiro. Ma Luke era deciso: non l'avrebbe lasciata per nulla al mondo. Nessuno sarebbe riuscito a portargliela via. Nessuno.

E, con questi pensieri, la strinse più forte e la portò dietro di sè, quasi a volerla proteggere da Calum.

«E ci hai pensato a Michael e Ash? Ci hai pensato? Come credi che reagiranno? Eh!» sputò il moro, incrociando le braccia e fissando duramente quella maledetta (o meglio, maledettamente dolce) coppia, stretta in un abbraccio.

Luke sospirò, guardando Katy e poi Calum.

«Ci ho pensato. Ma non vi è altra soluz-» venne subito interrotto dal moro che «C'è sempre una soluzione, Luke! Semplicemente sei tu che non la vuoi vedere» sputò innervosito.

Dreamcatcher ✝ luke au (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora