Capitolo 8: un tuffo nel passato, il tradimento di Diana

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"Stai tranquilla, andrà tutto per il meglio. Non devi aver paura della tua decisione, sai di aver ragione, non puoi continuare. Tu sei diversa dalle altre." L'uomo chiuse la porta. Fu di nuovo buio.

Avanzarono nella stanza. L'uomo accese il monitor e fece segno alla donna di accomodarsi sulla sedia.

Sullo schermo apparve il logo di una croce, e dopo la scritta 'Raguel'.

La luce chiara che ne seguì rese visibile il volto della donna. Una donna bionda, con gli occhi azzurri. Non una bionda comune, aveva i tratti tipici dell'Angelo della Morte. Aveva il volto teso, mordeva il labbro superiore staccando delle pellicine, gli occhi lucidi di pianto e terribilmente lontani.

L'uomo le poggiò una mano sulla spalla e la strinse per donarle conforto. Non poteva essere Robert, i suoi lineamenti non erano gentili, ma marcati e severi. La luce del monitor gli colorò gli occhi di un viola intenso.

Era Jack Sullivan.

Paine sgranò gli occhi e finalmente capì cosa le stava accadendo: stava rivivendo il passato con gli occhi di...

Nello schermo apparve una sala. Una serie di uomini, circondati da soldati che ricordavano i cavalieri templari, sedevano attorno a un tavolo a forma di ferro di cavallo. Erano visibilmente agitati, e nessuno osava battere ciglio. Fu il più anziano a parlare.

"Finalmente ci incontriamo..."

La donna non parlò, si limitava a scrutargli il volto.

"Siamo lieti che tu abbia deciso di placare la sete di sangue e collaborare con noi."

La donna si voltò verso Jack chiedendogli, con lo sguardo spaventato, di parlare al suo posto.

"Signori di Raguel, vi ringrazio per averci ricevuti. Quando conobbi Diana, non potevo credere che una creatura tanto bella nascondesse un simile segreto, una tortura che era costretta a compiere a causa della malvagità di un uomo..."

Diana gli strinse la mano, intimorita dalle parole che stava pronunciando.

"Buon uomo..." il Presidente finse di non conoscere Jack "...lascia che sia Diana a parlare."

Jack chinò la testa, in segno di rispetto. I suoi occhi divennero due triangoli scuri, un largo sorriso gli apparve sul viso. Diana non si accorse di nulla.

"So bene di essere un'assassina, e di non meritare alcun perdono per le vittime che mi sono lasciata alle spalle... ma vi prego di credermi: io non ho scelta. Se non compio il volere del mio accompagnatore, vengo perseguitata da orrende visioni, incubi in cui mi danzano davanti agli occhi donne, bambini, uomini con il corpo mutilato e gravemente ferito..." annaspò al ricordo. Jack le venne in aiuto accarezzandole la testa. Continuò: "Colui che mi ha scelto, non si è curato della mia volontà, si è limitato a raccontarmi ciò che rappresento e il futuro arido che mi attende. Sangue e dolore. Questo mi sono lasciata alle spalle. Ma io ho bisogno di una vita serena, voglio tornare alla mia vecchia vita. Non posso riuscirci senza il vostro aiuto."

L'Angelo della MorteWhere stories live. Discover now