Capitolo XVII - Zugzwang*

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Crowley impaziente attendeva una risposta da Rachel e ogni secondo che passava la sua collera si moltiplicava.
-So a cosa ti serve! Non l'avrai mai, Crowley!- disse poi Dean cercando di togliere Rachel dall'obiettivo di Crowley.
-Sta zitto tu!- grido' il demone spostandosi davanti a lui e tirandogli un pugno dritto sul naso. Le narici di Dean cominciarono a sanguinare copiosamente dipingendogli meta' viso di cremisi.
Dean, pero', non demorse. Era disposto a venir picchiato a sangue pur di prendere tempo fino al ritorno di Sam.
Un sorriso beffardo si allargo' sul suo volto -Ormai e' lontana!-. Crowley gli tiro' un altro pugno e un altro ancora. Ma Dean, ormai con il viso pesto, continuava a sorridere mandando fuori dai gangheri il Re dell'Inferno e Rachel guardava impotente con le lacrime che le rigavano il viso.
-Dove l'avete portata?!- grido' ancora il demone.
-Ormai Castiel l'avra' gia' portata in Paradiso, infilata nel culo di qualche angelo o buttata chissa' dove. Non potrai mai andare a prenderla! E non potrai mai distruggere il Paradiso!-. Crowley emise un grido di rabbia e si accani di nuovo contro il viso di Dean.
Rachel, non ce la fece piu' a reggere la vista del suo Dean torturato e devastato in quel modo. Emise un grido di orrore - Crowley! Basta ti prego!! Lascialo stare! Tortura me! Strappami le budella, cavami gli occhi, fa quello che ti pare, ma lascia stare Dean!!- scoppio' a piangere e aggiunse con un sussurro -Ti prego.. Prendi me.. In fondo sono stata sempre io il tuo obiettivo.-.
-Rachel no..- mugugno' Dean con la bocca impastata di sangue e saliva.
Crowley dopo quelle ultime parole si fermo' e si volto' lentamente verso la ragazza con un sorriso raggelante sul viso. Indietreggio' un paio di passi e sospiro'.
-Oh, ora capisco.. Voi due..- una luce strana gli baleno' negli occhi color sangue, come se qualcosa gli fosse improvvisamente balzato alla mente. -D'accordo. Credo di aver picchiato il tuo ragazzo abbastanza. Ripropongo la mia offerta. Per l'ultima volta. Sta dicendo la verita'? La Grazia ora e' in Paradiso? So che non mi mentiresti ora.. Sei troppo spaventata.-.
Rachel aveva il fiato corto, come se la forza che l'aveva tenuta bloccata al muro si fosse spostata sul suo collo.
-Credo.. Credo di si.- la sua voce era strozzata -Sam e Castiel sono entrati li dentro da parecchio. A quest'ora l'avranno gia' trovata e Castiel aveva detto che l'avrebbe portata in Paradiso. Non so altro.-
-Rachel no..- ripete' intanto Dean che la stava guardando. I suoi occhi e le sue guance erano gia' tumefatte.
Rachel lo guardo' e poi si rivolse di nuovo a Crowley -Ti sto dicendo la verita', davvero.-
Il demone socchiuse gli occhi e sospiro' di nuovo. -Ti credo.- pronuncio' infine -E suppongo quindi che tu non mi serva piu' ora.-. Detto cio' alzo' la mano destra e fece un cenno verso la ragazza, nello stesso istante un grande e profondo taglio le squarcio' la pancia dall'ombelico fino al cuore e comincio' a perdere una gran quantita' di sangue. Rachel sgrano' gli occhi ed emise un urlo strozzato mentre sentiva il sangue caldo e denso che le colava sulle gambe.
-RACHEL NO!!- Dean grido' impotente costretto a guardare il corpo di Rachel straziato riversarsi a terra.
-Oh ma come siamo sentimentali!- disse Crowley -Era davvero cosi importante per te?-
-Figlio di puttana!!-
-Ricordati che non ho finito con te! Ci rivedremo presto! Ah e salutami tuo fratello..- poi senza aspettare la risposta di Dean, Crowley schiocco' le dita della mano destra e svani nel nulla.
Dean ricadde pesantemente in avanti, dopo che la forza invisibile che lo teneva bloccato al muro spari insieme a Crowley.
Si trascino' fino al corpo di Rachel riverso in una pozza di sangue poco lontano da lui. Si inginocchio' vicino a lei e la prese tra le sue braccia: era ancora viva. Continuava a perdere sangue e respirava a fatica, a piccoli scatti.
-Andra' tutto bene, okay?- disse lui afferrando la mano di lei -Adesso arriva Cas e ti guarisce, okay?-
Rachel strinse la mano di Dean piu' forte e in un flebile sussurro quasi incomprensibile disse queste ultime parole spezzate: -Ti amo.- Prima di esalare l'ultimo faticoso respiro, la luce negli occhi della ragazza si spense e la presa sulla mano di Dean abbandono' la sua forza.
Quelle ultime parole gli spezzarono il cuore e un'atroce morsa gli attanaglio' lo stomaco. Dean sentiva le lacrime che gli riempivano gli occhi, ma non voleva credere o forse non riusciva ancora a capire che quella fragile creatura che stringeva tra le sue braccia si fosse spenta.
La strinse a se' piu' forte e avvicino' il viso a quello di lei, mentre le loro labbra di sfioravano per l'ultima volta.
-Hei, Rachel. Resisti. Resta con me! Adesso arriva Cas. Ti prego ascoltami! Domani.. Domani andiamo al Lago Superiore, okay? Io, te e Sammy, va bene? Poi.. poi ti porto a cena. Te l'ho promesso.- Un singhiozzo gli spezzo' le parole in gola, fino a che non riusci ad emettere un "Ti prego".
La sua mano destra stava ancora tenendo quella molle di Rachel e l'altra accarezzava i suoi lunghi capelli castani. La testa inerte giaceva sulle sue ginocchia. Continuava a sussurrarle parole dolci di conforto, ma purtroppo era troppo tardi e lei non riusciva piu' a sentirlo.
-Te l'avevo promesso, Rachel.. Oddio, ti prego perdonami!!- Le sue mani tremavano mentre accarezzavano quel corpo esile e inerte tentando, con le sue parole disperate mormorate nell'oscurità, di rianimare la luce negli occhi vitrei e ciechi di Rachel.
In quel momento Sam apri la porta del capanno e la scena che si ritrovo' davanti gli procuro' un capogiro. Si passo' una mano sul viso chiudendo gli occhi, come per voler cancellare cio' che aveva appena visto.
-Oddio, che e' successo qua, Dean?- la voce tremula di Sam sembro' risvegliare Dean che alzo' la testa e, con i suoi occhi gonfi e viola e il viso sanguinante e pesto, guardo' il fratello come per implorare perdono o semplicemente chiedere aiuto.
-Glielo avevo promesso, Sam. Le avevo promesso che sarebbe andato tutto bene.- poi adagio' delicatamente la testa inerte di Rachel per terra, scatto' in piedi e prese a prendere a calci e pugni il muro del capanno. -GLIELO AVEVO PROMESSO!!! SAM! DOVEVA ANDARE TUTTO BENE! GLIELO AVEVO PROMESSO!-. Esplose letteralmente come una bomba a orologeria carica di rabbia, frustrazione e delusione.
Sam tento' di tranquillizzarlo, corse da lui e lo abbraccio' per immobilizzarlo e confortarlo. Dean si lascio' andare e finalmente riusci a darsi una calmata; anche se non aveva smesso un secondo di tremare.



*Il termine Zugzwang viene usato nel gioco degli scacchi per indicare quando un giocatore, a prescindere da quale mossa faccia, e' inevitabilmente costretto a subire un immediato o un imminente scacco matto.

The Taste Of BloodWhere stories live. Discover now