35 - TI PREGO ... RESTA

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Pov. Ashton

Mi sveglio sentendo qualcuno nel corridoio.
Velocemente mi alzo e socchiudo la porta.
Intravedo Alex scendere al piano di sotto con il suo zainetto per lo sport.
Controllo l'ora; sono le sei ... mattiniera la ragazza.

Decido di seguirla; devo parlare con lei per quello che è successo a Roma e devo farlo quando siamo soli.
Rapidamente indosso una tuta e preparo tutto l'occorrente per scendere.
Veloce porto tutto nello spogliatoio ed esco fuori nel parco dove, Cory mi ha detto, posso trovare Alex che corre.

Tagliando in mezzo agli alberi, riesco ad affiancarla

"Buongiorno" le dico arrivandole vicino; lei si toglie le cuffiette e si ferma

"Buongiorno, cosa fai qui così presto?" chiede perplessa

"Volevo parlare da solo con te" chiarisco

"Dobbiamo parlare di Roma ... di quello che ti ho fatto ... di noi ... della band" inizio

"Non credo ci sia molto da dire" mi risponde

"Mi sembra d'essere stata piuttosto chiara ... non sono tua, Ash ... non appartengo a nessuno ... noi, a maggior ragione, non possiamo essere qualcosa di diverso che amici" prosegue e lentamente andiamo verso la fontana e ci sediamo su una delle panchine.

"Volevo dirti che ho sbagliato a fare quello che ho fatto; lo so. Non ti biasimo se mi odi. Vorrei solo che non te ne andassi dalla band. Possiamo risolvere, possiamo tornare ad essere amici. Ti giuro che non succederà più; davvero" le dico serio

"È un po' difficile crederti Ash. Ho parlato anche con Bryana e so che per te non è solo amicizia la nostra e questo complica la situazione. Io non provo per te le stesse cose" risponde schietta

"Lo so, l'ho capito ... ma cosa ti ha detto Bryana? Tra noi non c'è niente. Lei non deve essere un ostacolo" le dico

"Lei non è un ostacolo, lo sono io per voi e questo non mi piace. Te l'ho detto Ash, io provo un grande affetto per te, ma come lo potrei provare per un fratello; non ti amo" chiarisce

"Ok. Va bene. Me ne posso fare una ragione, ma non andartene; non lo sopporterei ... i ragazzi non lo sopporterebbero, non mi perdonerebbero mai. Ti prego, resta con noi" la supplico

"Vedi Ash, purtroppo si è venuta a creare una situazione come con Harry. Con lui forse riusciamo a risolvere adesso, dopo tre anni e dopo aver capito che l'unico modo per farlo è stare lontani, soprattutto all'inizio. Come possiamo farcela se stiamo insieme tutto il giorno, tutti i giorni? Cerca di capire: per te sarebbe troppo difficile, non voglio vederti soffrire, ma voglio poter vivere la mia vita. Non troverò mai nessuno adatto a me, ma se dovesse accadere non voglio rinunciarci e non voglio neppure ferirti" dice guardandomi dritta negli occhi.

Le prendo le mani tra le mie

"Posso farcela Alex, credimi, ce la posso fare. Se ti aiuta nella decisione, posso ricominciare ad uscire con Bry; lei ne sarebbe felice" dico

"No Ash. Non devi trattarla a mo' di chiodo scaccia chiodo! Lei non se lo merita. È una brava ragazza e ti ama davvero" risponde alterata

"Non sarebbe così. Bry non mi è indifferente. Tra noi c'è stato qualcosa d'importante e sono convinto che può tornare ad esserci se mi impegno. Lo farei per te, per lei, per la band" dico

"Devi farlo per te Ash. Solo per te. Quando avrai capito questo, forse, potremo riparlare della nostra convivenza nella band. Per adesso ho deciso di prendermi un periodo di riflessione. Voi, tra pochi giorni, tornerete a casa dalle vostre famiglie ed io resterò a Londra. Questa lontananza mi aiuterà a capire; ci aiuterà a capire" dice con voce spezzata, alzandosi e dirigendosi correndo verso la palestra.

Non la seguo. Rimango ancora un po' qui a riflettere.
Non verrà. Alex non verrà con noi a Sidney.
Sono stato un cretino a dichiararle i miei sentimenti in quel modo.
Non dovevo, e adesso è tutto così complicato.
I ragazzi mi odieranno più di quanto già stanno facendo. 

Ho rovinato tutto. Ho rovinato la band. Ho rovinato la nostra vita.

Lentamente mi alzo e mi dirigo verso la piscina, fare un po' di vasche mi aiuterà a calmarmi ed a riflettere.

Poco dopo che sto nuotando vedo qualcuno nuotarmi di fianco e capisco che anche Alex è scesa in acqua, ma non cerco un altro contatto con lei. Voglio lasciarla in pace, almeno per il momento.

Dopo la piscina ci facciamo la doccia e ci vestiamo e poi andiamo in cucina a preparare la colazione.
Facciamo tutto insieme, ma come se fossimo soli, senza neppure guardarci o parlare e la cosa mi fa davvero male.

Mentre stiamo finendo di preparare il tavolo per la colazione, però, non resisto più e l'afferro per i fianchi facendola aderire a quest'ultimo

"Ti prego, non farmi questo. Non farcelo. Non ci lasciare" la supplico con le lacrime agli occhi

"Ci penserò Ash, ti prometto che ci penserò. Ho solo bisogno di un po' di tempo. Adesso, però, lasciami" risponde e nello stesso istante sento urlare dietro di me ...

Pov. Michael

Mi sveglio e sento dei rumori al piano di sotto. Silenziosamente scendo e sento che c'è qualcuno in cucina.
Una voce maschile dice qualcosa che non riesco a sentire; sembra Ash, poi sento Alex

"Ci penserò Ash, ti prometto che ci penserò. Ho solo bisogno di un po' di tempo. Adesso, però, lasciami".

Ci sta provando di nuovo!

In due secondi gli sono alle spalle

"NON HAI ANCORA CAPITO CHE LA DEVI LASCIARE IN PACE! NON LE DEVI STARE ADDOSSO ... NON LA DEVI TOCCARE!" urlo spingendolo via dal suo corpo.

Alex si mette immediatamente tra di noi

"Calmati Mike, non mi fatto niente. Stavamo parlando" si affretta a dire

"Le stavo chiedendo solo di non lasciarci; di non mollare tutto a causa mia" aggiunge il riccio.

"È proprio a causa tua che sta pensando di farlo. Lo sai questo vero? Se te ne fossi stato al tuo posto, tutto questo non sarebbe mai successo" gli dico e lui stringe la bocca in una linea sottile abbassando la testa ed andandosene dalla cucina.

"Non sei stato un po' troppo duro con lui? Cosa ti prende Mike?" mi chiede Alex

"Duro? Se gli entro addosso gli faccio vedere io quanto posso essere duro" mi sfogo

"Non puoi attaccarlo così. Anche questo è uno dei motivi per cui sto valutando di lasciare la band. Non voglio essere il motivo dei vostri litigi. La vostra amicizia deve passare avanti a tutto ed a tutti; volete capirlo? Mi spiace essere stata un elemento destabilizzante per voi. Credo sia meglio andarmene adesso per evitare ulteriori danni" mi risponde con le lacrime agli occhi e provando ad andarsene.

La blocco afferrandola per un braccio

"Non te ne andare. Faremo pace, se è quello che vuoi, ma non ci lasciare. Abbiamo bisogno di te" le dico

"Fino a sei mesi fa io non c'ero ed eravate strepitosi ed uniti, potete fare benissimo a meno di me. Vi sto facendo solo del male" mi risponde tra le lacrime

"No. Non più. Non dopo averti avuta con noi. Ti prego, resta" le dico abbracciandola e stringendola forte a me.

Mentre siamo stretti in questo abbraccio sentiamo suonare il campanello e quasi subito dopo rumori di un litigio provengono dal nostro ingresso.

OUR FIRST MEETING || 1D ~ 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora