Sorprese gradite

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Verso le sei mia madre rientrò a casa e, stranamente, salì in camera mia per salutarmi. Io mi stavo preparando per l'uscita di quella sera ed ero in accappatoio e con il turbante in testa.

«Ciao tesoro, tutto bene oggi?»

«Sì.» risposi un po' incredula.

«Bene, quando sono rientrata ho trovato un mazzo di fiori sullo zerbino e di certo non sono per me. Li ho messi in un vaso accanto agli altri. Ah, insieme al mazzo c'era questo.»

Mi porse una piccola busta e uscì da camera mia sorridendo. Di certo mia madre non era molto affettuosa o presente, però mi voleva bene.
Aprii la busta e lessi il breve messaggio.

"Sicuramente stasera sarai bellissima, come sempre d'altronde, però ti consiglio di vestirti molto elegante.
Il tuo Niall."

Sorrisi mentre leggevo quelle dolci parole. Appoggiai il biglietto sul comodino e cominciai subito a rovistare nell'armadio alla ricerca del vestito più elegante che avevo. Ne scelsi uno azzurro chiaro, lungo fino ai piedi con una scollatura abbastanza pronunciata e insieme ci abbinai un paio di tacchi 12 blu scuro. Appoggiai tutto sul letto e raggiunsi il bagno correndo. Ormai mancava meno di un'ora e io dovevo ancora sistemarmi i capelli e truccarmi. Per l'acconciatura optai per dei boccoli sulle punte, mentre per quanto riguarda il make-up decisi di applicare un ombretto marrone chiaro con eye-liner e mascara e sulle labbra un rossetto rosso scuro. Mentre stavo finendo di vestirmi, il campanello suonò e mia madre aprii a Niall, facendolo accomodare sul divano. Io mi misi le scarpe, preparai la pochette in cui infilai cellulare, rossetto e un po' di soldi e scesi le scale, cercando di non inciampare.

«Wow, sei più bella di quanto mi aspettassi.» disse il biondo quando arrivai al piano terra.

Anche lui era molto elegante: aveva un completo blu scuro e una camicia bianca e ai piedi delle scarpe eleganti.

«Grazie per i fiori.» dissi abbassando lo sguardo.

«Andiamo mia dama?»

Salutammo mia mamma e, arrivati alla macchina, Niall mi aprì la portiera da vero gentiluomo e si mise al posto di guida della sua bellissima Range-Rover.

«Si può sapere dove stiamo andando?» chiesi un po' fredda.

«Non te lo posso dire. Piuttosto, dimmi tu, come mai hai accettato di venire?»

«Perché so quanto sei testardo e mi avresti preso di forza e portata in macchina, quindi ho deciso di facilitarti il lavoro.»

«Niall 1, Toby 0.»

«Smettila di fare così, dovresti solo ringraziarlo che mi ha permesso di uscire con te senza sapere dove saremmo andati e cosa avremmo fatto.»

«Lo ringrazierò per avermi permesso di rubargli la ragazza.»

«Ti ricordo che io sto ancora con lui.» mentii.

«Oh, ancora per poco.»

Dopo poco più di mezz'ora, arrivammo in una sorta di castello dell'Ottocento dove degli uomini parcheggiarono la macchina di Niall, mentre altri ci accompagnavano all'ingresso. Una volta entrati, su di noi si affacciò un enorme sala da pranzo tutta addobbata per l'occasione, con enormi tavoli circolari tutti decorati e un piccolo palco in fondo alla sala. Delle voci familiari mi distrassero da quella visione così spettacolare.

«Oh mio dio, sei venuta!» disse Alice abbracciandomi.

Lei aveva un abito corto nero senza spalline che metteva in risalto le sue splendide gambe e il suo perfetto décolleté.

«Io in verità non sapevo niente, Niall mi ha fatto una sorpresa.» intorno a me tutti i ragazzi avevano un piccolo sorriso sulla bocca.

Salutai tutti i ragazzi e ci accomodammo ai nostri posti. Un signore sulla sessantina cominciò a parlare di un'asta di beneficenza che si sarebbe tenuta dopo la cena. Non capendo, guardai Niall che a sua volta mi porse un sorriso meraviglioso e ritornò ad ascoltare l'uomo. Io mi persi a pensare a quanto tutti i ragazzi avessero un cuore grande, nonostante la fama nessuno di loro si era mai montato la testa e pensavano sempre ai meno fortunati. Era uno dei motivi per il quale mi ero innamorata della band, ma soprattutto di Niall.

Ci venne servita un'ottima cena con una grande varietà di scelta, ma io non mangiai quasi niente a causa del nervosismo. Non saprei spiegare il motivo, ma ero molto tesa per il fatto di essere accanto a Niall insieme agli altri membri della band ad un tavolo pieno di persone conosciute in tutta Europa e in tutto il mondo. Inoltre c'erano un sacco di fotografi che, come era giusto che fosse, scattavano un sacco di foto o facevano video. Guardai Niall, ma lui era tranquillo, tutti si stavano godendo la serata a parte me. Persino Alice era rilassata all'idea che la riprendessero accanto ad Harry.

«Tesoro, tutto bene?» mi chiese Niall, appoggiandomi una mano sulla coscia.

«Vado a prendere una boccata d'aria, torno subito.»

Mi alzai e cercai l'uscita, mentre Niall mi seguiva. Arrivata fuori un uomo mi chiese se avevo bisogno di un taxi o della mia auto e io rifiutai ringraziandolo. Mi sedetti su uno scalino, seguita da Niall.

«Amy, che succede?»

«Niall, ci sono migliaia di giornalisti e fotografi lì dentro.»

«È per Toby, vero?»

«No, lui sa che sono qui con te. Ma tu, tu hai sempre voluto nascondermi e adesso...»

«Amber, averti persa mi ha fatto capire quanto tenessi a te. Ci ho provato ad andare avanti, ma non ci sono riuscito. Ho capito che se tu dici di essere veramente pronta per il mio mondo, significa che lo sei.»

«Perché Niall, perché dopo nove mesi?»

«Perché volevo avere il tempo di riconquistarti e solo adesso abbiamo finito il tour e potevo passare delle intere giornate con te e farti capire quanto ti amo.»

«Io non so che dire...»

«Non dire niente, che ne dici di tornare dentro?»

Niall mi prese la mano e mi condusse all'interno dello stabile. Una volta sedutici al tavolo, Alice mi chiese se andasse tutto bene e io le risposi con un sorriso. Lei riprese a parlare con Harry.

L'uomo sulla sessantina risalì sul palco e chiamò i ragazzi. Loro si alzarono tra gli applausi del pubblico e Liam si avvicinò al microfono per un discorso.

"Buonasera a tutti, siamo onorati di aver partecipato a questa raccolta di beneficenza. Abbiamo deciso che ognuno di noi venderà all'asta un suo oggetto personale. Io venderò questo cappello che ho indossato all'ultimo concerto, Louis ha deciso di vendere il pallone da calcio che ha usato durante l'ultima partita con i Doncaster Rovers, Harry mette all'asta i suoi stivali preferiti e Niall una delle sue chitarre. Il nostro amico Roger porterà avanti l'asta, grazie per essere venuti e buona continuazione a nome di tutta la band."

Erano davvero persone splendide e non riuscivo a capacitarmi di come la gente potesse definirli "montati". Guardai Niall e lui mi sorrise di nuovo.

«Avete fatto davvero una buona azione donando le vostre cose.» dissi dolcemente.

«Sai, fare del bene ti riempie davvero il cuore. Può sembrare una frase scontata, ma è davvero una grande soddisfazione personale.»

«Immagino.»

La serata si concluse veramente bene: i ragazzi erano riusciti a vendere tutti i loro oggetti a prezzi molto alti e perciò i soldi donati furono molti. Verso le undici, io e Niall salutammo tutti i ragazzi e lui mi riaccompagnò a casa.

«Grazie per la bellissima serata.» dissi una volta che il biondo spense il motore.

«L'hai resa migliore.»

Niall cercò di avvicinarmi per baciarmi, ma abbassò lo sguardo e tornò al suo posto.

«Non posso essere così stronzo con un ragazzo che non ha fatto niente di male.» disse lui appoggiando i gomiti al volante e coprendosi il viso con le mani. «Dovrei ringraziarlo per averti trattata come una principessa quando io non sono stato in grado di farlo.»

«Niall, io ti devo dire una cosa.» non riuscivo vederlo così, dovevo assolutamente dirgli la verità anche se il conto sarebbe stato salato.

L'amore oltre la fama || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora